Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2013 come film di chiusura, “Amazzonia” è una fiaba ecologica attraversata da una morale ambientalista. Sullo schermo niente esseri umani, se non quelli di contorno che introducono e chiudono la storia. Dopo un incidente aereo, Sai, una scimmia cappuccino nata e cresciuta in cattività, si ritrova solo e perso nella foresta amazzonica. Impreparato ad affrontare l’improvvisa libertà e un mondo ricoperto da una fitta vegetazione, Sai deve trovare la sua strada ed evitare le insidiose trappole della natura. Faccia a faccia con coccodrilli, boa e altri animali selvaggi, Sai intuisce che la sua salvezza è data dal cercare gruppi di altre scimmie cappuccino ed essere da loro adottato. I due registi hanno lavorato 12 anni a stretto contatto con gli animali riprendendone con impressionante fedeltà vita quotidiana e relazioni. Numerose le sequenze mozzafiato che fanno di questo documentario un esempio di grande cinema tout court.