- Accessibilità:
Si
- Summary:
(Serbia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, 2019) di Miroslav Terzic
con Snezana Bogdanovic, Jovana Stojiljkovic, Vesna Trivalic, Dragana Varagic, Pavle Cemerikic (durata 97’)
- Data evento:
2021-07-14
- Dove:
Giardini Parolini
- Prezzo:
€5/ €4
- Orario:
21.30
- Tipologia:
Cinema
- Luogo alternativo:
spettacolo annullato
- Acquista Biglietto:
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Ispirato a una storia vera, il film di Miroslav Terzić, premiato alla 69a Berlinale, racconta la storia di un’eroina moderna in lotta contro tutto e tutti per inseguire la verità. E’ Ana, una sarta di Belgrado, da anni alla ricerca del figlio misteriosamente scomparso dal giorno della nascita. Un thriller appassionante, scandito dall’ostinazione di Ana alla ricerca della verità che la porta a scontrarsi con la famiglia, con le istituzioni, con un mondo che volta la testa dall’altra parte per non affrontare un dramma lacerante. Più di vent’anni fa infatti, a ridosso della guerra dei Balcani, Belgrado fu teatro di un dramma ancora irrisolto. Negli ospedali molti bambini, alla nascita, vennero dichiarati morti per essere sottratti e dati in adozione. Una verità occultata, fino a quando le pressioni dell’Unione Europea non hanno portato all’istituzione di una commissione d’inchiesta. Un gran ritratto di donna da non perdere!
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
La cena dei buffoni
- Summary:
Sei buffoni serviranno parole e musiche, ma anche gustose pietanze.
- Data evento:
2023-08-07
- Dove:
Ristorante Da Doro
- Prezzo:
Unico € 35 cena compresa
- Orario:
20.30
- Tipologia:
Teatro
- Luogo alternativo:
Palestra Comunale di Solagna, Via Papa Giovanni
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
SOLD OUT
Prima Nazionale
regia Marco Zoppello
interpreti Sara Allevi, Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Marco Zoppello
costumi Lauretta Salvagnin
produzione Stivalaccio Teatro
in coproduzione con Operaestate Festival
Con il sostegno di 
Prenotazione obbligatoria
MENÙ
Entrée
Zucchina con erba menta, peperoncino, sedano e cardamomo
Aringa in bellavista
Primo
Risotto di stagione
Secondo
Trancio di trota al forno ai colori con olive, capperi, pomodori e zucchine
Dolce
Pinza con salsa al vino rosso
Digestivo "Mela Dry" con succo di mele, vodka, succo di limone, bitter e menta
Si mangia con gli occhi, si ride di gusto, ci si sbellica dalle risate… da sempre cibo e teatro sono legati in maniera indissolubile. Per una sera faremo un salto indietro, fino all’inferno Medioevale dei buffoni, dei giullari, ma anche al medioevo di pane e cipolla, pasta e fagioli, ceci, arrosti, lenticchie, polente e focacce.
Una cena animata o meglio, disturbata, da alcuni buffoni provenienti direttamente dal XV° secolo, epoca dei saltimbanchi e dei giullari.
Per allietare i commensali giunti da ogni dove per tal convivio, i guitti di Stivalaccio Teatro si esibiranno in monologhi, stornelli, travestimenti e chi più ne ha più ne metta! I condimenti delle pietanze, oltre ai sughi prelibati delle cucine, saranno la follia, l’iperbole, il grottesco, il basso corporeo mescolato con l’improvvisazione.
I grandi poeti hanno scritto pagine indimenticabili dedicate al mondo del gusto e della buona cucina. Ma in questa occasione, i buffoni serviranno antipasti profumati dai nomi discutibili, piccanti leccornie servite dalle Carampane, lauti secondi a base di porcello e ciuchino. Racconta il regista Marco Zoppello “L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base della tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco.
Ce ne consegna immortale esempio l’Alighieri con il suo diavolo Barbariccia, nel canto XXI dell’Inferno; senza nemmeno il bisogno di scomodare il diavolo Alichino, padre della celeberrima maschera dal vestito variopinto. Ma di storie, novelle, cantari e stornelli ce ne sono e ce ne sarebbero molti.
A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte”.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Strighe Maledette!
- Summary:
Le Strighe hanno colpito di nuovo!
- Data evento:
2024-07-11
- Dove:
Villa Dolfin Boldù
- Prezzo:
Unico € 15
- Orario:
21.20
- Tipologia:
Teatro
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
Coproduzione OE - Prima Nazionale
Con Sara Allevi, Anna De Franceschi, Eleonora Marchiori, Maria Luisa Zaltron
Soggetto originale e regia Marco Zoppello
Scenografia Andrea Belli
Costumi Lauretta Salvagnin
Maschere Stefano Perocco di Meduna
Disegno luci Matteo Pozzobon
Scene realizzate nella bottega di StivalaccioTeatro da Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon
Realizzazione costumi Antonia Munaretti
Foto Anna Battistella
Produzione StivalaccioTeatro
Prenotazione consigliata
Tra le più antiche espressioni del teatro popolare, il linguaggio della commedia dell’arte viene mirabilmente portato in scena dalla compagnia Stivalaccio Teatro. Al festival debutterà con una nuova produzione che, con i toni del comico e recuperando novelle e leggende, avrà come protagoniste donne ribelli, le strighe di un tempo, prese di mira dalla Sacra Inquisizione a cui solo la Repubblica di San Marco osò opporsi. L’ambientazione sarà in una splendida villa veneta: Villa Dolfin Boldù di Rosà, inserita in un panorama di campagna eccezionalmente integro.
