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CRISTINA KRISTAL RIZZO

Monumentum the second sleep/ seconda parte, il quartetto

CRISTINA KRISTAL RIZZO

Monumentum the second sleep/ seconda parte, il quartetto

31 Luglio 2024 | 21.20
Teatro al Castello "Tito Gobbi",
Bassano del Grappa
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Prezzo: unico € 15

Accessibilità



Luogo alternativo
in caso di maltempo
Teatro Remondini

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Monumentum sta come: memoria, documento, segno di riconoscimento. Qualcosa che si sposta nella profondità della memoria, in una sorta di anacronia temporale, creando un doppio sguardo o forse moltiplicando gli sguardi lungo il filo della coreografia.

Concept, coreografia, costumi Cristina Kristal Rizzo
Danza Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini, Sara Sguotti
Elaborazione sonora live Cristina Kristal Rizzo
Disegno luci Gianni Staropoli
Collaborazione teorica Lucia Amara e Laura Pante
Creative Producer Silvia Albanese
Produzione Tir Danza

Progetto vincitore del bando Abitante supportato dal Centro Nazionale di produzio-
ne della Danza Virgilio Sieni e dalla Fondazione CR di Firenze

Residenze creative SpazioK, PARC

Il progetto Monumentum the second sleep ha preso avvio nel 2022 ed ha già visto la creazione di un solo interpretato da Megumi Eda, Monumentum the second sleep/ prima parte, il solo, prodotto da Torino Danza Festival e a partire dal 2023 la creazione di Monumentum DA con la performer sordx bilingue in italiano e LIS (lingua dei segni italiana) Diana Anselmo, prodotta da MilanOltre Festival.

Monumentum sta come: memoria, documento, segno di riconoscimento. Qualcosa che si sposta nella profondità della memoria, in una sorta di anacronia temporale, creando un doppio sguardo o forse moltiplicando gli sguardi lungo il filo della coreografia. Monumentum the second sleep / seconda parte, il quartetto ha un andamento temporale racchiuso nella danza pura di un ensemble, espressione di un andamento plurale delle relazioni. Nella prima parte i danzatori giocano a travestirsi con immaginari collettivi, a sprofondarci dentro per restare sulla superficie delle immagini, appaiono e scompaiono frammenti di qualcosa che già abbiamo visto o abbiamo ascoltato. Nella seconda parte il corpo si fa carnale, sensoriale, emotivo, una sottrazione che conduce a una certa nudità, la nudità della propria presenza dove i corpi sono capaci di toccarsi o di elevarsi vicendevolmente e di giocare con il tempo come con il vento, é uno spazio dove è possibile far apparire la politica di un corpo in uno slancio vitale nel tentativo di aprire altri piani della memoria e riconnettersi alla storia, considerare la molteplicità come pura risorsa capace di rendere il caleidoscopico assetto della vita. Attraversato da visioni cromatiche ed esperienze corporali non verbali, Monumentum the second sleep si accorda con il ritmo cardiaco dello sguardo e ci fa sentire che esistono altri livelli di comunicazione o di linguaggio, la possibilità di vivere oltre il recinto dell’utile.