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TERRE GRAFFIATE CLASSICA

Riccardo Patrone e Alessandro Zilioli

TERRE GRAFFIATE CLASSICA

Riccardo Patrone e Alessandro Zilioli

29 Luglio 2022 | 21.00
Villa Negri,
Romano D'Ezzelino
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Prezzo: €10.00 (€ 4 00 per i residenti nei comuni sede dei concerti info: www.terregraffiate.it)

Accessibilità



Luogo alternativo
in caso di maltempo
In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Teatro di Sacro Cuore

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La seconda serata “al chiaro di luna” in Villa Negri per Terre Graffiate Classica, propone tre sonate per violino e pianoforte, capisaldi di questa forma musicale. nell’incantevole giardino di Villa Negri.

Riccardo Patrone , violino
Alessandro Zilioli , pianoforte

musiche di
Ludwig van Beethoven
Sonata n. 5 in fa maggiore op. 24
La primavera
Maurice Ravel
Sonata n. 1 (op. post.)
Edward Elgar
Sonata in mi minore op. 82

La seconda serata “al chiaro di luna” nella suggestiva Villa Negri di Romano d’Ezzelino per Terre Graffiate Classica, propone tre sonate per violino e pianoforte, capisaldi di questa forma musicale. Brani scelti seguendo un criterio cronologico e toccando i diversi stili: classico, romantico e moderno; anche se i due esempi di Ravel ed Elgar ci ricordano che non per forza la suddivisione per epoche rimanga sempre valida, ma che si giochi piuttosto tra sguardi in avanti e sguardi retrospettivi.
Nella Sonata di Ravel troviamo infatti un senso di delicatezza e di tenerezza armonica (influenza dell'insegnamento di Fauré) ma anche il chiaro razionalismo formale di Ravel, che emerge tra le pieghe di un discorso ironico e allusivo. Mentre nella Sonata di Elgar ritroviamo l’influenza del genius loci della campagna inglese del Sussex e l’introspezione e la malinconia delle sue ultime opere: un’opera “piena di suoni dorati”, come la definì lo stesso Elgar, “ma nulla di violentemente cromatico o cubista".
In programma anche la Sonata n. 5 in fa maggiore op. 24 La primavera di Beethoven: dedicata al conte Moritz von Fries, fu scritta da Beethoven nel 1800 e pubblicata l'anno dopo. L’aggiunta della definizione “Primavera”, forse dovuta a un editore, ha trovato poi grande fortuna, e sembra suggerire freschezza, serenità , senso gioioso della vita, tipica di questo periodo creativo di Beethoven.