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BABILONIA TEATRI

Foresto - Progetto Koltès

BABILONIA TEATRI

Foresto - Progetto Koltès

23 Agosto 2024 | 17.00
CSC San Bonaventura,
Bassano del Grappa
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Accessibilità


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Coproduzione OE - prima nazionale
Regia Enrico Castellani e Valeria Raimondi
Interpreti Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi)
Musiche Giovanni Frison
Coproduzione Pergine Spettacolo Aperto, OperaEstate Festival, Teatro Scientifico di Verona
da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès
cura, regia e traduzione Babilonia Teatri
con Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Daniel Bongioanni
consulenza scientifica Jean Paul Dufiet
musiche live e sound design Giovanni Frison
light design Luca Scotton
consulenza accessibilità Ass. Fedora
co-produzione Pergine Spettacolo Aperto, OperaEstate Festival, Teatro Scientifico di Verona
in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento

La notte poco prima della foresta è un totem al quale ci avviciniamo con slancio e timore insieme, per dare vita a un corpo a corpo con le parole, per sussurrarle e gridarle insieme.
Non avremmo avuto l’ardore di metterci in bocca le parole di Koltès senza prima averle masticate, digerite e risputate fuori attraverso la nostra lingua madre: una lingua sporca, a metà strada tra lo slang e il dialetto: la lingua della pancia, dell’istinto, dell’umore, dell’amore, della verità, del non mediato.
La durezza e la poesia della lingua madre ci permettono di aderire a Koltès: di sporcare le parole, di assegnargli un ritmo e un suono che ci appartengono, quello della strada, dello straniero, dell’amore.
Due voci per un monologo: una femminile ed una maschile.
Due voci che si contrappongono, si incontrano e si moltiplicano: che si fanno voce sola, che si fanno unisono, che si fanno mondo.
Due voci a dialogare con una terza voce: la voce del corpo: la lingua dei segni.
Tre voci che dialogano con una quarta: la lingua scritta.
Quattro voci a dialogare con una quinta: la musica elettronica suonata live sulla scena.
Un gioco di specchi in cui lingue diverse si intrecciano e dialogano tra loro.

Raccontano gli artisti di Babilonia Teatri: "Il progetto nasce da una sollecitazione di Michele Mele, che ci ha invitati a tradurre in dialetto La notte poco prima della foresta di Bernard Marie Koltès. La nostra idea di messa in scena, grazie al lavoro congiunto di un‘attrice, un attore, un performer LIS e un musicista, e grazie alla consulenza sull’accessibilità dell’associazione Fedora, ha la volontà di rendere lo spettacolo accessibile a tutti e tutte. Intendiamo far saltare gli schemi e le categorie, rendere le parole onde, fiume, mare più di quanto già non lo siano nel testo. Lavoreremo allo spettacolo per far convivere esigenze artistiche ed estetiche ed esigenze di comunicazione verbale e non verbale. Vorremmo creare uno spettacolo che dia corpo e voce sulla scena ai concetti di reciprocità, biodiversità e accessibilità".