A causa delle previsioni meteo non favorevoli per la serata, Orfeo ed Euridice andrà in scena al Teatro Remondini. Invariati data e orario. Orfeo ed EuridiceOrchestra di Padova e del Veneto
coproduzione con Stagione Lirica del Comune di Padova
maestro concertatore e direttore Marco Angius
Coro Iris Ensemble diretto da Marina Malavasi
coreografie Compagnia Lubbert Das diretta da Nicoletta Cabassi
Orfeo Laura Polverelli
Euridice Michela Antenucci
Amore Veronica Granatiero
Per la prima volta al festival: Orfeo ed Euridice, il capolavoro di Christoph Willibald Gluck e Ranieri de’ Calzabigi, l’opera che nel Settecento rivoluzionò la storia del teatro musicale. Il mito di Orfeo, che nel 1607 segna con Monteverdi la nascita dell’opera in musica, viene rivisitato nel 1762 da Gluck alla ricerca di una dimensione più attuale del canto narrativo. Il drastico taglio di fronzoli e abbellimenti in favore di un realismo espressivo di fatti e sentimenti apparve allora cosa rivoluzionaria, paragonata al dilagare di mode e stereotipi che lasciavano massimo spazio all’ego narcisistico dei cantanti. Nel volgere di pochissimo tempo l’Orfeo divenne un vero e proprio successo europeo, promuovendo l’idea di teatro musicale più pura e autentica, lontano dalle lungaggini e dai capricci che si erano incrostati intorno all’opera italiana nel corso del settecento.
Diversi gli aspetti innovativi di questa produzione, grazie ad alcuni innesti di altre opere, secondo una tradizione ben consolidata fin dall’epoca di Gluck: ecco dunque che accanto alla danza
delle furie del coevo balletto Don Juan
(1761) ci sarà spazio per l
’Orpheus di Liszt
e per un inedito quanto stimolante
incontro con la musica di Luciano Berio, in una perfetta sintesi fra antico e moderno.
La convergenza tra idee musicali e regia trova nello spettacolo un terreno di fertile creatività, rimarcata dalla componente coreografica affidata alla danza.
La 37ma edizione di Operaestate si preannuncia più social che mai! In occasione degli eventi a partecipazione libera inseriti in cartellone,
Dance Raids del 19 luglio e
Bassano City of Jazz del 26 luglio (con gli Itinerari Coreografici dei Dance Makers1 al Museo Civico), si apre il
contest #MyOperaestate2017.
Aperto a tutti, senza limite di foto (purché non offensive e contrarie alla morale) e gratuito, il contest si svolgerà su Instagram, a colpi di like. Tutto quello che dovete fare
per partecipare è seguire il profilo Instagram di Operaestate (@operaestate), scattare foto delle due serate e pubblicarle usando gli hashtag: #operaestate17 #myoperaestate17 (pena l’esclusione dal contest!).
Le foto appariranno in una gallery online e su Facebook, con il nome dell'autore; l'immagine che riceverà più like vincerà la challenge!
Scopriremo il vincitore sui canali social del Festival entro le 12 del giorno 31 agosto 2017; l’autore della foto più apprezzata avrà la possibilità di
accedere allo spettacolo “Botanica - l’universo musicale tra scienza e musica” di Operaestate FestivalVeneto in forma gratuita ricevendo 2 accrediti nominali, oltre alla pubblicazione della foto con il nominativo sui social network ufficiali di Operaestate FestivalVeneto.
QUI il regolamento completo.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
U. (un canto)
- Summary:
U. è una performance musicale, costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri.
- Data evento:
2024-07-26
- Dove:
Teatro Remondini
- Prezzo:
intero € 20/ ridotto € 18
- Orario:
21.20
- Tipologia:
Danza, Musica
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
di Alessandro Sciarroni
con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli
casting, direzione musicale, training vocale Aurora Bauzà & Pere Jou
casting, consulenza drammaturgica, training fisico Elena Giannotti
styling Ettore Lombardi
disegno luci e cura tecnica Valeria Foti
cura, consiglio e sviluppo Lisa Gilardino
amministrazione e produzione esecutiva Chiara Fava
casting, relazioni stampa e comunicazione Pierpaolo Ferlaino
social media Giulia Traversi
Produzione Corpoceleste_C.C.00#, MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale – coproduzione Progetto RING (Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza – Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale), CENTQUATRE – PARIS, Festival D’Automne à Paris, Snaporazverein e partner in via di definizione – in collaborazione con Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa. Col supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels.
U. è una performance musicale, un concerto, la cui drammaturgia, curata da Alessandro Sciarroni con Aurora Bauzà e Pere Jou, è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. Per l’occasione l’artista mette assieme un nuovo gruppo di interpreti. Attraverso un accurato processo di ricerca e selezione, nasce un coro di sette cantanti con formazione ed esperienze vocali molto diversificate: Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli.
