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"Danzare è amore" intervista a Valeria Galluccio, danzatrice della Compagnie Marie Chouinard

 
Se Marie Chouinard è la femme sauvage du Québéc, i suoi interpreti sono delle fonti inesauribili di energia: di certo lo è Valeria Galluccio, danzatrice italiana, da cinque anni nella compagnia di Marie Chouinard, che con entusiasmo ci ha parlato della creazione ispirata a Bosch, Il giardino delle delizie, e del suo rapporto con la danza.
Come hai iniziato il tuo percorso nella danza contemporanea?
Ho studiato danza classica dall’età di 5 anni a Napoli, e ho proseguito fino ai 19 anni. Poi ho fatto un’audizione come solista per un progetto supervisionato da Ismael Ivo, allora direttore della Biennale danza, per una coreografia di Eleonora Folegnani, e sono stata selezionata. Dopo il progetto ho proseguito con l’allora neonato Choreographic Collision, un percorso di formazione per una ventina di danzatori che accoglieva ogni due settimane - per sei mesi - un coreografo diverso. Lì ho incontrato la danza contemporanea e ho pensato “voglio fare questo nella mia vita”: mi dava l’opportunità di esprimermi, mi dava una prospettiva diversa che mi apriva al mondo, anche interiore, un mondo che continua ad essere fonte di una spinta artistica. L’anno successivo ho ripetuto Arsenale danza e poi ho seguito dei progetti con altri due artisti italiani – ora al Teatro di Monaco - in giro per l’Europa. Nel 2011 ho fatto l’audizione per la compagnia Marie Chouinard a Vienna, ed è stato un colpo di fulmine, un incontro che doveva arrivare nella mia vita: dieci giorni dopo ero già a Montréal!
Un incontro deciso dal destino, quindi?
Ammetto che non conoscevo benissimo il lavoro di Marie prima dell’audizione, eppure durante la selezione, mentre provavamo il repertorio, ho sentito che la danza che lei crea mi apparteneva già…da secoli! La danza che crea, l’idea di danza che Marie ha, era, mi resi conto, quella che il mio corpo già sapeva. E ancora dopo cinque anni mi dico, nonostante il ritmo intenso della compagnia e della tournée, che sono felice artisticamente: l’esperienza che faccio in scena e la libertà che ho di espressione e interpretazione, mi rendono davvero felice artisticamente.
Libertà, felicità, sono parole importanti non solo a livello artistico…
Il mio rapporto con la danza è viscerale, spirituale, ancestrale: al di là della carriera, e di un percorso intellettuale, il mio rapporto con la danza coincide passo passo con il mio percorso personale. Quando riesco ad apprendere qualcosa in più non solo come artista, ma anche come essere umano, allora so che è ancora la strada giusta; se i due mondi non combaciano, allora devo farmi qualche domanda…Questa connessione con l’emozione è importante perché mi connette con il pubblico, e questo incontro con il pubblico per me è un privilegio, perché avviene tramite una comunicazione non verbale, non riduttiva. Danzare è amore.
Com’è il lavoro in sala con Marie Chouinard?
Lei lavora con assoluta libertà. Ha un’idea di base, ma non ci impone mai un movimento: crea in base a ciò che esce da noi danzatori improvvisando, e sceglie qualcosa che le interessa e la emoziona. Questo mi piace in lei: so che Marie è un’artista vera, profondamente connessa a quello che sente umanamente nel momento della creazione. Per me è importante sapere se le scelte di un coreografo sono legate a un percorso intellettuale o emotivo, ma ormai so che lei sceglie sempre qualcosa che la fa vibrare a livello emotivo. Perciò sarebbe facile improvvisare in base a ciò che a lei piace a livello artistico, ma non sarebbe giusto, perché ogni volta che lei mi sceglie per una parte da interpretare, è sempre legata a una situazione che sto vivendo a livello emotivo o personale. Specialmente in quest’ultima creazione su Bosch. E questo mi nutre: durante i mesi di performance riesco a trovare un’intuizione, una soluzione, a domande che mi pongo anche nella vita quotidiana.
Riflessioni filosofiche che si risolvono in una coreografia. Intelletto, emozioni e corpo non sono quindi indipendenti, ma un tutt’uno della persona…
Tutto è connesso. Marie fa un lavoro che parte da un sentire, una verità che tu danzatore senti, ed è una forma di libertà per l’interprete che è contemporanea, ma soprattutto umana: accetta la vita, e non cerca la finzione sul palcoscenico. Mai mi viene chiesto di nascondere la mia emozione di quel momento. È catartico il lavoro di Marie, ed è un tratto fondamentale del suo lavoro, perché la danza per me è spiritualità profonda ed è scoperta di dove sono ora, del perché sono qui, e di cosa devo imparare da questa vita, da questo momento. È filosofico, ma nel lavoro col corpo diventa concreto.
Com’è stato il lavoro a partire dal dipinto di Bosch?
L’approccio al dipinto di Bosch è stato molto semplice, del resto Marie è una persona semplice e al tempo stesso intelligente, estremamente sensibile; in questo caso poi si è messa a servizio del dipinto, ha avuto rispetto verso l’artista Bosch ed ha approcciato questo lavoro con molta umiltà.
