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LUNA CENERE - ANTONIO RAIA

  • Sottotitolo: Mercurio
  • Summary: Mercurio è una performance che nasce dall’incontro tra la coreografa e performer Luna Cenere con il compositore, improvvisatore e sassofonista Antonio Raia.
  • Data evento: 28-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 20.00
  • Tipologia: Danza, Musica
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coproduzione OE

una coproduzione We-Start, Centro di Produzione Piemonte Orientale, Bolzano Danza | Tanz Bozen, OperaEstate Festival e FDE Festival Danza Estate Bergamo in collaborazione con Bergamo Jazz Festival
nell'ambito del progetto BoNo!
Musica di Antonio Raia
Danza Luna Cenere
Luci in via di definizione
management Domenico Garofalo

Mercurio è una performance che nasce dall’ incontro tra la coreografa e performer Luna Cenere con il compositore, improvvisatore e sassofonista Antonio Raia. Il mercurio, sia come elemento chimico che, come figura mitologica, incarna una notevole dualità e versatilità. Come metallo è unico nel suo essere allo stato liquido a temperatura ambiente, manifestando così una peculiare combinazione di fluidità e coesione. Questa caratteristica fisica può essere vista come una rappresentazione di "opposti conciliati", dove il mercurio fonde la sua natura liquida con la sua persistenza. Così come il metallo stesso, che si manifesta nella capacità di connettere elementi apparentemente contrastanti, la performance artistica si sviluppa attraverso il fluire di componenti eterogenei.
Le riflessioni e azioni scelte nascono dalla fusione di pratiche, posture e saperi dei due giovani artisti che trasformano la scena in un luogo di indagine senza confini creando un linguaggio universale di esplorazione e riflessione a sostegno di una fluidità dell'arte che scorre senza restrizioni o banali combinazioni tra suono e gesto. La ricerca dei due performers trova linfa anche nel contesto mitologico dove il dio Mercurio è spesso associato alla fusione di caratteristiche contrapposte. Infatti, come messaggero degli dèi nella mitologia romana, Mercurio funge da tramite tra il divino e l'umano, unendo mondi diversi, simboleggia la dualità tra cielo e terra, tra maschile e femminile, tra luce e oscurità. La performance Mercurio diventa così metafora potente per l'armonizzazione degli elementi contrastanti, rappresentando un equilibrio tra dualità apparentemente inconciliabili divenendo un simbolo affascinante di connessione e conciliazione. L'azione si trasforma continuamente in una celebrazione della trasformazione, delle obliquità di senso e l'audace esperimento dimostra che la forza della musica risiede così come nell'assenza di suoni quanto nelle crepe di melodie fatte emergere dalle ombre e che la danza può brillare anche quando privata di movimenti prevedibili.

BoNo! è un progetto coordinato da Enrico Bettinello e un “board” di direttori artistici di festival di performing arts per dare sostegno a una produzione che nasce dall’incontro tra musica e coreografia. I partner del progetto, ad oggi, sono BolzanoDanza, e NU Festival di NovaraJazz, Operaestate Festival Veneto a Bassano del Grappa e DanzaEstate Festival a Bergamo. Bassano del Grappa e Novara metteranno a disposizione inoltre spazi di residenza per la realizzazione del progetto. La proposta, come avvenuto già nelle edizioni precedenti, è portare due artisti di estrazioni diverse a collaborare insieme su dei progetti e dei processi attorno a un immaginario, una pratica comune o un approccio alla performance di matrice simile. A questo invito risponde la collaborazione tra la coreografa e danzatrice Luna Cenere e il sassofonista e compositore Antonio Raia, che lavorano insieme per la prima volta. Raia è un musicista che non è facile etichettare in un genere specifico e che ama i rapporti tra musica e le altre arti. Cenere dopo un percorso autoriale e arrivando, come coreografa, a debuttare alla Biennale di Venezia, torna ad agire come interprete di una sua coreografia, con le suggestioni musicali di Raia.

B.MOTION, Danza, Musica

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USINE BAUG - FRATELLI MANIGLIO

  • Sottotitolo: ILVA Football Club
  • Summary: ILVA FOOTBALL CLUB intreccia la storia della più grande acciaieria d'Europa alla leggenda di una piccola squadra nata proprio sotto le ciminiere dell'Ilva.
  • Data evento: 28-08-2024
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 21.30
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio
Con Luca Maniglio, Fabio Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo
Luci e tecnica Emanuele Cavalcanti
Produzione di Campo Teatrale
Con il supporto di IDRA Teatro (Brescia) e TRAC – Centro di residenza pugliese nell’ambito del progetto CURA 2022

