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BENJAMIN KAHN

  • Sottotitolo: "Bless the Sound that Saved a Witch like me"
  • Summary: "Bless the Sound that Saved a Witch like me" racconta le diverse realtà e le grida infinitamente diverse che convivono dentro di noi e intorno a noi.
  • Data evento: 25-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 20.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Prima Nazionale

Un assolo coreografico di Benjamin Kahn
creato per Sati Veyrunes
Creato il 25 marzo 2023 KLAP Maison pour la danse - Marseille
Nell'ambito del festival + de Genres

Nel settembre 2020, un gruppo di madri del New Jersey ha deciso di riunirsi in un parco e urlare forte. Si sentivano trascurate nella lotta contro la pandemia. L'atto di gridare collettivamente, rivendicando lo spazio di fronte al proprio ego e condividendo tale necessità, sembrava essere un modo per calmare la disperazione. Dopo questo primo grido collettivo, il New York Times ha installato una linea telefonica pubblica nella speranza di aiutare questo tipo di comunicazione. Uno dei punti di partenza di questa ricerca è la protesta sociale di queste madri, così come di molte altre donne negli ultimi decenni.

Con l'interprete/solista Sati Veyrunes e il compositore Yamila Rio Manzanares, si è voluto mettere in discussione i mezzi di espressione legati all'urgenza. Il grido è scarsamente documentato nella storia della filosofia e delle scienze sociali. Il più delle volte è associato a rabbia, isteria e caos ed è censurato nel linguaggio quotidiano. Questo assolo è un tentativo di riappropriarsi di questa espressione radicale per articolare e domare questo bisogno primordiale. Attraverso un potente viaggio fisico e sonico, si conduce il pubblico a incontrare bellezza, armonia e simmetria, rendendo accessibile questo impulso vitale di nuovo. Possiamo considerare il grido come la forma più istantanea e udibile di personale l'urgenza verso lo spazio politico e pubblico. Diventa uno strumento drammaturgico e coreografico per facilitare la fusione di diverse realtà e del loro stato di crisi.

"Bless the Sound that Saved a Witch like me" è una scrittura plurale, per sottolineare la diversità delle realtà e le grida infinitamente diverse che convivono dentro di noi e intorno a noi. C'è questo grido intimo ed esistenziale e il pubblico urla per l'urgenza personale e collettiva. Nella scrittura c'è il solo e il coro, come una solitudine segnata da tutte le lotte. Lo spettacolo indaga i confini tra l'intimo e il collettivo e la possibilità di una necessaria liberazione.

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AW Main 2022 EN Co funded by the EU PANTONE 

Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor EACEA can be held responsible for them.

B.MOTION, Danza

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CHARA KOTSALI

  • Sottotitolo: To be possessed
  • Summary: Chara Kotsali porta in essere una performance da solista sulle possessioni, di cui le donne sono state storicamente accusate.
  • Data evento: 25-08-2024
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 21.30
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coreografia, performance: Chara Kotsali
Drammaturgia: Dimitra Mitropoulou
Consulente artistico: Pericles Pravitas
Musica e sound design: Jeph Vanger
Composizione musicale originale "Furiosa": Dimitra Trypani
Progettazione illuminotecnica: Eliza Alexandropoulou
Tour assistente coreografo: Katerina Spyropoulou
Tour manager tecnico: Stavros Kariotoglou (Onassis Stegi)
Coordinatore del tour: Christina Liata (Onassis Stegi)
Gestione produzione / touring: Delta Pi
Commissionato e prodotto da: Onassis Stegi
TO BE POSSESSED premiered in Athens, at the ONASSIS DANCE DAYS in March 2023.
Il tour "to be possessed " è supportato dal programma di esportazione culturale "outward turn" di Onassis Stegi

L'assolo di Chara Kotsali è una ricerca sulle possessioni. Esplorando le testimonianze di donne provenienti da diversi contesti culturali, Kotsali si fa portavoce di queste storie sui demoni, l'esorcismo e l'invocazione degli spiriti. Così facendo, presenta un corpo in movimento che è sempre fuori da sé, una forma di esperienza che mette in discussione l'autosufficienza e l'autonomia della singola persona. "To be possessed" sperimenta la creazione di rituali e il risveglio delle molteplici voci che abitano in noi. Kotsali indulge nel demoniaco mentre cerca di animare i fenomeni che incontra, invitandoli a rivelare il loro carattere travolgente e sovversivo.