Siamo partiti scegliendo un’immagine, e da quella abbiamo improvvisato: personalmente mi hanno ispirato molto delle immagini della parte centrale del trittico, che mi hanno toccato a livello emotivo dopo averle sperimentate nel movimento, e attraverso queste ho potuto esprimere l’emozione che stavo vivendo. Marie interviene poi a lavorare questo materiale grezzo su un livello estetico, ma come interpreti bisogna sempre ricordare la prima emozione, quella istintiva, da cui è nato quel movimento: perché questo è importante. Altra cosa importante, anche per lo sviluppo successivo della coreografia, è che Marie non dà mai il nome a un personaggio, non ti inserisce in uno schema: anche quando nomina le parti di una coreografia, per questioni di comodità, lo fa in base ai movimenti, non attraverso definizioni, per non costringerlo a una parte precisa!
Anche il dipinto originale in fondo sembra l’istantanea di una coreografia, una coreografia a tratti spaventosa…
Lavorando a livello coreografico su questo dipinto, puoi capire come in realtà le immagini non siano terribili: prima di tutto ti colpisce l’artista Bosch, così intelligente, all’avanguardia già nel Cinquecento, politicamente impegnato. Siamo stati anche al Prado, e dal vivo ti rendi conto ancora di più che lo stesso inferno di Bosch non è terribile ma ironico; mentre il Paradiso, l’altro pannello, sembra molto semplice: eppure vedendo l’analisi ai raggi infrarossi ti rendi conto delle complesse modifiche dell’artista, non solo in cambi di personaggi, ma anche in cambi di posizione dei personaggi! E la sfida non è solo nelle posizioni che assumono: anatomicamente nei dipinti di Bosch a volte mancano delle parti fondamentali di corpo, come il collo, ad esempio. Sembra un grave problema riprodurre il movimento di un’immagine cui manchi qualcosa, eppure questi limiti hanno alimentato la nostra creatività! Se un braccio nel dipinto lo vedo trasparente, come posso io danzatore rendere la trasparenza in un movimento? Cosa potrebbe vivere quest’immagine in quel momento?
La sfida non è solo a livello fisico, accennavi a un assolo di voce…
C’è una nuova sfida per me in questa creazione: un assolo vocale, che è capitato in creazione. Apre il secondo atto, ed è davvero una performance. È stata una bomba per me: non solo richiede tanta energia, ma è anche una parte di me che viene fuori e di cui non ho paura, e che Marie ha colto, lavorandola in una coreografia vocale che in realtà è un duetto con il tecnico del suono. Un duetto tra me sul palcoscenico e il tecnico posto dietro al pubblico, è una sfida complicata, ma molto divertente! Dopo questo lavoro con la voce, così viscerale, mi sono resa conto di aver perso molti dei filtri che mi ero imposta nella comunicazione, e mi sono sentita più completa come artista e come persona. E il bello è che non so come questo assolo evolverà nelle prossime rappresentazioni…
Il filtro viene così a mancare anche verso il pubblico, che pur stando seduto si sente vicino all’umanità in scena…
Sì, è un lavoro che ti porta vicino al pubblico emotivamente: gli interpreti sono davvero trasparenti, vulnerabili, non c’è una barriera tra i danzatori e il pubblico, c’è solo umanità. Ci tiene molto Marie a questo togliere strati di troppo e ad avvicinarsi al pubblico.
Il lavoro con Marie ti riavvicina anche all’Italia, vista la nuova nomina a direttrice di Biennale Danza per la coreografa…
Vedi com’è la vita? Mi riporta di nuovo a Venezia! Una città che per me è stata artisticamente importantissima, perché lì mi sono formata, lì ho incontrato la danza contemporanea, lì ho deciso che la mia vita sarebbe stata la danza contemporanea prima ancora di avere un lavoro, lì mi sono sentita completa e sono poi partita verso il Canada. Sono molto fiduciosa del lavoro che farà Marie, lei ha una visione della vita più leggera, ironica. E poi è geniale a livello artistico, ma anche a livello gestionale-economico: della nostra compagnia lei è direttrice artistica, ma anche direttrice generale, ed ha una forte coscienza del valore delle cose - materiali e immateriali - che compongono un progetto artistico. E soprattutto, se ha un’idea, la porta a termine fino alla fine, perché la sua è una natura istintiva e creativa: la sua idea nasce e comincia subito a dare frutti. Questo continuo generare è tipicamente femminile, secondo me; Marie dopotutto ama la femminilità, ed è consapevole del potere femminile, fondamentale nelle sue creazioni. Non troverai mai un personaggio femminile stereotipato nelle sue creazioni: non c’è un’idea fissa della donna, ma è certamente una presenza importante, che lascia un messaggio importante sia nella fragilità che nella forza, sia nell’orribile che nel meraviglioso, è una figura a 360 gradi.
È l’umanità al centro delle sue creazioni prima di tutto, in ogni sua sfumatura.

