PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA
288^ residenza artistica
PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA
288^ residenza artistica
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In residenza artistica al CSC S.Bonaventura, la Piccola Compagnia della Magnolia porta ENRICO IV_una commedia, secondo spettacolo del Progetto Vulnerabili, una trilogia a cura di Piccola Compagnia della Magnolia che nel triennio 22-24 indaga il tema dell’umana vulnerabilità rispetto al tempo, all’ingiustizia, alle apparenze.
Un’opera nera. Nera e sensoriale, dove le parole di Pirandello emanano stati dell’animo, non dicono fatti e non espongono apollinee tesi filosofiche ma stendono i fili del tempo sui rapporti tra le persone. Apparentemente Enrico IV è una tragedia, almeno così l’aveva sottotitolato Pirandello al principio. Ma è davvero una tragedia? C’è un umorismo grottesco che pulsa sotterraneo e che scompone le apparenze, che individua il “contrario” delle cose, per rispondere a un bisogno di cogliere le contraddizioni della realtà. E poi c’è il Teatro – la finzione, il travestimento, lo svelamento – che Pirandello dispiega a piene mani e di cui è primo spettatore divertito. Lo spettacolo cerca di portare questo magma verso temperature shakespeariane, dove alto e basso si uniscono e rivelano “questa disperata passione di essere nel mondo” come direbbe Pasolini.
Piccola Compagnia della Magnolia è una compagnia di teatro contemporaneo nata nel 2004, un gruppo di ricerca indipendente riconosciuto per l’identità artistica potente e appartata. Fin dal principio l’ensemble ha cercato di caratterizzarsi come un gruppo di lavoro permanente nella convinzione che il Teatro possa realizzarsi nell’ambito di una Troupe. Pertanto, la Piccola Compagnia della Magnolia è un’impresa “a conduzione familiare” in cui le attività – artistiche, tecniche, organizzative, amministrative – sono prevalentemente gestite dagli artisti stessi della compagnia, uniti da un progetto di vita e teatro a lungo termine.
La Compagnia si identifica oggi nel lavoro condotto da Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, che affronta con sguardo contemporaneo la materia teatrale, riappropriandosi dei classici o sperimentando negli ultimi lavori scritture originali e drammaturgie contemporanee, inseguendo una sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, mettendo al centro del lavoro un tempo sacro attento alla composizione dell'immagine, dominato da una lunga ricerca vocale e abitato da figure poetiche. La Compagnia fonda la sua esplorazione sull'attore e sulla cura del bagaglio tecnico specifico, attingendo alle cognizioni del teatro orientale e della biomeccanica. La Compagnia si interessa da sempre ad un teatro che reagisce con le altre arti, in un dialogo vivo: il teatro d’attore dialoga alle volte con suggestioni video, è debitore di visioni e soggettive rubate al cinema e alla pittura e sempre trova rispondenze acustiche in audaci partiture sonore. L’addizione di segni e linguaggi ha l’obiettivo di creare narrazioni parallele che amplificano l’oggetto narrato su un piano simbolico. Si tratta di un tentativo di utilizzare e amalgamare tutte le arti in un creativo plurilinguismo. Tale procedimento - evidente nell’esito dei lavori - trova applicazione già nelle prime fasi di creazione, dove l’apporto dei singoli artisti (regista, attori, drammaturgo, videomaker, sound-designer, scenografo) è presente e innesca proficui sviluppi. La Compagnia lavora secondo tempi produttivi ampi, dove lo spazio per la ricerca, la sperimentazione e il margine d’errore è contemplato.