- Sottotitolo:
di Hlynur Palmason con Ingvar Eggert Sigurðsson, Ída Mekkín Hlynsdóttir, Hilmir Snær Guðnason, Björn Ingi Hilmarsson
- Summary:
Miglior film al 37° Torino Film Festival, è l’intensa opera seconda del regista islandese Hlynur Pàlmason, una storia dark immersa in un paesaggio silenzioso e bianchissimo.
- Data evento:
24-07-2023
- Dove:
Giardini Parolini
- Prezzo:
€ 3,50 abbonamento € 35,00
- Orario:
21.30
- Tipologia:
Cinema
Miglior film al 37° Torino Film Festival, è l’intensa opera seconda del regista islandese Hlynur Pàlmason, una storia dark immersa in un paesaggio silenzioso e bianchissimo. E’ quella di Ingimundur, poliziotto di mezza età che vive in un paesino islandese, destabilizzato dalla morte improvvisa della moglie e che cerca di elaborare il lutto concentrandosi sulla costruzione di una casa e sulla cura della nipotina Salka. Ma, investigando il passato della moglie, la scoperta di tracce di infedeltà lo precipitano in un’ossessione pericolosa. Sorretto dall’interpretazione stupefacente dell’attore Ingvar Sigurdsson, Palmason realizza una delle opere più significative del cinema recente del suo Paese. Entrando a fondo nell’anima di un uomo burbero, fino a scoprirne la morbidezza emotiva e il valore della memoria. E’ così che, dimenticando la rabbia e il dubbio, si scopre qualcosa di singolare e spiazzante bellezza.
Un film parte della campagna "Cinema Revolution - Che Spettacolo L'Estate", promossa del Ministero della Cultura. Biglietto € 3.50
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Cinefestival Bassano
- Summary:
Abbonamento valido dal 5 luglio al 29 agosto 2021 ad esaurimento ingressi
- Data evento:
05-07-2021
- Dove:
Giardino Parolini
- Prezzo:
€ 35
- Tipologia:
Cinema
- Luogo alternativo:
spettacoli annullati e non rimborsabili
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
L'abbonamento permette 10 ingressi a tutta la programmazione Cinfestival Bassano 2021 in programma dal 5 luglio al 29 agosto 2021 presso il Giardino Parolini.
Può essere usato per un massimo di 2 ingressi nella stessa serata.
A causa delle restrizioni imposte dalle normative vigenti in merito alla contingentazione dei posti il numero degli abbonamenti per l'edizione 2021 sarà limitato.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
di C. Simón
- Summary:
Orso d’oro a Berlino 2022, diretto dalla regista catalana Carla Simón, è ambientato proprio in Catalogna, nel paesino di Alcarràs. Racconta di una famiglia di coltivatori, i Solè, che lavorano da generazioni per i Pinyol, una ricca famiglia che durante gli anni della guerra civile ha permesso ai Solè di nascondersi, ricevendo in cambio aiuto con il frutteto.
- Data evento:
20-08-2022
- Dove:
Giardini Parolini
- Prezzo:
Biglietto intero € 5 Biglietto ridotto € 4
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Cinema
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
(Spagna, Italia, 2022) di Carla Simón con Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch (durata 120’)
Orso d’oro a Berlino 2022, diretto dalla regista catalana Carla Simón, è ambientato proprio in Catalogna, nel paesino di Alcarràs. Racconta di una famiglia dicoltivatori, i Solè, che lavorano da generazioni per i Pinyol, una ricca famiglia chedurante gli anni della guerra civile ha permesso ai Solè di nascondersi, ricevendo in cambio aiuto con il frutteto. Ma quando gli eredi Pinyol decidono di vendere il terreno del frutteto, per installarvi pannelli solari, non essendo mai stato siglato alcun accordo tra le due famiglie, i Solè potrebbero perdere tutto... Un film sui paradossi della green economy certamente, ma soprattutto sulla ricchezza diun mondo in estinzione, raccontato con verità e profondità rare. Una grandestoria, grazie ancheall’espressività naturale degli attori non professionisti, scovati e diretti con sapienza stupefacente. Facendo diventare la storia dei Soléspecchio di una storia universale, da vedere!
- Accessibilità:
Si
- Summary:
(Francia, 2019) di Nicolas Pariserù con Fabrice Luchini, Anaïs Demoustier, Nora Hamzawi, Léonie Simaga, Antoine Reinartz (durata 103’)
- Data evento:
20-08-2020
- Dove:
Giardini Parolini
- Prezzo:
€5/ €4
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Cinema
- Luogo alternativo:
spettacolo annullato
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
Il sindaco di Lione(un sempre meraviglioso Fabrice Luchini), ormai stremato da anni di vita politica e alla vigilia delle elezioni, si trova privo di idee per affrontare l’ennesima corsa al voto. Il suo fedele entourage decide così di reclutare la giovane Alice (l’incantevole Anaïs Demoustier) con il compito di conferire nuova linfa alla visione del sindaco. Benché opposti per formazione, età, ideologia, tra la giovane e il politico attorniato da yes-men si stabilisce una complicità, che innesca invidie e risentimenti. Ma senza che il film ceda mai alla caricatura in chiave antipolitica. Al contrario, malgrado la sottile vena satirica, la politica qui resta un mestiere, e ancor prima una vocazione, tutt’ altro che spregevole. Il tutto in un film raffinatissimo, con caratterizzazioni perfette e una finezza tutta francese. Interpretato alla grande da tutti, ma soprattutto da Fabrice Luchini, unanimemente e giustamente considerato uno dei migliori attori del mondo.
- Accessibilità:
Si
- Summary:
(Grecia, 2011) di Yorgos Lanthimos
con Ariane Labed, Aggeliki Papoulia, Aris Servetalis, Johnny Vekris (durata 93’)
- Data evento:
23-08-2021
- Dove:
Giardini Parolini
- Prezzo:
€5/ €4
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Cinema
- Luogo alternativo:
spettacolo annullato
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
Autore tra i più acclamati del nuovo cinema greco, regista di The Lobster (premio a Cannes 2015) e de La Favorita (premiato a Venezia e con un Oscar), Yorgos Lanthimos realizza qui un film che colpisce nel profondo. Alps è ambientato ad Atene dove una squadra formata da un paramedico, un’infermiera, una ginnasta e il suo allenatore, sostituisce sotto compenso, persone appena defunte per aiutare amici e parenti a lenire il dolore del lutto. Ognuno di loro porta il nome di una delle vette della catena montuosa e le quattro “alpi” diventano così quattro attori pronti a lavorare sul corpo, imitatori dell’identità di chi non c’è più, per alleviare l’angoscia e il dolore di chi resta. La tragedia greca incombe sempre ma in questo caso Lanthimos utilizza solo la sua essenza e soprattutto la diluisce in un gioco profondamente umano, usando le sue maschere proprio come nell’antichità: gusci vuoti di un mondo che riesce a sopravvivere solo attraverso la morte.