"In nome del padre" al Teatro Remondini

Si comunica che, a causa di un inconveniente tecnico, lo spettacolo di questa sera, In nome del padre di Mario Perrotta, andrà in scena, sempre alle 21.00, al Teatro Remondini.

"La tavola e il potere" alla Sala Da Ponte di Bassano

A causa del maltempo, lo spettacolo di questa sera, 5 agosto, ore 21, "La Tavola e il potere - in vino veritas, in cibo identitas" di Gian Antonio Stella con Gualtiero Bertelli andrà in scena alla Sala J. da Ponte di Bassano del Grappa (piazzale Cadorna), e non a Marostica come previsto.

(Sapore di) Cinema a Marostica!

Al via questa sera, 25 luglio, alle 21.30 la rassegna cinematografica Sapore di Cinema al Castello Superiore di Marostica: per quattro lunedì, una selezione di pellicole che hanno come protagonista il cibo e l'eros nelle più varie declinazioni.
Ad aprire la rassegna Amore Cucina e curry di L. Hallstrom, con Helen Mirren; lunedì 1 agosto alle 21.20 è il turno di Mangiare, bere, uomo, donna di Ang Lee, seguito da un film ispirato a un best seller della letteratura mondiale: l'8 agosto alle 21.20 in programma l'intenso Come l'acqua per il cioccolato. Chiude la rassegna il 22 agosto - sempre alle 21.20 -  Per incanto o per delizia con Penelope Cruz.
Da non perdere anche il Marostica Cinefestival, che vede in programma titoli per tutti i gusti, da Kung Fu Panda(26/07), Perfetti Sconosciuti(29/07), Robinson Crusoe(02/08), La pazza gioia(04/08), Zootropolis(09/08) e Land of Mine(12/08).

(SOLD OUT) Nuova replica per "Rampegare" di Fratelli Dalla Via/Gruppo di Teatro Campestre

EDIT DEL 4/8 ORE 11: TUTTO ESAURITO ANCHE PER LA SECONDA REPLICA DELLE 19.
 