La prima intuizione sulla ricerca nasce grazie a una commissione della Fondazione Cartier che invita l’artista nel Novembre 2022 a co-curare una delle sue Soirées Nomades. In questa occasione, dieci cori folkloristici provenienti da diverse nazioni si esibiscono negli spazi espositivi della Triennale di Milano eseguendo canti tradizionali che parlano di amore, natura, esilio e resistenza. L’artista rimane particolarmente colpito dal repertorio dei due gruppi italiani invitati: il coro maschile “Voci dalla Rocca” e quello misto dei giovanissimi “Piccoli Cantori della Brianza”.
Questa musica d’ispirazione popolare affonda le radici nel secolo scorso, nonostante alcuni dei compositori che s’inscrivono in questo genere siano ancora attivi, come Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti e Bepi de Marzi. Un altro elemento di fascinazione nei programmi di questi cori è il fatto che l’elemento popolare si possa fondere, a volte, con quello cantautorale. Come nel caso di “Dolce sentire” di Riz Ortolani che è allo stesso tempo colonna sonora del film di Franco Zeffirelli Fratello Sole, Sorella Luna, e canto religioso.
In U. l’alternanza tra canti corali e silenzio dà corpo a una coreografia di voci: un inno di gioia, speranza e amore, una sfida (quasi) impossibile?
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts, con una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori partono da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, facendo ricorso ad un impianto teatrale, e sono ospitati in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, Nord America, Sud America e Asia. Nelle sue creazioni coinvolge artisti provenienti da diverse discipline, facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Nel 2019 gli viene assegnato il Leone d'Oro alla carriera per la Danza. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE – PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Giovani Talenti 2
- Summary:
Il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia classica di Prokofiev, dell' “Italiana” di Mendelsshon e del Primo Concerto per violino e orchestra di Paganini, il solista ventenne Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 del 56°Concorso Internazionale "Premio Paganini", che da più di 20 anni non veniva assegnato ad un italiano.
- Data evento:
2022-08-03
- Dove:
Teatro Remondini
- Prezzo:
€ 15.00/12.00
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Musica
- Luogo alternativo:
In caso di maltempo l'evento si terrà al Teatro Remondini.
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
*AGGIORNAMENTO LUOGO* a causa di sopraggiunte modifiche alla viabilità, che rendono difficile l'accesso al centro storico per un'altra manifestazione, il concerto si terrà presso il Teatro Remondini.
direttore Joseph Bastian
Giuseppe Gibboni violino solista
Sergej Prokofiev
Sinfonia n. 1 in re maggiore,
op. 25 "Sinfonia classica"
Allegro (re maggiore)
Intermezzo. Larghetto (la maggiore)
Gavotta. Non troppo allegro (re maggiore)
Finale. Molto vivace (re maggiore)
Niccolò Paganini
Primo Concerto in mi bemolle maggiore, op. 6
Allegro maestoso. Tempo giusto
Adagio
Rondò: Allegro spiritoso. Un poco più presto
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sinfonia n. 4 in la maggiore "Italiana" , op. 90
Allegro vivace (la maggiore)
Andante con moto (re minore)
Con modo moderato (la maggiore)
Saltarello. Presto (la minore)
La pluripremiata Asian Youth Orchestra è annoverata "tra le migliori orchestre giovanili del mondo", i suoi giovani musicisti vengono selezionati ogni anno attraverso un rigoroso processo di audizioni, e gli oltre cento membri dell'orchestra rappresentano la Cina continentale, Hong Kong, Taiwan, Indonesia, Giappone, Repubblica di Corea, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam.
Dalla sua esibizione inaugurale nel 1990, l’Orchestra ha tenuto oltre 400 concerti in Asia, Europa, Stati Uniti e Australia davanti a un pubblico di oltre un milione di spettatori. A dirigerli, il Maestro franco-svizzero Joseph Bastian, emerso rapidamente come uno dei talenti più interessanti della sua generazione.
Il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia classica di Prokofiev, dove rifulgono la fantasia e la ricchezza della strumentazione, la Sinfonia “Italiana” di Mendelsshon dove il «romanticismo felice» del celebre compositore trova una delle sue più perfette espressioni, e infine del Primo Concerto per violino e orchestra di Paganini, considerato fra le sue opere migliori, capace di unire un caldo eloquio melodico di grande presa, ai dirompenti virtuosismi richiesti al violino solista. Che a Bassano sarà il ventenne violinista Giuseppe Gibboni, vincitore nel 2021 del 56°Concorso Internazionale "Premio Paganini", molto apprezzato per la sua “intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera”.