In ILVA FOOTBALL CLUB la storia della più grande acciaieria d'Europa s'intreccia alla leggenda di una piccola squadra nata proprio sotto le ciminiere dell'Ilva, per raccontare la storia di una città sacrificabile, che oggi è Taranto ma domani potrebbe essere un’altra città, mostrandoci che quanto ciò che accade ci riguarda molto più di quanto immaginiamo. ILVA FOOTBALL CLUB utilizza la narrazione calcistica (rendendola accattivante anche per i non calciofili) per raccontare la vita e la storia della città di Taranto, strettamente legata alla storia dell’ex Ilva: l’acciaieria più grande e più inquinante d’Europa.
Con leggerezza e ironia lo spettacolo analizza la storia di oltre 60 anni del centro siderurgico, mostrando come la promessa di progresso e prosperità si siano lentamente trasformate in disillusione, rabbia, prigione e ricatto. Il dramma condensato in un dilemma: salute o lavoro.

La storia dell’ex Ilva, della città di Taranto e dei suoi abitanti viene raccontata intrecciando due piste narrative che si riveleranno connesse. La narrazione è guidata da un presentatore di un programma sportivo che,abbattendo la quarta parete, tra aneddoti e telecronache, racconta la storia della fantomatica Sidercalcio, alias Ilva Football Club: una piccola squadra composta da operai che, un po' per fortuna, un po' per talento e tenacia,sorprende tutto il Paese facendosi strada tra le più grandi squadre di professionisti, fino ad arrivare alla finale di Coppa Italia. Un sogno che lentamente si scontra con la realtà, si sgretola, portandoci dentro il dramma della seconda pista narrativa.
Alla narrazione calcistica si intrecciano monologhi e momenti corali che compongono un’altra storia, più intima, la storia di “una famiglia Ilva” nata e cresciuta ai piedi del mostro, una delle tante colpite dal mostro. Questa storia racchiude la vita di molte famiglie di Taranto e allo stesso tempo la vita tante famiglie in altre città sacrificabili, città che sono esistite o che forse esisteranno tra100 anni. Città con altri mostri, produttori di altre cose e generatori di altri mali checi permetteranno di continuare a consumare al di là dei nostri limiti. I due piani narrativi infine si ricongiungono per svelare il vero interlocutore della narrazione calcistica e la vera natura della leggenda Ilva Football Club: questa si rivelerà un'invenzione, una pantomima inscenata in una camera di ospedale, una fiaba della buonanotte da raccontare a un bambino, che ha chiuso gli occhi e non si sa se li riaprirà.

Usine Baug è una compagnia teatrale che nasce nel 2018 dall’incontro artistico di Ermanno Pingitore, StefanoRocco, Claudia Russo ed Emanuele Cavalcanti, light designer e tecnico audio del gruppo.
Nel 2022 la compagnia siamplia iniziando la collaborazione con l'organizzatrice teatrale Anita Beretta. La creazione artistica del gruppo avviene collettivamente e si sviluppa senza stabilire dei ruoli fissi mavalorizzando le capacità e la sensibilità del singolo, che contribuisce attivamente a tutto processo creativorendendolo così più ricco e stratificato. Usine Baug fa convergere teatro di prosa, movimento, narrazione e teatro visivo per affrontare tematiche diattualità politica e sociale con leggerezza e ironia. Nel 2019 arriva in finale al “Premio Scenario” con lo spettacolo CALCINACCI e nel 2020 arriva sempre in finale al“Premio Scenario per l’Infanzia” con lo spettacolo SWEET HAKA, menzione In-box Verde nel 2022. Nel 2021 la compagnia vince il “Premio Scenario Periferie” con TOPI e, sempre nel contesto del Premio Scenario, lospettacolo si aggiudica anche il Premio della Giuria Ombra e il Premio dell’Osservatorio Critico Studentesco; nel2022 diventa una coproduzione di Campo Teatrale, Milano e viene patrocinato da Amnesty International. Nel 2023 la compagnia vince con il progetto per l'infanzia CANTIERI NUOVE STORIE il bando di Smart e FondazioneCariplo "Life is Live". Nel 2022 inizia la collaborazione con i Fratelli Maniglio per il progetto ILVA FOOTBALL CLUB, produzione di CampoTeatrale e vincitore del Bando CURA 2022.
I due gemelli, Fabio e Luca, si sono diplomati presso la Scuola di Teatro di Bologna "A.G.Garrone" (2017), esuccessivamente presso l' Ecole Internationale de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi (2019).

B.MOTION, Teatro

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GIORGIA LOLLI

  • Sottotitolo: Eat me - studio
  • Summary: Eat me è una riflessione sulla rappresentazione del femminile nelle arti visive, sull’incessante consumo di immagini nei media tradizionali e sulla sessualizzazione del corpo femminile.
  • Data evento: 29-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 17.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Concept e coreografia: Giorgia Lolli
Con: Sophie Claire Annen e Giorgia Lolli
Sound design: Sebastian Kurtén

Sviluppato nel contesto di Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna.

