- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
di Salvatore Sciarrino - Anagoor/ Orchestra di Padova e del Veneto
- Data evento:
02-09-2021
- Dove:
Chiesa di San Francesco
- Prezzo:
Intero €20 / Ridotto €16 (prenotazione obbligatoria)
- Orario:
21.00
- Eventi Correlati:
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- Tipologia:
Teatro, Musica
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
Il Paradiso di Dante
di Salvatore Sciarrino
Alfabeto Oscuro, L’invenzione
della trasparenza, Postille
concerto con l’esecuzione dal vivo
dell’Orchestra di Padova e del Veneto
diretta da
Marco Angius
da un'idea di Marco Angius
testi di Dante Alighieri e Simone Weil
recinto d’ascolto a cura di Simone Derai e Mauro Martinuz
suono Mauro Martinuz
luce Fabio Sajiz
assistente al disegno Freddy Mason
con Ferole Stebane, Dongmo Noumedem, Marco Menegoni
voci Marco Menegoni, Gayané Movsisyan, Monica Tonietto, Ferole Stebane Dongmo Noumedem
management Michele Mele;
organizzazione Annalisa Grisi
press Rosalba Ruggeri
Quando il 2 agosto del 1981, nell’anniversario della strage di Bologna, Carmelo Bene eseguì la sua Lectura Dantis dalla Torre degli Asinelli, le musiche di Salvatore Sciarrino che accompagnavano la performance prevedevano l’utilizzo di un nastro magnetico. Questo supporto di memorizzazione a memoria magnetica restituiva risonanze di strumenti a percussione sotto forma di nebulose sonore perforate da echi e lacerti di brani medievali.
Nello stesso anno, in settembre, fu trasmesso dalla RAI l’originale radiofonico La voce dell’inferno concepito come opera musicale per nastro magnetico ad accompagnare i versi di Dante Alighieri. Oggi, quarant’anni dopo, in questa restituzione de Il Paradiso di Dante / Alfabeto Oscuro, L’invenzione della trasparenza, Postille, altro caposaldo della riflessione musicale di Sciarrino sulla Commedia, è la parola, la lingua, le lingue ad emergere dal magnetofono insieme alla musica. La memoria impossibile dei versi, eco delle cantiche, circola a spirale come un empireo di lingue, in assenza del corpo, in assenza dei corpi, persino in assenza del verso, verso il più alto dei Cieli.
In luogo di Dante e dell’insostenibile profondarsi del nostro intelletto all’approssimarsi della gloria di colui che tutto move, sprigiona il pensiero di Simone Weil sull’assenza di Dio, sulla rinuncia, sul vuoto. Mentre l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Maestro Angius respira e soffia la composizione di Sciarrino, in cerca di un’articolazione fonatoria, tendendosi verso l’estremo del linguaggio, cercando di cogliere o comporre la sintassi oscura del suono, del verbo, della nostra stessa esistenza, l’ascoltatore, al centro di una camera acustica disegnata da Anagoor, è invitato a contemplare la trasparenza dello spazio e del tempo vuoti. Al centro di un satellitare di suoni orbitanti e di infinite ruote, il culmine fermo, fisso e assente insieme, a cui tutto muove: il silenzio.
Quest’opera si presenta come concerto con l’esecuzione dal vivo dell’Orchestra di Padova e del Veneto in due eventi unici e irripetibili nella duecentesca Chiesa di San Francesco a Bassano del Grappa per Operaestate Festival Veneto e nel Palazzo della Ragione di Padova, oltre che come installazione nel Parco Internazionale della Scultura di Catanzaroe come incisione su disco delle musiche fin qui inedite e di prossima pubblicazione.
- Accessibilità:
No
- Sottotitolo:
Paola Rossi/ La Piccionaia
- Data evento:
26-09-2021
- Dove:
Sentiero del Riccio (loc. Molvena)
- Prezzo:
€ 10 (prenotazione obbligatoria)
- Orario:
17.00 e 17.15
- Tipologia:
Teatro
- Luogo alternativo:
Rinviato al 16 ottobre
Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
di e con
Paola Rossi e Carlo Presotto
Silent Play di comunità con gli abitanti di Molvena
coproduzione
Operaestate Festival, La Piccionaia
La creazione è parte del progetto “Comunità/Cultura/Patrimonio” sostenuto da Fondazione Cariverona
Lo sviluppo di questo prototipo si è realizzato nell’ambito del progetto “Comunità Artistiche Digitali”, di Fondazione Università Ca’ Foscari finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Laboratorio Veneto”
Il territorio di Colceresa è caratterizzato da percorsi collinari dove ogni svolta regala nuovi paesaggi: ruscelli, boschi di acacia, vigneti e uliveti si susseguono lungo i tracciati e quando il sentiero imbocca le dorsali dei colli la vista si apre verso la valle.
