Per raccontare il dramma dei nuovi migranti fuor di retorica, lo scrittore inglese Anders Lustgarten costruisce un doppio monologo che dà voce da una parte a Stefano, un pescatore siciliano ormai impegnato a recuperare i corpi dei profughi annegati in mare, dall’altra a Denise, una donna immigrata di seconda generazione che riscuote crediti inevasi per una società di prestiti.
L’autore riesce a tracciare dei legami invisibili tra i due personaggi e le rispettive storie, all’apparenza lontane anni luce. Nondimeno, il senso delle loro parole rivela la medesima verità: dietro all’indifferenza della società, dietro alle tragedie, singole
o collettive che siano, si può sempre incontrare la generosità di qualcuno.
Un testo intenso e coraggioso, impreziosito da due popolari attori, da sempre divisi tra cinema e tv che risultano perfetti per i complessi ruoli che sono chiamati ad interpretare in palcoscenico.