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SIRO GUGLIELMI + ROSA BRUNELLO

224^ residenza coreografica

SIRO GUGLIELMI + ROSA BRUNELLO

224^ residenza coreografica

03 Agosto 2020 | si veda "Louder and Louder" in B.Motion Danza
Giardino Parolini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: si veda "Louder and Louder" in B.Motion Danza


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In residenza artistica dal 27 luglio al 3 agosto 2020, il danzatore e coreografo Siro Guglielmi, insieme alla musicista Rosa Brunello e alla dramaturg Gaia Clotilde Chernetich, prosegue la ricerca intitolata "Louder and Louder", parte del progetto pluriennale di Novara Jazz, che unisce artisti di danza con musicisti.

LOUDER AND LOUDER è il tentativo di accordatura tra corpo e musica. Una ricerca, quella di Siro Guglielmi e Rosa Brunello, insieme alla dramaturg Gaia Clotilde Chernetich, che cerca di rispondere ad alcune domande nate dall’incontro tra un danzatore e una musicista, prima tra tutte: è possibile trovare altre e nuove modalità di interazione tra danza e musica? Da questa e altre domande sulla relazione tra danza, musica e pubblico, inizia la collaborazione artistica del danzatore Siro Guglielmi e della musicista Rosa Brunello, che in Louder and Louder vanno alla ricerca di uno spazio performativo in cui la musica non sia solamente "a servizio" dell'azione coreografica.

LOUDER AND LOUDER è parte del progetto pluriennale che Novara Jazz sostiene dal 2016 curato da Enrico Bettinello che unisce artisti di danza con musicisti per nuove produzioni quali: Kudoku (2016), con l’unione della coreografia e della performance di Daniele Ninarello e la musica di Dan Kinzelman, coprodotto da Associazione Culturale CODEDUOMO e con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore; Borders (2017) con la danza di Roberta Racis, Francesco Diodati alla chitarra ed elettronica ed Ermanno Baron alla batteria, coprodotto con Balletto di Roma.

 

ROSA BRUNELLO Con l’uscita del suo primo lavoro discografico Camarones a la plancha (Zone di Musica, 2012), viene immediatamente delineato un interesse prevalente per la melodia, una lirica che riporta ai colori caldi del Mediterraneo. Nel 2015 ha fondato Los Fermentos, un progetto che vede vari musicisti nel corso degli anni, ma sempre con i comune denominatori l’attenzione al suono, sia acustico che elettronico, il desiderio di creare un gruppo con una forte identità, un sound d’impatto definito e compatto. Nel 2016 ha pubblicato Upright Tales con l’etichetta internazionale Cam Jazz. Il quartetto con David Boato alla tromba, Filippo Vignato al trombone, Luca Colussi alla batteria, permette alla musica di svolgersi con agilità e libertà, evidenziando una concezione della filigrana dialogica in continuo movimento. Dopo quasi due anni vissuti tra Berlino, Parigi ed Amsterdam, Rosa scrive nuove composizioni per il suo terzo album da leader Volverse – Live in Trieste (Cam Jazz 2018), lavoro nato da un urgente bisogno di libertà, dalla necessità di abbattere le barriere tra composizione e improvvisazione libera, scritto ed interplay, per cercare l’ispirazione creativa, per viaggiare liberamente in quello spazio creato dalla Musica. Volverse – Live in Trieste, registrato dal vivo dopo un intenso tour di concerti in giro per l’Europa, vede confermato il quartetto di ottoni-senza-strumento-armonico con Alessandro Presti alla tromba e l’aggiunta dell’elettronica. Con Shuffle Mode, in uscita per Cam Jazz il 15 febbraio 2019, Los Fermentos sono ora Michele Polga al sax tenore ed elettronica, Frank Martino alla chitarra ed elettronica, Luca Colussi alla batteria e Rosa al contrabbasso, basso elettrico, synth e voce. È un quartetto con suoni acustici, elettrici ed elettronici, un progetto che supera i confini dei generi, il cui obiettivo è l’intrecciarsi di sonorità jazz ed elettriche, rock e dub, elettronica e libera improvvisazione, confermando l’accezione di una musica senza confini. Tra gli altri collabora a progetti internazionali e nazionali come: Maurice Louca “Elephantine”, Enzo Favata “The Crossing Four”, Enrico Terragnoli Trio ERZ, Yazz Ahmed. Ha suonato nei più importanti festival e teatri in: Giappone, Canada, Francia, Belgio, Svizzera, Italia, Olanda, Germania, Regno Unito, Croazia, Slovenia, Scozia, Svezia, Danimarca.

SIRO GUGLIELMI Nasce l'8 novembre 1992 a Vicenza. Ha completato la sua formazione come danzatore presso la Scuola del Balletto di Toscana a Firenze. Ha danzato per la compagnia giovanile Junior Balletto di Toscana, con il teatro Maggio Musicale Fiorentino in Magda, per DanceCyprus, per il coreografo israeliano Itamar Serussi Sahar e per la compagnia Balletto di Roma dal 2015 al 2017. Ha frequentato il corso di formazione professionale DanceMakers2, sostenuto dalla Regione Veneto, a Bassano del Grappa CSC, sviluppando la sua ricerca coreografica e la sua pratica creativa. Dal 2017, la sua prima creazione p!nk elephant è stata presentata in numerosi teatri e luoghi site-specific, in festival come Opera Estate Festival Veneto, Interplay Torino, Bolzano Danza e la vetrina della Giovane Danza D'Autore. Il suo lavoro è stato selezionato, presentato e promosso dalla rete italiana Anticorpi XL. Ha insegnato in diversi ambienti professionali, sia in Italia che all'estero. Le sue creazioni sono prodotte e supportate da: Associazione Culturale Zebra, CSC centro per la scena contemporanea a Bassano del Grappa, Teatros del Canal (Madrid), Istituto Italiano di Cultura a Madrid. Nel 2018 è stato invitato con il suo pezzo One a Teatros del Canal a Madrid per una prima residenza creativa, durante la quale gli è stata offerta una formazione professionale, una prima presentazione pubblica e una condivisione con il pubblico. One è stato selezionato da DNAppunti coreografici 2018. Continua a collaborare come danzatore con altri autori e nel 2018 è stato coinvolto nelle creazioni dei coreografi Andrea Costanzo Martini e Silvia Gribaudi. Nel 2018 è l’artista italiano scelto per Duo à trois voix / Duetto a tre voci, progetto di ricerca e creazione in partnership tra CSC - Bassano del Grappa e Circuit-Est centre chorégraphique Montréal, insieme alla coreografa canadese Marie Béland e alla drammaturga Ginelle Chagnon.