Villa Comello
- Citta: Galliera Veneta
- Link Mappa: https://www.google.it/maps/place/Via+Mottinello+Nuovo,+105/@45.6849863,11.8078568,17z/data=!3m1!4b1!4m2!3m1!1s0x4778d6628ee35897:0x98ab6d8c30808496
Nelle campagne a est della statale 47, nel tratto che collega Cittadella a Bassano del Grappa, si trova Mottinello Nuovo, borgo sorto intorno alla filanda costruita nel '600 dalla famiglia Cortellotto a incremento del vasto fondo agrario formato nel secolo precedente. Tra 1770 e 1795 i Ferrari, subentrati nella proprietà, procedono al rinnovamento del complesso, che assume l'attuale aspetto con due ali di servizio che inquadrano la villa. E' sempre in questo momento che viene evidenziato il rettifilo che arriva da sud e che conserva i monumentali pilastri a bugnato sormontati da statue che segnano l'accesso alla tenuta. Nel 1795 nuovo proprietario è l'imprenditore Valentino Comello, che nei primi lustri dell'800 incarica lo scenografo Francesco Bagnara di disegnare un parco all'inglese a nord della villa.
Il complesso padronale, articolato a ferro di cavallo con orientamento sud-nord, conserva a ovest un cortile sul quale affaccia la filanda seicentesca, oggi scorporata dalla proprietà. La grande corte agricola a est, dove erano una monumentale barchessa e l'aia, è stata completamente riconfigurata da strutture moderne per ospitare il collegio dei Padri Camilliani, subentrati nel 1926 ai Comello.
La facciata principale della villa, impostata su un alto zoccolo bugnato, presenta un corpo centrale aggettante forato al piano nobile da una loggia architravata a tre luci su colonne ioniche. Alla loggia si accede lateralmente da due rampe di scale. L'attico soprastante la loggia è decorato da lesene tuscaniche e sorregge un timpano triangolare coronato da statue.
I settori laterali della facciata sono scanditi, al piano nobile, da lesene binate ioniche (alternate a finestre con timpano ora arcuato ora triangolare) e, al piano superiore, da lesene tuscaniche (alternate a semplici finestre quadrangolari). Vasi decorativi si elevano in corrispondenza delle lesene binate. Le due ali ortogonali, scandite da archi bugnati, sono concluse al centro da timpano triangolare. L'ala ovest presenta gli archi ciechi, mentre quella est aperta ospitava la galleria di sculture oggi dispersa. Adiacente a questa è la cappella con facciata partita da semicolonne e coronata da timpano con statue acroteriali.
La fronte della villa sul parco presenta motivi di interesse solo nel settore centrale aggettante, scandito da semicolonne al piano nobile e da lesene nell'attico.
Ben conservati gli interni della villa decorati tra 1810 e 1830 da Francesco Bagnara (salottino pompeiano al pianterreno e sale laterali al piano nobile), da Davide Rossi (autore delle scenografie del salone del piano nobile) e da Pietro Moro (cui spetta il soffitto del salone del piano nobile e i monocromi dell'oratorio).
Il complesso padronale, articolato a ferro di cavallo con orientamento sud-nord, conserva a ovest un cortile sul quale affaccia la filanda seicentesca, oggi scorporata dalla proprietà. La grande corte agricola a est, dove erano una monumentale barchessa e l'aia, è stata completamente riconfigurata da strutture moderne per ospitare il collegio dei Padri Camilliani, subentrati nel 1926 ai Comello.
La facciata principale della villa, impostata su un alto zoccolo bugnato, presenta un corpo centrale aggettante forato al piano nobile da una loggia architravata a tre luci su colonne ioniche. Alla loggia si accede lateralmente da due rampe di scale. L'attico soprastante la loggia è decorato da lesene tuscaniche e sorregge un timpano triangolare coronato da statue.
I settori laterali della facciata sono scanditi, al piano nobile, da lesene binate ioniche (alternate a finestre con timpano ora arcuato ora triangolare) e, al piano superiore, da lesene tuscaniche (alternate a semplici finestre quadrangolari). Vasi decorativi si elevano in corrispondenza delle lesene binate. Le due ali ortogonali, scandite da archi bugnati, sono concluse al centro da timpano triangolare. L'ala ovest presenta gli archi ciechi, mentre quella est aperta ospitava la galleria di sculture oggi dispersa. Adiacente a questa è la cappella con facciata partita da semicolonne e coronata da timpano con statue acroteriali.
La fronte della villa sul parco presenta motivi di interesse solo nel settore centrale aggettante, scandito da semicolonne al piano nobile e da lesene nell'attico.
Ben conservati gli interni della villa decorati tra 1810 e 1830 da Francesco Bagnara (salottino pompeiano al pianterreno e sale laterali al piano nobile), da Davide Rossi (autore delle scenografie del salone del piano nobile) e da Pietro Moro (cui spetta il soffitto del salone del piano nobile e i monocromi dell'oratorio).
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