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ATLANTE LINGUISTICO DELLA PANGEA

Sotterraneo

ATLANTE LINGUISTICO DELLA PANGEA

Sotterraneo

26 Agosto 2021 | 21.00
Teatro Remondini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 5

Accessibilità


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concept e regia Sotterraneo
con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa

luci Marco Santambrogio
costumi Eleonora Terzi, Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
elementi scenici a cura del Laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
macchinista costruttore Sergio Puzzo
grafica Lorenzo Guagni, Jacopo Jenna
responsabile produzione Eleonora Cavallo
produzione Sotterraneo

con il contributo di ERT – Emilia Romagna Teatro, Fondazione CR Firenze
sostegno Regione Toscana, Mibac
residenze artistiche Centrale Fies_art work
space, La Corte Ospitale, Elsinor/Teatro
Cantiere Florida, Laboratorio Nove, Associazione
Teatrale Pistoiese

Un diario linguistico nato dalla selezione di decine di vocaboli da lingue straniere, parole che indicano concetti complessi, universali, in vocaboli unici che non esistono in altri idiomi. Nel mondo esistono numerose “parole intraducibili”: in lingua inuktitut (parlata dagli inuit in Canada), ad esempio, la parola iktsuarpok significa “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”; in giapponese tsundoku significa “impilare un libro appena comprato insieme agli altri libri che prima o poi leggerai”; in bantu (gruppo di lingue africane subsahariane) la parola ubuntu significa “posso essere una persona solo attraverso gli altri e con gli altri”.
Sotterraneo ha selezionato decine di questi vocaboli e ha dialogato online con altrettanti parlanti madrelingua sul significato e l’uso di queste parole nella cultura di provenienza.
Queste brevi “lezioni di intraducibilità” sono divenute la traccia per uno spettacolo che mette in scena le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica. L’intero spettacolo inoltre è attraversato dall’impossibilità di dar corpo ad alcuni concetti a causa delle limitazioni Covid: ma da pure restrizioni esse si trasformano in una risorsa scenica in grado di mettere in campo un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità, ora che l’umanità è posta di fronte alla necessità di cooperare davvero su scala globale.