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LA Stagione Teatrale 2022/2023

Torna LA Stagione Teatrale della Città di Bassano del Grappa, realizzata in collaborazione con Arteven Circuito Teatrale Regionale, con un’edizione che rinnova la lunga tradizione teatrale bassanese, proponendo 9 titoli, tra dicembre 2022 e aprile 2023 e che, alternando temi e generi diversi, propongono un cartellone variegato e ricco di spettacoli che hanno radici sia nella grande tradizione e sia nella drammaturgia contemporanea, alternando celebrati protagonisti della scena nazionale a giovani talenti del nostro teatro. 
Si va dal più grande autore di teatro del Rinascimento, il nostro Ruzzante che, nel fondere magistralmente il tragico e il comico, ha anticipato maschere e intrecci tipici della Commedia dell’Arte, anch’essa protagonista con un inedito canovaccio riscoperto da specialisti del genere come Stivalaccio Teatro. Grandi classici del teatro come lo Zio Vanjia di Cechov o il Servo di scena di Ronald Harwood, trasposizioni teatrali da celebri romanzi come Misery di Stephen King, Europeana dello scrittore praghese Patrik Ourednik e Il soccombente di Thomas Bernhard. 
E due novità dalla scrittura teatrale contemporanea come il testo vincitore del Bando SIAE Nuove Opere 2019, Il Colloquio di Marco Grossi e La Madre di Florian Zeller, scrittore, drammaturgo e regista francese, premio Oscar 2021 per il suo primo film The Father - Nulla è come sembra.

L’avvio è alla fine di novembre, il 30, con una magnifica commedia del secondo novecento, il Servo di scena di Ronald Harwood, un grande inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili e alla sua insostituibilità.  Con il tipico stile della migliore commedia inglese, affronta con tono ironico le vicende di Sir, grande attore ormai al tramonto, affiancato dal suo “servo di scena”, vera incarnazione dell’irrazionalità dell’amore e della dedizione. Interpreti principali Geppy Gleijeses Sir, Maurizio Micheli, il “servo di scena” e Lucia Poli, Milady, per la regia di Guglielmo Ferro, che già diresse la pièce in un’edizione con il padre Turi Ferro nel ruolo di Sir.

Segue poi Misery (12/12) di William Goldman, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King,
 per la regia di Filippo Dini. Un vero e proprio thriller che narra dello scrittore Paul Sheldon, caduto nelle mani della sua fan Annie Wilkes che si trasforma nella sua carceriera e non si ferma davanti a niente pur di salvare il suo personaggio preferito. Una grande opera sul potere magico della narrazione, con interpreti principali, nelle vesti dello scrittore Paul Sheldon, Aldo Ottombrino,  e nel ruolo di Annie, un’intensa Arianna Scommegna. 
Un altro romanzo è alla base di Europeana (Breve storia del XX secolo) (16/1) tratto dal testo omonimo dello scrittore praghese Patrik Ourednik, che attraversa il Novecento intercalando scampoli della storia europea in un originale racconto del nostro recente passato, terribile e divertente a un tempo, dove eccezionalità e frivolezza trovano tutte un loro posto. Lino Guanciale, celebre attore di cinema e tv ma premiatissimo anche per le sue interpretazioni teatrali, ne è regista e interprete insieme al fisarmonicista sloveno Marko Hatlak.

Spazio poi alla drammaturgia contemporanea con il testo vincitore del Bando SIAE Nuove Opere: Il Colloquio– The Assessment  (25/1) di Marco Grossi, una commedia divertente e amara che si svolge nell’ufficio di un top manager in cui vengono selezionati i candidati del colloquio. Otto bravi e affiatati attori vestono i panni de: l’intellettuale cinico, la donna in carriera, la disabile finto sprovveduta, il bocconiano raccomandato, il veterano dei colloqui, il tipo “so tutto io”, tutti asserviti all’esaminatore e al top manager di turno. Un duello all’ultimo sangue per una commedia costruita su un ritmo serratissimo, con svariati colpi di scena, fino all’inaspettato finale.