 

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B.MOTION, Danza

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VALENTINA DAL MAS

  • Sottotitolo: Luisa*
  • Summary: Luisa nasce da un incontro, con una donna di nome Luisa.
  • Data evento: 27-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 17.00
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Spettacolo vincitore Premio Scenario Periferie 2023
di e con Valentina Dal Mas
testo originale di Valentina Dal Mas
direzione tecnica Federico Fracasso
registrazioni audio Matteo Balbo
assistente alla creazione Ludovica Messina Poerio
un ringraziamento a Angela Marangon, Claudia Rossi Valli
con il sostegno di Scenario ETS e Teatro Due Mondi – Residenza per artisti nei territori, Faenza
produzione La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale

Luisa nasce da un incontro, con una donna di nome Luisa.
Dal 2016 Valentina Dal Mas conduce laboratori di teatro-danza in contesti di cura e socio-educativi dove tocco con mano spiccate fragilità fisiche, emotive, cognitive, relazionali, sociali che possono dimorare nell’essere umano.
La radice della fragilità di ognuno ed ognuna può affondare nell’età, in una malattia fisica o psichica, nella neurodiversità, nell’avere una relazione con se stessi, gli altri ed il mondo non ordinaria, nell’essere stati allontanati dalla propria famiglia d’origine, nel disagio psichico e sociale. Ho incontrato Luisa presso la cooperativa sociale Primula di Valdagno (VI) che opera “al recupero globale di persone in qualunque modo emarginate”.
Luisa cuce. “Cucio per filo e per segno, disegno punti a manocuore”. Cuce se stessa all’aria che la circonda, per non sfilacciarsi lontana dal mondo. Cuce le sue guance rosse alle sue emozioni e le sue parole ai suoi occhi timidi, birichini ed intensi allo stesso tempo. Cuce per non perdere il filo, della sua vita. Cuce i frammenti di sè, li partorisce nell’aria che la circonda attraverso parole, gesti e danze che si defilano a passi levati dalla logica e da un senso lineare del tempo, si appoggiano all’andamento dell’esplosione del Big Bang, della sospensione del respiro, dello zigzagare di una stella all’interno di una costellazione, dei mulini a vento.
Oscillando tra un andamento e l’altro, Luisa può lambire i confini della sua Terra Promessa dove “vede ciò che è possibile vedere solo quando gli occhi le si inumidiscono un po’”. Entra battagliera nella sua Terra Promessa, come la Libertà che guida il popolo di Delacroix.
Luisa guida tutti gli esseri umani spiccatamente fragili come lei nella sua Terra promessa, anzi no, guida gli esseri umani tutti tutte. Come Delacroix aveva riunito nel suo dipinto persone di ogni età e classe sociale, così Luisa crea attorno a sé un’adunanza di sfumature umane sempre cangianti e dissonanti nel loro divenire. Ma Luisa non sguaina verso il cielo la bandiera di una nazione, fa svettare in aria una rosa, perché, prendendo in prestito le parole dello psichiatra Franco Rotelli, “Mancano cinquemila rose, perché tante ne abbiamo messe ma altrettante, ne avevamo in più promesse!”.