A seguito delle numerose richieste e del "tutto esaurito" già registrato per la replica in calendario, Operaestate aggiunge una nuova replica di Rampegaredi Fratelli Dalla Via e Gruppo di Teatro Campestre.
Lo spettacolo va quindi in scena il 5 agosto anche alle ore 19 (sold out la replica delle ore 18).
Rampegare” è uno studio drammaturgico in una palestra di arrampicata all’aperto (la Palestra di Roccia "4 Gatti" a Tonezza del Cimone, nello specifico), ma anche un manuale semi-serio per salire (o almeno scendere) in sicurezza la parete nord della propria esistenza. Uno spettacolo che cattura con occhio ironico un mondo di scalatori di classifiche appesi ad un filo, e arrampicatori sociali su specchi impietosi; ma che sottolinea anche come l’alpinismo e l’arrampicata sportiva si basino sul rispetto della natura e sull’esperienza del limite.
Prenotazione obbligatoria all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

#danceraids contest

DANCE RAIDS è l'evento che il 2 luglio porta la danza nelle vetrine, nelle piazze e negli angoli nascosti della città di Bassano Del Grappa
***
Partecipa all'evento, fai una foto agli spettacoli con instagram e tagga la foto con #danceraids;
le foto saranno automaticamente pubblicate qui sulla pagina di Operaestate e le immagini che riceveranno più like riceveranno in omaggio:
* 1 classificato 2 posti per "Alchemy" il nuovo spettacolo dei MOMIX + OE shopper
* 2 classificato 2 posti per Natalino Balasso + OE shopper
* 3 classificato 2 posti per il concerto sinfonico dell'Orchestra di Padova e del Veneto con musiche di Beethoven 27/7 + OE shopper
 

#Fuoriprogramma: Scapino Ballet conquista Piazza Libertà!

La compagnia olandese, che sarà in prima nazionale mercoledì 23 alle 21.20 al PalaBassano con lo spettacolo Pearl, si innamora della Città di Bassano del Grappa, e decide di danzare in Piazza.
Un fuoriprogramma inedito, un regalo alla città.
Così mercoledì 23 dalle ore 11 in Piazza Libertà il pubblico potrà avere un assaggio di quello che andrà in scena la sera.
QUI il trailer dello spettacolo.

#SCRIVIMIANCORA

  • Sottotitolo: di Christian Ditter
  • Summary: (Germania, Regno Unito, 2014) di Christian Ditter con Lily Collins, Sam Claflin, Tamsin Egerton, Christian Cooke, Suki Waterhouse, Art Parkinson, Jaime Winstone, Marion O’Dwyer, Lily Laight, Jake Manley, Nick Lee (durata: 102’)
  • Data evento: 29-08-2015
  • Dove: Parco di Villa Fabris
  • Prezzo: € 5.00 / 4.00
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:2:{i:0;s:4:"5194";i:1;s:4:"5215";}
  • Info: Biglietti acquistabili a partire da mezz’ora prima della proiezione direttamente in loco. In caso di maltempo la proiezione dei film avrà luogo all’auditorim città di Thiene “Fonato
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

007 - SKYFALL

  • Sottotitolo: di Sam Mendes
  • Summary: Dinamico, mozzafiato, spettacolare e contemporaneo nel ritmo, nei dialoghi e perfino nel nuovo profilo psicologico del protagonista, “Skyfall” è forse il miglior film della fortunata saga mai realizzato prima.
  • Data evento: 06-07-2013
  • Dove: Parco di Villa Fabris
  • Prezzo: € 5,00 - € 4,00
  • Orario: 21.30
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"2090";}
  • Info: Biglietti non acquistabili in prevendita. In caso di maltempo i film in programma al Cinema all’aperto del Parco di Villa Fabris  a Thiene verranno annullati. La decisione sarà presa la sera stessa.
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

12 ANNI SCHIAVO

  • Sottotitolo: di Steve McQueen
  • Summary: (USA, 2013) con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti, Lupita Nyong’o, Sarah Paulson, Brad Pitt (durata: 134’)
  • Data evento: 28-08-2014
  • Dove: Giardini Parolini
  • Prezzo: intero € 5,00 ridotto € 4,00
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"3512";}
  • Info: Biglietteria Operaestate Festival 0424 524214 Via Vendramini 35 (accesso da Piazza Garibaldi) Bassano del Grappa Altre informazioni  
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