Si torna ai classici con Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre) (13/2) dove l’amato attore veneto riscrive l’opera di Angelo Beolco, detto il Ruzante, e se ne lascia ispirare per dare vita ad una profonda ricerca linguistica ricca di invenzioni. Con la regia di Marta Dalla Via e accompagnato in scena da Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel, Balasso rievoca alcune delle opere più celebri di Ruzante, ricostruendo un neo dialetto obliquo e spassoso, che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante, contemporaneamente furbo e credulone, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale.
Grande classico  anche con Zio Vanjia (1/3) di Anton Cechov, tra i dei testi più rappresentativi del teatro russo, diretto da Roberto Valerio. Racconta della vita che Vanja (Giuseppe Cederna), sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in una casa rurale all’arrivo del proprietario, l’illustre professor Serebrjakov e della sua bellissima moglie Elena. Non eroi ma persone comuni, immerse nel flusso della vita, con le stesse passioni, delusioni, emozioni della vita di tanti, in una commedia pervasa di delicata ironia, con continui spunti burleschi e tante piccole stranezze che rendono tutti i personaggi degli amabili, stravaganti bislacchi. 

Ancora un romanzo alla base de Il soccombente dall’opera omonima di Thomas Bernhard (13/3) diretto da Federico Tiezzi. La vicenda si svolge a Salisburgo, quando tre promettenti pianisti decidono di seguire il corso di Vladimir Horowitz. Uno dei tre è Glenn Gould, virtuoso inarrivabile del pianoforte, la cui schiacciante superiorità segnerà la vita di un altro dei giovani. Annientato dalla magistrale esecuzione delle Variazioni Goldberg di Bach, fatta da Gould, soccomberà alla consapevolezza che non potrà mai eguagliare il talento dell’amico. Interprete principale Sandro Lombardi uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano.

Omaggio anche alla commedia dell’arte con Arlecchino muto per spavento, (20/3) della compagnia Stivalaccio Teatro, con un canovaccio settecentesco, riproposto per la prima volta in epoca moderna. L ’ambientazione è nel 1716, quando gli attori della Comédie Italienne vengono richiamati a Parigi dopo la cacciata causata dalle loro commedie irriverenti verso la corte. Il capocomico Luigi Riccoboni si circonda dei migliori interpreti tra cui l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini, che però non parla francese; ed ecco il guizzo geniale di Riccoboni: inventa un canovaccio dove Arlecchino diventa muto… per spavento. Stivalaccio lo porta in scena incarnando un teatro popolare in cui gioco, invenzione, amore, dramma si mescolano e gli intrecci si ingarbugliano e si dipanano sempre con gran divertimento.
 
Conclusione con il dramma contemporaneo La Madre (3/4) del francese Florian Zeller, portata per la prima volta in Italia dal regista Marcello Cotugno, con interprete principale Lunetta Savino. Il titolo rivela il grande tema della pièce: Anna, che trova la propria definizione nei suoi ruoli di madre e moglie, perde il proprio equilibrio quando i figli grandi se ne vanno di casa. Ma basta che uno torni per qualche giorno per riaffermare in lei la propria identità, fino a quando non dovrà ripartire…

Tornano anche gli Aperitivi Teatrali, al ridotto del Teatro Remondini dalle 19 alle 20 per 4 appuntamenti pre-spettacolo, con i protagonisti della stagione che incontrano il pubblico. Il progetto, realizzato con collaborazione con Color Teatri, prevede anche la partecipazione degli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni alla cultura teatrale. 
Una stagione densa, che attraversa generi e poetiche, in viaggio tra diverse drammaturgie in grado di divertire, con intelligenza, e suscitare riflessioni profonde. Diversi modi di intendere il teatro, di accompagnare il pubblico tra il suo rito e la sua magia. 

Diritto di prelazione per ex abbonati dal 18 al 27 ottobre, mentre per gli abbonati che desiderano cambiare posto sono riservati i giorni del 2 e 3 novembre. La campagna abbonamenti per le NUOVE ADESIONI verrà aperta dall’8 al 17 novembre sulla base dei posti rimasti disponibili. 
Info: Ufficio teatro tel. 0424 519819 e 0424 524214