Progetto vincitore del bando DNAppunti Coregrafici 2023, promosso da Romaeuropa Festival, Triennale Milano Teatro, Gender Bender International Festival, Operaestate Festival Veneto, L'arboreto - Teatro Dimora, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni

Progetto vincitore della residenza Boarding Pass Plus Dance 2023 a Dom Utopii (Cracovia), assegnata da Santarcangelo Festival

Partner: Padova Festival Internazionale La Sfera Danza

Produzione: Anghiari Dance Hub, Nexus Factory

Eat me è una riflessione sulla rappresentazione del femminile nelle arti visive, sull’incessante consumo di immagini nei media tradizionali e sulla sessualizzazione del corpo femminile. Il progetto, ispirato dalla suggestione di "mangiare con gli occhi", si interroga sul modo in cui il corpo viene osservato, indagando le dinamiche e le politiche dello sguardo attraverso la relazione tra spettatore e performer. Le forme morbide e i pesi che affondano nel pavimento delineano le curve di posture astratte. Memorie dal topos del ritratto femminile sdraiato e gesti quotidiani disegnano immagini di una progressiva emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali ma celati.

Come coreografa, il mio interesse si concentra sull'erotismo e sulle tensioni ad esso associate, in questa creazione generate dal punto di vista forzato e dalla prospettiva orizzontale. "Eat Me" nasce da una ricerca che esplora l'invisibile tra i corpi, tra eros, sguardo e desiderio, flirtando con il voyeurismo. Questo risultato scenico si intreccia con interrogativi sull'identità femminile, sulle politiche dell'essere osservate e sul senso di "feelingseenness" legato alla vulnerabilità della scena.

Giorgia Lolli (1996) è danzatrice e autrice di Reggio Emilia, al momento impegnata negli studi magistrali in Coreografia alla Theater Academy di Helsinki. Il suo lavoro coreografico attraversa diverse piattaforme, tra cui Anghiari Dance Hub, Vetrina della Giovane Danza d’Autore, e le azioni di residenza Boarding Pass a Kaunas, Cracovia, Buenos Aires e Tunisi. Dal 2022 è insegnate Dance Well – Movement research for Parkinson’s, all’interno del progetto europeo coordinato da Operaestate. Nell’ultimo anno, ha danzato in How the Land Lies di Bianca Hisse e Laura Cemin (Aerowaves 2023), è selezionata per Nuovo Forno del Pane, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna. Con Eat me vince insieme a Sophie Claire Annen e Sebastian Kurtén DNAppunti Coreografici

EAT ME Giorgia Lolli Piero Tauro 1

B.MOTION, Danza

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FRANCESCA SANTAMARIA

  • Sottotitolo: COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI
  • Summary: COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI è una radiografiacoreografica, che svela il funzionamento di una macchina imperfetta.
  • Data evento: 29-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 20.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coproduzione OE - Prima Nazionale

di e con Francesca Santamaria
suono Ramingo
direzione tecnica Giovanni Di Capua
collaborazione al testo Domenico Volontè
styling Elena Luca
costume design Adriano Popolo Rubbio
coproduzione CodedUomo, Operaestate Festival Veneto
con il supporto di Carrozzerie N.o.t., ATCL Lazio
nell’ambito del progetto residenza tecnica τέχνη – téchne 2024, Lavanderia a Vapore
spettacolo selezionato per la Vetrina della giovane danza d'autore 2023 - Network Anticorpi XL

Network Anticorpi XL

"La parola greca che vuol dire corpo a ppare in Omero solo per indicare il cadavere. È questo cadavere, quindi, anzi, sono il cadavere e lo specchio che ci insegnano (che hanno, cioè, insegnato ai greci e ora ai bambini) che abbiamo un corpo [...]." M. Foucault C

COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI è una radiografiacoreografica. Un referto che svela un corpo non utopico, il funzionamento di una macchina imperfetta, gli ingranaggi di un organismo corruttibile. È l’attraversamento diun archivio, testuale e sonoro, legato ad infortuni e debilitazioni, che indaga il tema deldolore fisico ed emotivo post-trauma. In una sala “operatoria” asettica e su sonorità chenascono dal ribaltamento de La morte del cigno, vengono vivisezionati una sequenza dimovimento e il corpo di una danzatrice.
Cosa si nasconde in un corpo “performante”?
Ha senso sopravvivere?
Fino a che punto?
A quale costo?