12 ANNI SCHIAVO

  • Sottotitolo: di Steve McQueen
  • Summary: (USA, 2013) con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti, Lupita Nyong’o, Sarah Paulson, Brad Pitt (durata: 134’)
  • Data evento: 09-08-2014
  • Dove: Castello di Romeo
  • Prezzo: intero € 5,00 ridotto € 4,00
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"2930";}
  • Info: www.infogiomm.it/calendario-eventi info:0444 705737 Biglietteria Operaestate Festival 0424 524214 Via Vendramini 35 (accesso da Piazza Garibaldi) Bassano del Grappa Altre informazioni  
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

120 BATTITI AL MINUTO

  • Sottotitolo: di Robin Campillo
  • Summary: (Francia, 2017) di Robin Campillo con Nahuel Pérez Biscayart, Aranud Valois, Adèle Haenel, Anotoine Reinartz, Felix Maritaud (durata 135’)
  • Data evento: 02-07-2018
  • Dove: Giardini Parolini
  • Prezzo: € 5.00 / 4.00
  • Orario: 21.30
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"9781";}
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

1945

  • Sottotitolo: di Ferenc Török
  • Summary: (Ungheria, 2017) di Ferenc Török con Péter Rudolf, Eszter Nagy-Kalozy, Bence Tasnadi, Tàmas Szabò Kimmel, Dora Sztarenki (durata 91’)
  • Data evento: 02-08-2018
  • Dove: Giardini Parolini
  • Prezzo: € 5.00 / 4.00
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"9841";}
  • Tipologia: Cinema
  • Galleria:

21 dicembre, h.20.30 a Valstagna: IN SCENA L’OMAGGIO DI SLOWMACHINE A TAFFAREL

(Valstagna) Prende il titolo proprio da quel bellissimo e storico documentario di Giuseppe Taffarel, Fazzoletti di terra, il lavoro della compagnia bellunese Slowmachine, che dopo i rinvii estivi a causa del maltempo va finalmente in scena mercoledì 21 dicembre alle 20.30, al Teatro parrocchiale di Valstagna. L’appuntamento, coprodotto dal Festival, è inserito nel cartellone di Operaestate, e realizzato in collaborazione con il comune della Valbrenta. Lo spettacolo viene riproposto con un nuovo format e l’Amministrazione comunale, per festeggiare assieme il periodo natalizio, ha deciso di prevedere l’ingresso gratuito.

Slowmachine, con Rajeev Badhan, firma un omaggio al documentarista Giuseppe Taffarel di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. La sua capacità di osservare la vita, collegando la storia del singolo alla grande storia dell’uma-nità, emerge dai suoi in corti, piccole perle nella storia del cinema. Come Fazzoletti di terra, (1962) capolavoro neorealista, riconosciuto a livello mondiale, ambientato proprio a Valstagna, in cui racconta il logorante lavoro di due contadini, per i quali, l’unico modo di sopravvivere è strappare a mani nude fazzoletti di terra alla montagna, scavando tra i massi per conquistare terreno da coltivare. Si tratta di una coppia di mezz’età che non si concede un solo giorno di vacanza; lavorando così da sempre, senza respiro, in solitudine. Taffarel lascia molto spazio alle azioni dei due personaggi, seguendoli da vicino con un unico obiettivo: cogliere le loro vite in flagrante. Il filmato riporta ad un periodo storico particolare del nostro Paese, che deve rialzarsi dal conflitto mondiale. Taffarel, attraverso i documentari, parla di un Paese messo in ginocchio dalla Guerra, costretto a trovare le forze per ristabilire il benessere

Le ultime parole del documentario recitano così: “All’inizio quando abbiamo avvicinato questi due contadini mentre spaccavano le pietre li avevamo guardati solo sotto il profilo umano ed economico, erano così isolati dal mondo che parevano al di fuori di tutto. Avevamo dimenticato che anch’essi fanno parte di noi, che sono parte attiva della nostra storia”.
Rajeev Badhan prosegue quindi la sua ricerca sulle relazioni tra teatro e cinema documentario, indagando, attraverso la figura di Taffarel, anche i luoghi da lui narrati.

