Massimiliano Volpini + Luciana Savignano
222^ residenza artistica
Massimiliano Volpini + Luciana Savignano
222^ residenza artistica
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Una residenza artistica speciale, che riunisce un autore contemporaneo del balletto classico, Massimiliano Volpini, coreografo le cui creazioni sono rappresentate nei maggiori teatri italiani e nel mondo, e un’icona del balletto e della danza italiana: Luciana Savignano, interprete straordinaria spesso ospite del festival Operaestate negli anni. Insieme, lavoreranno su un brano speciale, dedicato al tema dell’amore nel balletto classico, da presentare durante il Galà Classico parte di Operaestate 2020.
Luciana Savignano si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano nella quale si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bol'šoj di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista per il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartók, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione nel mondo della danza. Nel 1972 diventa prima ballerina alla Scala per diventare tre anni dopo, nel 1975, étoile. Maurice Béjart la invita nella compagnia Ballet du XXe siècle dove interpreta la Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que l'amour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Bakti, Bolero, Leda e il cigno e contemporaneamente alla Scala danza nel Lago dei Cigni, La Bisbetica Domata e Cinderella. Nel 1994 Maurice Béjart la fa danzare ne La Voce tratta da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nello stesso anno si esibisce negli spettacoli A la memoire (Mahler), Carmina Burana (Orff) e in Orfeo (Stravinskij). Dal 1995 collabora con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda nel 1998 la Compagnia Pier Lombardo Danza (oggi: Compagnia Susanna Beltrami). Dal sodalizio con la Beltrami viene prodotto anche lo spettacolo "Ukiyo-E - il fluire di una stella" eseguito in diversi teatri italiani. Nelle stagioni 2010-2011 interpreta, in tournée in Italia, il ruolo della Regina Thalassa nello spettacolo Shéhérazade (Rimskij-Korsakov) del Balletto del Sud con le coreografie di Fredy Franzutti, la collaborazione con la compagnia e con il coreografo riprende nelle stagioni 2018 e 2019 con la partecipazione allo spettacolo Le ultime parole di Cristo (Mercadante); nel settembre 2012 interpreta il ruolo di Don Juan nell'omonimo spettacolo del coreografo Massimo Moricone al Teatrino di Corte del Palazzo Reale (produzione del Teatro San Carlo di Napoli). Negli stessi anni si ricordano, inoltre, le importanti collaborazioni con il coreografo Micha van Hoecke realizzate al Teatro alla Scala di Milano e al Ravenna Festival.
Massimiliano Volpini inizia lo studio della danza classica giovanissimo nella scuola del Maestro Giuseppe Urbani. Come danzatore lavora per il Balletto di Venezia, l'Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Massimo di Palermo, l'Opera di Ljubljana e il Teatro alla Scala, dove rimane fino al 2014. Inizia a coreografare nel 1995 creando lo spettacolo Buster, dedicato a Buster Keaton, con un gruppo di danzatori della Scala. Da allora realizza almeno cento coreografie, per il teatro, la televisione, l'opera lirica e il musical. Crea balletti a serata intera come Drakula, Peter Pan, Il mantello di pelle di drago, My name is nobody, Family Zapping, Lo Schiaccianoci, Pirandello suite e Il giardino degli amanti. Crea coreografie per il Teatro alla Scala, il Tulsa Ballet, la Biennale di Zagabria, il New York Choreographic Institute, il Balletto di Roma, il Regio di Torino e l'Opera di Roma. Dal 2007 al 2010 è coreografo residente per la Scuola dell'Opera di Roma, sotto la direzione di Paola Jorio. Nel 2000 inizia una lunga e intensa collaborazione con Roberto Bolle per il quale crea molte coreografie, andate in scena in tutto il mondo e nei suoi programmi televisivi. Insieme a Bolle segue un percorso sperimentale legato alla tecnologia ed è il coreografo principale di tutte le edizioni di Danza con me, il programma televisivo di Bolle andato in onda su RaiUno, e di OnDance, la festa della danza voluta dal celebre ballerino. Per il Forum di Davos del 2017 realizza Seasons insieme al coreografo Edwaard Liang, sulle musiche di Vivaldi e Piazzolla eseguite dai Cameristi della Scala e danzato da solisti e primi ballerini della Scala, insieme a Roberto Bolle. Per RaiUno realizza le danze dei concerti di Capodanno alla Fenice di Venezia 2015 e 2016 e nel 2018 cura le coreografie del mega-concerto della Notte della Taranta, davanti a un pubblico di oltre 150.000 persone. Ha realizzato le coreografie per l'opera musical La Divina Commedia, in tour dal 2017 in tutta Italia. Nel 2017 inizia la collaborazione con la regista Valentina Carrasco, curando la parte coreografica delle opere Carmen (Teatro dell'Opera di Roma), La Muta di Portici (Kiel Theater) e Vespri Siciliani (Opera di Roma). Ha collaborato anche con Marco Bellocchio (Andrea Chenier all'Opera di Roma) e Peter Stein (Aida e Don Carlos al Teatro alla Scala).