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B.MOTION, Danza, Teatro

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EMILIA VERGINELLI

  • Sottotitolo: Lourdes
  • Summary: Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes.
  • Data evento: 26-08-2024
  • Dove: Spazio Corona
  • Prezzo: unico € 8 - fuori abbonamento
  • Orario: 21.00
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

di e con Emilia Verginelli
e con Dario Costa
consulenza letteraria Sara De Simone
suono Francesca Cuttica
luci Camila Chiozza
produzione Bluemotion
© Claudia Pajewski
ringraziamenti Roberta Luciani, Viola lo Moro, Andrea Pizzalis, Naoures Rouissi, Filomena Fusco, Vincenzo Rilletti, Benedetto Patruno, Ubaldo, Gianni, Alessandro, Andrea Beghetto, Luisa Merloni, Elisa Alessandro, Elena Bastogi, Benedetta Boggio, Giorgina Pi, Lucia Calamaro,
traduzioni a cura di Brianda Carreras, Alexia Sarantopoulou, Elise Blotière, Tomasz Kireńczuk, Naoures Roussi, Neon Loriga, Yan Duyvendak
interpretazione LIS Edgarda Samaritani
progetto sostenuto da FONDO Network per la creatività emergente sviluppato da Santarcangelo Festival con AMAT, Centrale Fies, ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fabbrica Europa, I Teatri di Reggio Emilia, L'arboreto - Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia- Romagna, Operaestate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese, TSU Teatro Stabile dell'Umbria, Triennale Milano Teatro
incontri artistici a cura di FONDO Yan Duyvendak, Camille Louis, Ana Pi
tra le vincitrici del Progetto CURA 2022 Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida (Firenze) + Cross residence (Ameno, Verbania)
residenze (2020-2023) Teatro India - Teatro di Roma (Roma), fivizzano27 (Roma), KRAKK (Santarcangelo di Romagna), Ateliersì (Bologna), Spazio ‘500 ( Vigolo Vattaro) Angelo Mai (Roma), Centrale Fies (Dro), AMAT e Teatri di Pesaro (Pesaro), Teatro Nuovo (Napoli), Teatro Pubblico Pugliese (San Vito dei Normanni)

Spettacolo in Italiano con sottotitoli in inglese, francese, spagnolo, greco, arabo, polacco, olandese
Spettacolo fruibile in LIS (lingua dei segni italiana)

Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un miracolo. È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo tra me e più persone, non in ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Così le dimensioni temporali si sovrappongono, nel connettere le strade del passato con quelle del presente. Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno “Lourdes”. Una ricerca al confine tra il me e l’altra persona. Il sentimento è quello dell’incertezza, e al contempo è una ricerca dell’impersonale. 

Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso. Lourdes chiede al suo pubblico di abitare lo spazio scenico performativo, non viene meno solo la frontalità del palco (che non c’è), ma la volontà è quella di azzerare la centralità delle performer come centro d’interesse e di focus visivo, per dislocare occhi e mani verso altre direzioni e azzerarne una gerarchia. Si offre al pubblico la possibilità di non essere relegati al ruolo di chi guarda, ma di abitare lo spazio nella sua interezza. Oltre a poter attraversare lo spazio a proprio piacimento (rimanendo sedute sulle sedie, sdraiandosi per terra, spostandosi e decidendo attivamente dove posare lo sguardo e l’attenzione) il pubblico è invitato a interagire con numerosi oggetti di scena, che non sono altro che i materiali di ricerca che sono stati usati durante la creazione di Lourdes: penne e matite, fogli, i testi su cui abbiamo studiato, e molto altro. Questa potenziale distrazione è per noi una porta d’accesso a un’esperienza inedita di abitare lo spazio scenico, di costituirsi in qualche modo come una comunità provvisoria e in continuo mutamento. Inoltre, la trascrizione (in numerose lingue) di ciò che viene detto è trasmessa su molteplici smartphone disseminati per lo spazio, e che potranno essere consultati a piacimento dal pubblico. Oltre ad essere uno strumento di accessibilità per persone non udenti, per il pubblico non italiano e per chi fatica a tenere alta la soglia dell’attenzione, questa disseminazione performativa allontana ancora di più la performer dalla sua centralità scenica, consentendo l'accesso ad una immersione sonora.