Francesca Santamaria è una danzatrice e autrice attiva nell’ambito delle performing arts.
Conclusi gli studi accademici al Balletto di Roma, continua la formazione tra Milano e La Biennale di Venezia. Dal 2019 danza, tra gli altri, per Roberto Zappalà, Moritz Ostrushnjak, Amos Ben-Tal, Manfredi Perego, Alexandra Pirici. Nel 2021 crea e interpreta SHIFTING TOOLS, opera di videodanza presentata e premiata in festival nazionali e internazionali. Dal 2022 fa parte di Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD. Nel 2023 è coautrice e performer di Tutte le immagini scompariranno della compagnia Fannibanni’s e di RMX, progetto realizzato con Pietro Angelini e Vittorio Pagani. Dal 2024 è artista associata a CodedUomo e nello stesso anno debutta con il solo COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI, selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore. Attualmente sta lavorando a GOOD VIBES ONLY (the great effort). Contestualmente al percorso autoriale, si occupa di danza anche in ambito accademico. Si laurea alla Sapienza di Roma in Discipline dello Spettacolo con una tesi sulla drammaturgia della danza e partecipa dal 2021 a più progetti con l’ASAC della Biennale di Venezia.

Network Anticorpi XL

 

B.MOTION, Danza

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MARINA DONATONE

  • Sottotitolo: Lower
  • Summary: lower è un corpo che si sporge fuori dal proprio centro e si lascia cadere
  • Data evento: 30-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 18.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

coreografia Marina Donatone
performance Ilaria Quaglia
consulenza al disegno luci Gianni Staropoli Ivano Salamida
luce Cosimo Ferrigolo
organizzazione Monica Maffei
amministrazione Anna Damiani
cura e promozione Edoardo Lazzari
foto e video CIRCA studio
produzione Ass. Cult. CodedUomo
co-produzione Azienda Speciale Palaexpo - Mattatoio Roma | Progetto Prender-si cura
sostegno Teatro India - Teatro di Roma, Lavanderia a Vapore | téchne 2021, C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche, Live Arts Cultures, Santarcangelo Festival

lower è un’esercizio di inclinazione, una rinuncia alla postura verticale in favore di altre possibili gravità. lower è una ricerca che tenta di tracciare uno spazio di azione all’interno di un sistema mobile e non predefinito, in cui il movimento si produce a partire dall’ambiente e dalle forze che lo attraversano. lower è un corpo che si sporge fuori dal proprio centro e si lascia cadere, incidendo un gesto in bilico tra fare e non fare, tra premere e sfiorare, e che continua ad andare giù, più in basso, dove si può ancora ballare, per poi ritrovarsi, guardarsi indietro e sorridere dell’essere già altrove.

Marina Donatone, danzatrice e coreografa, nasce a Roma nel 1993 e si forma presso la Budapest Contemporary Dance Academy e l’Università La Sapienza di Roma. Parallelamente si specializza in pedagogia del movimento per l’infanzia presso l’Ass. Choronde Progetto Educativo di Roma, il CDCN Le Gymnase e il CDCN La Briqueterie. In qualità di danzatrice ha lavorato in Italia e all'estero con artistз tra cui Virgilio Sieni, Jacopo Miliani, Daniele Ninarello e Csaba Molnár. Nel suo lavoro cerca un corpo in divenire che si dà al sistema coreografico come materia attiva, che lavora ed è lavorata a partire dalle relazioni in cui si inserisce, portando con sé la propria irriducibile composizione. Come autrice è stata sostenuta da realtà tra cui Mattatoio di Roma, Lavanderia a Vapore, Santarcangelo Festival, Teatro India - Teatro di Roma, Sín Arts Culture Centre Budapest, C.U.R.A. Umbria, Short Theatre. Nelle annualità 2020 e 2021 è parte, con Short Theatre, del progetto di internazionalizzazione per artistз e curatorз Boarding Pass Plus Dance. Parallelamente si occupa di pedagogia del movimento per l’infanzia e mediazione culturale. Dal 2020 al 2022 cura i progetti di formazione per adulti e bambinз al Mattatoio di Roma e attualmente collabora con i dipartimenti educativi di Palazzo Grassi - Punta della Dogana e Musei Civici di Venezia.

Ilaria Quaglia nasce a Torino nel 1990 e si forma come danzatrice in Italia e all’estero. Collabora con Yasmine Hugonnet, Luna Cenere, CollettivO CineticO, Raffaella Giordano e Mario Martone, Masbedo, Ariella Vidach/AiEP, Gabriella Maiorino. Con Superbudda realizza l’evento Masbedo peforming Night, la live performance Retroazione nell’ambito di The Others Art Fair, il cortometraggio Die Brücke successivamente diventato installazione presentata ad Artissima Fair. Nel 2017 fonda con Francesca Antonino e Laura Chieffo il Collettivo Munerude creando i progetti GRANITO e Rotten#1.

lower Laura Accardo 7

Foto di Laura Accardo

B.MOTION, Danza

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