È il vincitore dell’Orso d’argento al Festival di Berlino, questo film dalla grande potenza emotiva e venato di sottile humour. Due amici vanno a trascorrere alcuni giorni sulla costa baltica: Leon deve terminare il manoscritto del suo romanzo, Felix deve lavorare a un progetto fotografico. Ma l’inaspettata presenza di Nadja con la quale dovranno condividere la casa, e l’ingresso nella comitiva di un attraente bagnino, mettono di cattivo umore Leon che vorrebbe starsene per conto suo a rivedere il suo libro. Inoltre, spesso, quando si fa sera, il cielo si tinge di rosso: tutto intorno continuano a scoppiare incendi. Il dramma è alle porte, ma nel frattempo Christian Petzold ci regala una sana ironia mostrandoci il “dramma” personale di Leon che non riesce a lasciarsi andare… La preziosa istantanea di un’estate decisiva per i protagonisti, l’ultima estate prima di “diventare adulti”, è decisamente da vedere.

   Un film parte della campagna "Cinema Revolution - Che Spettacolo L'Estate", promossa del Ministero della Cultura. Biglietto € 3.50

 È il film più premiato dell’anno, campione assoluto agli Oscar con ben 7 statuette su 12 nomination e un’infinità di premi ovunque, un’opera affascinante su un geniale soggetto: il fisico americano J. Robert Oppenheimer. Il regista Christopher Nolan si concentra proprio sulla figura complessa, sfuggente e ambigua del “padre della bomba atomica”: brillante studioso ma anche anima lacerata da dilemmi morali, e che però mai ha rinnegato la sua opera e i motivi che l’hanno ispirata. Il film si concentra su diversi periodi ed episodi per raccontarne la vita: da giovane studente di fisica a Cambridge; a quando è costretto a difendersi dalle accuse di comunismo e poi quando si batte contro il proseguimento della corsa al nucleare. Affascinante e raffinato, un film che riflette in modo chiaro e lucido sul rapporto tra Scienza, Etica e Potere, grazie anche agli straordinari interpreti, primo fra tutti Cillian Murphy, un superbo Oppenheimer. Imperdibile!

 Il regista Stefano Sollima, torna ad ambientare nella sua città un noir avvincente che completa, dopo ACAB e Suburra, un’ideale trilogia sulla Roma criminale. Una delle sue opere più compiute e mature, grazie anche a un cast di formidabili star del nostro cinema. Un sedicenne aspirante rapper nei guai, carabinieri corrotti e tre reduci malridotti della vecchia criminalità romana si braccano e si dilaniano nella Capitale suburbana, in un action movie di grande padronanza tecnica e preziosa memoria cinefila. In una Roma in preda a incendi e black-out, ripresa come fosse Los Angeles, non si salva nessuno, dai carabinieri corrotti (capeggiati da uno spietato Adriano Giannini) ai vecchi criminali interpretati al meglio dalle tre memorabili maschere diToni Servillo, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea. Un’opera dalla confezione impeccabile con una potentissima colonna sonora firmata dai Subsonica.

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 Dopo alcuni pluripremiati corti e documentari, la regista spagnola Estibaliz Urresola Solaguren, debutta nel lungometraggio con questo film premiato al Festival di Berlino per la migliore attrice. È la piccola Sofia Otero, la bambina che interpreta con strabiliante sensibilità il ruolo di Aitor detto Cocò. Nel film ha otto anni e si sente fuori posto e non capisce perché. Non si riconosce nel suo nome di battesimo, né nello sguardo e nelle aspettative di chi ha intorno. Nel corso di un’estate dalla nonna, nella campagna basca, tra le gite al fiume, l’apicoltura (con le ventimila specie diverse di api del titolo) e i saggi consigli della zia Lourdes, Cocó riuscirà forse finalmente ad affrontare i propri dubbi, trovare la sua identità e decidere così qual è il suo nome. La delicatezza dei toni, la luminosità avvolgente, l’elaborazione psicologica dell’intera famiglia, offrono al film una solidità fondamentale, per un bell’esordio da non mancare.

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