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LIBERA LA NATURA

Che è bellezza/Di ramo in ramo/Crepa

LIBERA LA NATURA

Che è bellezza/Di ramo in ramo/Crepa

27 Luglio 2022 | 21.00
Orto Botanico dell'Università di Padova,
Padova
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Prezzo: La partecipazione all'evento prevede un biglietto di ingresso di €5 che comprende anche la visita alle serre del Giardino della biodiversità (gratuiti, su prenotazione, bambini fino a 5 anni; studenti e personale Unipd; persone con disabilità e accompagnatore; giornalisti; guide turistiche, abbonati Orto botanico).

Accessibilità



Luogo alternativo
in caso di maltempo
In caso di maltempo rinviato al 29 luglio.

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Operaestate e Università di Padova tornano a collaborare in occasione degli 800 anni dell'Ateneo.

PRIMA NAZIONALE
COPRODUZIONE DEL FESTIVAL
Che è bellezza
di e con Masako Matsushita, Laura Pugno
interpretazione Masako Matsushita
testo Laura Pugno
voce Elena Sgarbossa
costumi Gloria Bellardi
musiche The Sound of Marcello
produzione Operaestate Festival
co-produzione Nanou Associazione Culturale con il sostegno di Hangartfest
Di ramo in ramo

di e con Stefania Tansini, Simona Vinci
produzione Operaestate Festival
crEpa

di e con Sara Sguotti e Arianna Ulian
testi Arianna Ulian
ambiente sonoro Arianna Ulian, Sara Sguotti
contributo sonoro Jacopo Baboni Schilingi
produzione Perypezye Urbane

Operaestate e Università di Padova tornano a collaborare in occasione degli 800 anni dell'Ateneo. Con Libera la Natura, il festival invita tre scrittrici e tre danz'autrici a trovare uno spazio comune di meraviglia, in cui dialogare ed esplorare come l'arte della parola e della danza possano incontrarsi nella musicalità e nel ritmo, e così connettersi, esprimersi, rendersi accessibili.
In Che è bellezza Laura Pugno e Masako Matsushita creano un lavoro in cui la voce del corpo e il movimento della parola, tra metamorfosi e trasformazioni, seguono la via della guarigione, come se ciò da cui ci si allontana non fosse mai accaduto, o potesse ancora accadere sotto stelle diverse. E ciò da cui ci si congeda e si fa ritorno, è vita e natura: una storia che appare così sotto la forma della possibilità e dello splendore.
Di ramo in ramo di Stefania Tansini e Simona Vinci è un racconto poetico della relazione tra l’umano e il vegetale. Un percorso che pone l’accento sul limite indistinto e indefinibile tra uomo e ambiente, e un attraversamento di paesaggi naturali uniti dalla presenza della voce e del corpo.
Un montaggio di parole, suoni e gesti attorno all’immagine di una crepa, ferita e feritoia per corpi che si accostano: il lavoro di Sara Sguotti e Arianna Ulian, crEpa, celebra e allo stesso tempo maledice il mutamento dei corpi, segnati da crepe dentro e fuori; e isola così un ritmo pulsante, tenace e consapevole che testimonia l’irriducibile meraviglia dell’essere corpi.