coproduzione del festival
di Valeria Raimondi e Enrico Castellani
produzione Babilonia Teatri e La Piccionaia – Centro di produzione teatrale

Con la lucidità e l’ironia che li contraddistingue, Babilonia Teatri reagiscono alle conseguenze della pandemia creando un nuovo spettacolo che affronti il legame tra vita reale, vita digitale, restrizioni e possibilità. Una volta compiuto il primo passo, quello di non dar vita a uno spettacolo che coinvolgeva un gruppo di bambini, la compagnia ne compie un secondo: scendere dal palcoscenico, per lasciare il palco completamente vuoto. In mesi fatti di didattica a distanza, lavoro a distanza, le relazioni sono state filtrate da un computer o da un telefono: con questo modo di entrare in relazione, fanno i conti Valeria Raimondi ed Enrico Castellani nella nuova produzione Natura Morta. E anziché porsi frontalmente al pubblico, la compagnia sceglie di chiedere agli spettatori di formare un grande cerchio, di creare un grande palcoscenico a pianta circolare. Un grande palco vuoto. Un palco vuoto perché è dal vuoto che tutto può nascere, dall'abbandono di ogni certezza. Uno spettacolo che prova a fare i conti con il più grande esodo della contemporaneità: un esodo che riguarda il mondo e l'umanità tutta, che sposta dal reale al virtuale, che sta mutando il modo di vivere, di conoscere, di relazionarsi. Per questo a definire lo spazio scenico saranno potenziali leoni da tastiera, chiamati a cercare un equilibrio tra libertà di espressione ed autocensura, rispetto ed oltraggio.