I dialoghi che ascoltiamo esplorano la ricerca della trascendenza filtrata attraverso la fede, la sua inafferrabilità è restituita attraverso la frammentazione e in questo modo di concepire lo spazio scenico la ricerca stessa ci porta ad interrogarci su come può uno spazio essere attraversato dai corpi e se in questa condivisione è possibile spostare l’attenzione sulla trascendenza raggiungibile attraverso l’esperienza della comunità, della condivisione, della fiducia.
Questa apertura dello spazio e delle possibilità d’azione del pubblico vuole rovesciare in qualche modo l’esperienza spesso individuale e chiusa in sé stessa dei corpi presenti al momento della condivisione scenica, poiché l’agire di questo corpo collettivo renderà unica ogni replica di Lourdes. Nella frammentazione di uno spazio condiviso, si lascia a ognuno la scelta di quali domande porsi.

Emilia Verginelli nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti. È attrice, performer e regista. Dal 2004 lavora nel cinema. Dal 2011 al 2019 è membro della compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante. Dal 2001 collabora per dieci anni all’opera don Guanella di Roma, un istituto che accoglie persone con disabilità, come volontaria teatrale. Nel 2003 crea un laboratorio teatrale permanente all’interno di strutture del tribunale dei minori per cui fonda in seguito la Onlus Gruppo Sorriso. Ad oggi è attiva nei progetti Regalo Sospeso e Presente Sospeso che si occupano di inserire adolescenti non accompagnati, nel mondo del lavoro. Nel 2010 crea fivizzano27, spazio culturale indipendente nel quartiere Pigneto di Roma, dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee. Uno spazio lontano dalle logiche produttive ma che genera e produce scambi, relazioni e fasi embrionali di oggetti performativi. Nel 2019 firma la regia e l’ideazione di io non sono nessuno. Il progetto finalista al premio Scenario 2019 arriva in anteprima a Short Theatre 2020 e debutta a Santarcangelo Festival 2050. Nel 2023 debutta con Lourdes a Santarcangelo Festival, anche qui indaga dove si colloca il sé oltre la collettività̀.

B.MOTION, Teatro

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EMILIA VERGINELLI

  • Sottotitolo: Lourdes
  • Summary: Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes.
  • Data evento: 27-08-2024
  • Dove: Spazio Corona
  • Prezzo: unico € 8 - fuori abbonamento
  • Orario: 18.30
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

di e con Emilia Verginelli
e con Dario Costa
consulenza letteraria Sara De Simone
suono Francesca Cuttica
luci Camila Chiozza
produzione Bluemotion
© Claudia Pajewski
ringraziamenti Roberta Luciani, Viola lo Moro, Andrea Pizzalis, Naoures Rouissi, Filomena Fusco, Vincenzo Rilletti, Benedetto Patruno, Ubaldo, Gianni, Alessandro, Andrea Beghetto, Luisa Merloni, Elisa Alessandro, Elena Bastogi, Benedetta Boggio, Giorgina Pi, Lucia Calamaro,
traduzioni a cura di Brianda Carreras, Alexia Sarantopoulou, Elise Blotière, Tomasz Kireńczuk, Naoures Roussi, Neon Loriga, Yan Duyvendak
interpretazione LIS Edgarda Samaritani
progetto sostenuto da FONDO Network per la creatività emergente sviluppato da Santarcangelo Festival con AMAT, Centrale Fies, ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fabbrica Europa, I Teatri di Reggio Emilia, L'arboreto - Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia- Romagna, Operaestate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese, TSU Teatro Stabile dell'Umbria, Triennale Milano Teatro
incontri artistici a cura di FONDO Yan Duyvendak, Camille Louis, Ana Pi
tra le vincitrici del Progetto CURA 2022 Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida (Firenze) + Cross residence (Ameno, Verbania)
residenze (2020-2023) Teatro India - Teatro di Roma (Roma), fivizzano27 (Roma), KRAKK (Santarcangelo di Romagna), Ateliersì (Bologna), Spazio ‘500 ( Vigolo Vattaro) Angelo Mai (Roma), Centrale Fies (Dro), AMAT e Teatri di Pesaro (Pesaro), Teatro Nuovo (Napoli), Teatro Pubblico Pugliese (San Vito dei Normanni)