- Sottotitolo:
Negli stessi fiumi
- Data evento:
2025-07-22
- Dove:
Rive del fiume Brenta
- Prezzo:
unico € 10
- Orario:
21.20
- Tipologia:
Musica
- Luogo alternativo:
Abbazia di Campese - Via VI Novembre 79, loc. Campese di Bassano del Grappa
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
Negli Stessi Fiumi
un progetto di Valentina Fin
voci Valentina Fin, Martina Ghibellini
voce, chitarra, basso Alberto Rassu
chitarra Leonardo Franceschini
produzione BACÀN progetto Sounds Network Program
con il sostegno di Operaestate Festival Veneto, Veneto Barbaro
Prima Nazionale
Negli stessi fiumi è una produzione site-specific ideata da Valentina Fin e sviluppata nell’ambito di una residenza artistica lungo il fiume Brenta, nella valle che lo attraversa, tra natura, storia e memoria orale. La creazione è commissionata da Associazione Culturale Bacàn e Operaestate Festival Veneto, con il supporto e l’ospitalità di Veneto Barbaro.
Il progetto nasce dall’intreccio tra la ricerca artistica e quella accademica, con particolare riferimento al dottorato di Valentina Fin, che indaga il rapporto tra voce, polifonia contemporanea e poesia. Cuore del processo creativo è infatti la scrittura di madrigali contemporanei, pensati come spazio d'incontro tra la parola poetica, la voce e la dimensione performativa e improvvisativa della musica.
con il sostegno di 
NOTE
Accesso alle rive del Lungo Brenta, località Campolongo, tra Via Montegrappa e Via Bonatoni
- Sottotitolo:
In amore
- Data evento:
2025-09-12
- Dove:
Showroom StylNove Ceramiche
- Orario:
19.30
- Tipologia:
Danza
Coreografia e danza a cura di Federica Dalla Pozza e Isabel Paladin - Base 9
Musica e Sound design a cura di Federica Furlani
Installazione sonora a cura di Federica Furlani
Si ringrazia per la consulenza informatica Hideki Andrea Yamamoto e per la realizzazione Domiziano Maselli
Con il supporto di Stylnove Ceramiche
In collaborazione con Comune di Nove
Progetto realizzato per le attività di Citizen Engagement (CC3) di iNEST Spoke 6, Turismo Cultura e Industrie Creative, Università Ca' Foscari Venezia
Prima Nazionale
In Amore nasce da una residenza artistica a Nove, dove le danzautrici Federica Dalla Pozza e Isabel Paladin, con la sound designer e musicista Federica Furlani, hanno indagato la pratica antica della ceramica. Si compone di un'installazione sonora in ceramica, alimentata da dati metereologici in tempo reale, e di una performance che intreccia danza e musica, esplorando l'attesa, la trasformazione e la relazione tra corpo, materia e tempo. L'installazione e la performance riflettono la fragilità e la poesia del processo creativo, invitando a lasciarsi attraversare dalla mutevolezza del presente, come fa l'argilla.
Progetto iNEST - Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, cod. progetto ECS 00000043 - CUP H43C22000540006, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Spoke 6, Turismo Cultura e Industrie Creative, Università Ca' Foscari Venezia | Citizen Engagement (CC3)
Con il sostegno di 
- Sottotitolo:
In amore
- Data evento:
2025-09-12
- Dove:
Showroom StylNove Ceramiche
- Orario:
19.30
- Tipologia:
Danza
Coreography and dance Federica Dalla Pozza e Isabel Paladin - Base 9
Music and Sound design Federica Furlani
Sound installation Federica Furlani
Thanks to Hideki Andrea Yamamoto for IT consulting and Domiziano Maselli for the realization.
With the support of Stylnove Ceramiche
In collaboration with Comune di Nove
Project created for the activities from Citizen Engagement (CC3) of iNEST Spoke 6, Turismo Cultura e Industrie Creative, Università Ca' Foscari Venezia
National Premiere
In Amore stems from an artistic residency in Nove, where dancers Federica Dalla Pozza and Isabel Paladin, alongside sound designer and musician Federica Furlani, delved into the ancient practice of ceramics.
The work features a ceramic sound installation, powered by real-time meteorological data, and a performance that intertwines dance and music. It explores themes of waiting, transformation, and the intricate relationship between body, material, and time.
Both the installation and the performance reflect the fragility and poetry of the creative process, inviting viewers to embrace the ever-changing nature of the present, much like clay itself.
Project iNEST - Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, project cod. ECS 00000043 - CUP H43C22000540006, Spoke 6, Turismo Cultura e Industrie Creative Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Spoke 6, Tourism, Culture and Creative Industries, Università Ca' Foscari Venezia | Citizen Engagement (CC3)
Supported by 