È il 1518, a Edolo, in Valle Camonica, quando una tremenda siccità, unita a un morbo che uccide uomini e animali, getta il paese nel caos più totale. I villani sono esausti: le strighe hanno colpito di nuovo! Stanche di fòter e balar con Belzebù nei prati del monte Tonale, sono ridiscese a valle per spargere le loro polveri mefitiche su uomini e greggi. Quattro donne vengono ritenute colpevoli di tali delitti e, inseguite dal popolo inferocito, trovano rifugio nel palazzo del borgomastro.
Le quattro donne – una guaritrice, una prostituta, una nobildonna e una contadina – vengono a lungo interrogate dall’inquisitore, ma nessuna confessa. Eppure tra di loro si nasconde almeno una strega! Il popolo freme, la rabbia monta e ribolle tra la gente, la misura è colma. La folla grida i loro nomi: sono Finnicella da Roma, Maddalena Bradamonte, Angéle de la Barthe e Orsolina Toni “la rossa”. Entro domani mattina una delle quattro deve consegnarsi al braccio secolare, perché sia fatta giustizia. Una notte di tempo per decidere chi delle quattro dovrà sacrificarsi per le altre. Una notte di tempo per trovare un capro espiatorio. Una notte di tempo per decidere chi, tra le quattro sfortunate, dovrà essere arsa viva nella pubblica piazza.
La caccia alle streghe è un evento tristemente noto, che per molti secoli ha attraversato tutta Europa per giungere fino alle Americhe. Lamia, masca, janara, baugia, striga, stria, tante e tante ancora sono le varianti di “strega” ritrovate nei dialetti di tutta la nostra penisola. Lo spettacolo vuole raccontare, attraverso il puntello della comicità, alcune novelle, leggende e racconti folklorici, che hanno come protagoniste le donne. Ma fate attenzione, non si tratta di donne angelicate o assunte a oggetto di desiderio, bensì di malefiche, adescatrici, herbarie e meretrici, come ad esempio le donne smaniose di sesso raccontate nei fabliaux francesi, le donne ribelli della letteratura latina o le grandi peccatrici delle antiche scritture.
A fare da sfondo la più tremenda caccia alle streghe mai vista ai confini della Repubblica di San Marco: i roghi della Valle Camonica.
Iniziativa realizzata con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza

- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Aterballetto
- Data evento:
2021-07-17
- Dove:
Teatro Remondini
- Prezzo:
Intero 20€ / Ridotto 16€
- Orario:
21.20
- Eventi Correlati:
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- Tipologia:
Danza
- Luogo alternativo:
Teatro Remondini
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
A causa del previsto maltempo, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Remondini. Invariati data e orario.
Preludio
coreografia Diego Tortelli
con Clément Haenen, Arianna Kob, Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault
musica Nick Cave
luci Carlo Cerri
assistente alla coreografia Casia Vengoechea
O
coreografia Philippe Kratz
con Clément Haenen, Ivana Mastroviti
musica Mark Pritchard, The Field
luci Carlo Cerri
Another Story
coreografia Diego Tortelli
con Estelle Bovay, Hélias Tur-Dorvault
musica Spiritualized
consulenza musica Federico Bigonzetti
luci Carlo Cerri
Alpha Grace
coreografia Philippe Kratz
con Estelle Bovay, Clément Haenen, Arianna Kob. Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault
musiche Barrio Sur, Fela Kuti
consulente alla drammaturgia Tyrone Isaac-Stuart
luci Carlo Cerri
con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Teatro Ristori di Verona
Storie è una piccola antologia di frammenti danzati, costituita da coreografie che rappresentano una parte infinitesimale del ricco universo artistico e umano di due trentenni
di oggi: Diego Tortelli, coreografo residente ricercato anche all’estero come freelance, e Philippe Kratz, da anni danzatore di punta della compagnia già premiato con il premio
Danza & Danza per la coreografia. Entrambi presentano due coreografie, create per i danzatori della compagnia:
Preludio
Apre la serata Preludio di Diego Tortelli, una creazione per 5 interpreti costruita attorno ad alcuni dei più intensi poemi e brani del cantautore australiano Nick Cave, uno dei più grandi esponenti del Post Punk. Come Cave affronta
l’intreccio tra temi come l'amore, il “credo”, l'ossessione e la perdita, come se stesse raccontando una storia, in questa coreografia Tortelli si interroga sul proprio credo, il credo
nella fragilità e nella forza del corpo, firmando una preghiera profana in forma di lettera d'amore.
O
Il duo O di Philippe Kratz, invece, mette in scena due corpi/automi, che obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o
diventerà seriale e alienato? Un duetto ispirato a una storia vera: nell'estate del 2017 a Hong Kong per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l'un con l’altro; un momento che ha reso più vicino un futuro in cui l'intera conoscenza umana sarà trasmessa da materiale inorganico comunicante.
Another Story
Another Story di Diego Tortelli riflette su come un gesto semplice come un abbraccio sia diventato il desiderio più nascosto: la coreografia diventa quindi un abbraccio solitario
e condiviso, violento e desiderato allo stesso tempo. Un abbraccio per cui il coreografo scrivere un’altra storia.
Alpha Grace
Infine, Alpha Grace di Philippe Kratz guarda al passato e all’empatia come percezione di sé su un piano comune con gli altri: una doppia ricerca catturata nel titolo, dove alpha,
simbolo dell’arcaico, si abbina a grace, una gentilezza dal valore quasi sacrale. Nella danza, l’empatia viene celebrata come stato che permette di comprendere davvero l’altro,
di imparare a provare le sue stesse emozioni e così conoscerne il valore.