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UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA

Lorenzo Gleijeses/ Eugenio Barba/ Julia Varley

UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA

Lorenzo Gleijeses/ Eugenio Barba/ Julia Varley

25 Agosto 2021 | 20.30
Sala Jacopo da Ponte,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 5

Accessibilità


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regia e drammaturgia
Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses, Julia Varley
con Lorenzo Gleijeses

musiche originali e partiture luminose
Mirto Baliani
oggetti coreografici Michele Di Stefano
consulenza drammaturgica Chiara Lagani
scene Roberto Crea
voci off
Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley
assistente alla regia Manolo Muoio

produzione NordiskTeaterLaboratorium,
Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione TPE
foto Tommaso La Pera

La scintilla che ha messo in moto il processo di creazione è scaturita dallo stridore e dalle assonanze generati dall’accostamento dell’opera di Kafka con gli oggetti coreografici
creati da Michele Di Stefano con Lorenzo Gleijeses. Ne è nato uno spettacolo in cui si intersecano tre diversi nuclei narrativi: alcuni elementi biografici dello stesso Kafka; la vicenda del personaggio centrale de La Metamorfosi, Gregorio Samsa, e quella di un immaginario danzatore omonimo che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva in vista
di un imminente debutto. Gregorio Samsa è infatti convinto che attraverso la ripetizione sia possibile arrivare ad un alto livello di precisione tecnica e di qualità interpretativa. Ma, di contro, il suo perfezionismo lo catapulta in un limbo in cui si erodono i confini tra reale e immaginario, lavoro e spazio intimo, tra teatro e vita quotidiana. Si scontrano, allora, le esigenze del mondo esterno e le sue profonde necessità personali: Samsa ripete le sue sequenze coreografiche, come un novello Sisifo? Oppure è semplicemente mosso dal desiderio di spingere al massimo i risultati del suo lavoro? I movimenti che Gregorio prova senza posa sono frutto di un impegno professionale e di un lavoro di concezione
minuzioso tale da acquisire un equilibrio che le azioni della sua vita reale non possiedono. È come un ragno che non può evitare di tessere la propria tela. (Lorenzo Gleijeses)