CHRISTIAN YAV
224^ residenza coreografica
CHRISTIAN YAV
224^ residenza coreografica
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A dare il via alla ricerca Zygote è stato un incontro molto personale: l'incontro di Christian con i propri genitori biologici, culmine di un percorso di ricerca delle proprie radici e dell'identità personale, già intrapreso attraverso la pratica della danza. Diviso in tre scene e un'introduzione, il lavoro andrà ad esplorare - attraverso diverse qualità di movimento (da minimale a intenso, da ricco di immagini chiare a inaspettato) e diversi paesaggi sonori - i temi della fertilità e della generazione. Ma il titolo non fa solo riferimento alla dimensione biologica della ricerca, fa riferimento infatti anche a un album di Burt Alcantara: Zygoat (introducendo così anche un gioco di parole). L'album è un progetto di musica elettronica spesso citato con il nome Electrophon, che è però il nome dello studio di registrazione in cui fu realizzato; composto da due suite, fu registrato usando solamente sintetizzatori, ed è per questo imprevedibile e sorprendentemente coeso. Proprio con questo album curioso e oscuro, Christian ha sempre lavorato in sala, ancora prima di iniziare la propria ricerca artistica sull'identità: e con Zygote è arrivato il momento di "creare un lavoro usando questa musica, e chiudere così un cerchio".
Christian Yav, originario del Congo, è un danzatore e coreografo freelance di base ad Amsterdam, ma nato in Belgio nel 1993. Dai 6 ai 14 anni, Christian ha praticato ginnastica ritmica e ha vinto numerosi premi, tra cui il campionato fiammingo del 2006. L'anno successivo scopre la sua passione per la danza, e nel 2012 partecipa al programma televisivo So You Think You Can Dance, qualificandosi tra i primi 14; quest'esperienza lo porterà a completare gli studi alla Amsterdam University of Arts (AHK) dove si è diplomato nel 2014, e per la quale è stato successivamente guest teacher in numerose occasioni. Negli anni ha lavorato con coreografi come Krisztina de Chatel, Dunja Jocic, Ryan Djojokarso, Loïc Perela and Conny Janssen, e nel 2018 ha iniziato la propria carriera di coreografo, con un primo lavoro in collaborazione con Sedrig Verwoert intitolato THEY/THEM, ispirato alle emozioni provocate da episodi di razzismo, omofobia e mascolinità tossica, e premiato nel 2019 con il Leo Spreksel Award. Successivamente ha creato N****Swan, ispirato dal ‘Philopoemen’ di Rubens, presentato al Museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam. Oltre ad essere un artista della danza, Christian è anche un attivista, impegnato soprattutto sul tema dell'inclusività, che si riflette anche nei suoi lavori artistici; per questo è apparso anche su testate come Elle, Mixte Paris, I-D, Berlin Art Link, Glamour (edizione olandese).