Spettacolo in Italiano con sottotitoli in inglese, francese, spagnolo, greco, arabo, polacco, olandese
Spettacolo fruibile in LIS (lingua dei segni italiana)

Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un miracolo. È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo tra me e più persone, non in ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Così le dimensioni temporali si sovrappongono, nel connettere le strade del passato con quelle del presente. Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno “Lourdes”. Una ricerca al confine tra il me e l’altra persona. Il sentimento è quello dell’incertezza, e al contempo è una ricerca dell’impersonale. 

Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso. Lourdes chiede al suo pubblico di abitare lo spazio scenico performativo, non viene meno solo la frontalità del palco (che non c’è), ma la volontà è quella di azzerare la centralità delle performer come centro d’interesse e di focus visivo, per dislocare occhi e mani verso altre direzioni e azzerarne una gerarchia. Si offre al pubblico la possibilità di non essere relegati al ruolo di chi guarda, ma di abitare lo spazio nella sua interezza. Oltre a poter attraversare lo spazio a proprio piacimento (rimanendo sedute sulle sedie, sdraiandosi per terra, spostandosi e decidendo attivamente dove posare lo sguardo e l’attenzione) il pubblico è invitato a interagire con numerosi oggetti di scena, che non sono altro che i materiali di ricerca che sono stati usati durante la creazione di Lourdes: penne e matite, fogli, i testi su cui abbiamo studiato, e molto altro. Questa potenziale distrazione è per noi una porta d’accesso a un’esperienza inedita di abitare lo spazio scenico, di costituirsi in qualche modo come una comunità provvisoria e in continuo mutamento. Inoltre, la trascrizione (in numerose lingue) di ciò che viene detto è trasmessa su molteplici smartphone disseminati per lo spazio, e che potranno essere consultati a piacimento dal pubblico. Oltre ad essere uno strumento di accessibilità per persone non udenti, per il pubblico non italiano e per chi fatica a tenere alta la soglia dell’attenzione, questa disseminazione performativa allontana ancora di più la performer dalla sua centralità scenica, consentendo l'accesso ad una immersione sonora.

Emilia Verginelli nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti. È attrice, performer e regista. Dal 2004 lavora nel cinema. Dal 2011 al 2019 è membro della compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante. Dal 2001 collabora per dieci anni all’opera don Guanella di Roma, un istituto che accoglie persone con disabilità, come volontaria teatrale. Nel 2003 crea un laboratorio teatrale permanente all’interno di strutture del tribunale dei minori per cui fonda in seguito la Onlus Gruppo Sorriso. Ad oggi è attiva nei progetti Regalo Sospeso e Presente Sospeso che si occupano di inserire adolescenti non accompagnati, nel mondo del lavoro. Nel 2010 crea fivizzano27, spazio culturale indipendente nel quartiere Pigneto di Roma, dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee. Uno spazio lontano dalle logiche produttive ma che genera e produce scambi, relazioni e fasi embrionali di oggetti performativi. Nel 2019 firma la regia e l’ideazione di io non sono nessuno. Il progetto finalista al premio Scenario 2019 arriva in anteprima a Short Theatre 2020 e debutta a Santarcangelo Festival 2050. Nel 2023 debutta con Lourdes a Santarcangelo Festival, anche qui indaga dove si colloca il sé oltre la collettività̀.

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