Il Comune di Colceresa è impegnato nel ripristino e nella cura di questi percorsi e dà avvio con questo progetto, a una serie di passeggiate teatrali in silent play, in seguito a disposizione di tutti gli escursionisti. Si comincia quindi con il Sentiero del Riccio che si snoda attraverso boschi, corsi d’acqua, discese panoramiche e che verrà svelato agli spettatori da un’originale narrazione guidata, costruita dall’artista insieme alla comunità locale. Non mancano, su questo sentiero (e anche sugli altri, ciascuno dedicato a un animale diverso) le curiosità: a partire dalle storie degli alpini, con la nota osteria che riporta all’esterno proprio l’inconfondibile cappello alpino; ma anche la scuola materna e la sua architettura dalla storia bizzarra, dato che prima era stata un teatro e poi una fabbrica. Non solo storie di umanità e architetture: spazio anche alla preziosa biodiversità attraversata dal sentiero, con la sua vegetazione più amata – i ciliegi – e quella di più recente importazione, come gli ulivi.
Una narrazione che resterà a disposizione anche dopo lo spettacolo, da scaricare tramite QR code, per continuare ad ascoltare la storia della città dalla viva voce dei suoi abitanti e di chi ne conserva la memoria.
Si raccomanda di indossare scarpe e abbigliamento adeguato a passeggiate nella natura in zona collinare. Si chiede gentilmente di munirsi di coperta o stuoino per sedersi sull’erba.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Ats Teatro di Comunità/ Argot Teatro
- Data evento:
07-08-2021
- Dove:
Scalinata dei Carmini
- Prezzo:
€ 10 (prenotazione obbligatoria)
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Teatro
- Luogo alternativo:
Rinviato al 13 agosto
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
ATTENZIONE: posti esauriti - spettacolo sold out
regia Maurizio Panici
con Fabrizio Bernar, Marco Barbiero, Riccardo Cavallin, Denis Dalla Palma, Michela Dellai, Luca Liviero, Tobia Rizzato, Francesca Scomparin, Alessandra Signori
costumi Rosanna Palermo
produzione Argot Produzioni e Teatris
all’interno del progetto Teatro di Comunità
realizzato a partire dal 2018 dalla Città di
Marostica con La Piccionaia Centro di Produzione
del Veneto- Argot Produzioni Roma - Ass. Teatris
Capolavoro di Carlo Goldoni, rappresentato per la prima volta a Mantova nel 1750 e poi con grande successo a Venezia, trova a Marostica la propria scenografia ideale: è infatti la città natale di Prospero Alpini, che contribuì alla diffusione della celebre bevanda tra ‘500 e ‘600. Protagonisti della vicenda un gestore di Caffè, un nobile napoletano decaduto, due giovani cavalieri e le rispettive mogli, e ovviamente l’immancabile servo furbo… Uno spaccato, secondo Goldoni stesso, di una comunità che si ritrova a specchiarsi nei vizi e nelle virtù di una società in trasformazione. Una rilettura del testo pensata prima della pandemia, che porta con sé la riflessione sul senso di comunità e delle relazioni umane in un contesto particolare come una città murata: ne La Bottega del caffè la piazza si fa palcoscenico e metafora di una comunità in cui, dietro l’apparente e noiosa vita di un felice borgo, si nascondono i vizi di una società che, troppo chiusa in se stessa, si ritrova a fare i conti con la noia, la piaga del gioco e dell’usura ma soprattutto con il pettegolezzo che muove ed orienta le relazioni dei protagonisti. Un gran gioco delle apparenze svelato dalla furbizia dei servitori, e dal tentativo dell’onesto Ridolfo di sottrarre il giovane mercante Eugenio alle grinfie del cinico giocatore Leandro; una società, quella settecentesca, che trova collocazione ideale, secondo la versione del regista Maurizio Panici all’inizio degli anni ’60, anni icui l’Italia tornava a crescere dopo la guerra, con la speranza di tornare a respirare dopo la Pandemia.