Info: Biglietteria Operaestate Festival, via Vendramini, 35 - tel. 0424 524214

24 novembre al Museo Civico nel segno di Pina Bausch

Operaestate e il CSC Casa della Danza, aderiscono anche quest’anno alla Giornata Nazionale del Parkinson promuovendo, per domenica 24 novembre dalle 10.00 alle 12.30, una pratica speciale di danza contemporanea condotta da Marigia Maggipinto e aperta a tutti per celebrare la danza come diritto dell’umanità.
La pratica, condotta da Marigia Maggipinto, offrirà ai partecipanti la possibilità di sperimentare diverse proposte artistiche.
Marigia Maggipinto è una danzatrice  storica di Pina Bausch, che  ha partecipato ai processi creativi e interpretato il repertorio della coreografa tedesca, contribuendo in prima persona alla costruzione di quel patrimonio artistico del ventesimo secolo, che oggi vive nella Pina Bausch Foundation e nel Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

Per partecipare è necessaria l'iscrizione (gratuita) entro il 15 novembre 2019: Info Ufficio Operaestate tel. 0424 519804-3

25 novembre a passo di danza per sconfiggere il Parkinson

Operaestate e il CSC Casa della Danza, aderiscono alla Giornata Nazionale del Parkinsonpromossa dall’Accademia Limpe-Dismov e dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e per l’occasione promuovono, sabato 25 novembre dalle 15.30 alle 18.30 in Museo Civico, classi di Dance Well aperte a tutti, che si concluderanno con micro performance ispirate alla NELKEN Line di Pina Baush, in collaborazione con gli allievi della rete NOLIMIT-A-CTION, e dance film che portano in video esperienze di danza con persone col Parkinson, sviluppate in diversi contesti internazionali.
La giornata si concluderà alle ore 18.45 con la proiezione in Sala Chilesotti della puntata della serie Noi siamo cultura prodotta da laF-tv di Feltrinelli (139 di Sky) dedicata proprio al progetto Dance Well e girata in città lo scorso settembre.Noi siamo cultura, è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta dell’imprenditorialità culturale indipendente. Storie di “lavoratori culturali”, dove tra ricchezza storica, bellezze artistiche e architettoniche ed economie locali, si sviluppano startup, progetti sociali ed imprese creative del territorio e la cui messa in onda è prevista il 4 Dicembre alle 20.40.
E’ dal 2013 che a Bassano del Grappa le persone che vivono con il morbo di Parkinson possono incontrarsi per danzare insieme nelle sale del Museo Civico, grazie al progettoDance Well – movimento e ricerca per Parkinson”.Dance Well è a tutti gli effetti una pratica artistica rivolta principalmente a persone affette da morbo di Parkinson, ma non solo,attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa, e oggetto nell’ultimo anno di particolare attenzione da parte degli operatori culturali internazionali e di alcuni media nazionali, che vedono in questo processouna buona pratica innovativa di welfare culturale e un’occasione di inclusione sociale attraverso le attività culturali.
Dance Well si propone come modello di integrazione artistico-sanitaria,nel 2015 infatti il Dottor Daniele Volpe ha iniziato uno studio scientifico di misurazione presso la casa di cura Villa Margherita di Arcugnano, alternando la pratica di Dance Well a quella riabilitativa. Sono state misurate le capacità motorie, il benessere psicologico e il comportamento. Dall'analisi dei dati la proposta Dance Well sembra poter essere ugualmente valida rispetto alla riabilitazione tradizionale e chi sostituisce parte del programma riabilitativo con il programma di danza ottiene, nello stesso periodo di tempo, miglioramenti paragonabili.
In Dance Wellil fine è la pratica artistica attraverso l’espressione del corpo, ed elemento fondamentale è il luogo dove la stessa si svolge. A Bassano è il Museo Civico che, in quanto scrigno d’arte e riferimento culturale del territorio, è fonte di ispirazione per i danzatori: l’ambiente infatti è a tutti gli effetti parte integrante del progetto e dev’essere artisticamente significativo per essere ispirante, per favorire la pratica artistica, permettendo anche l’incontro con i visitatori tradizionali del Museo.
Le classi sono gratuite e aperte a tutti, familiari, amici, danzatori, anziani, cittadini, studenti, richiedenti asilo, in un vero momento inclusivo, poiché la “classe mista” permette la crescita collettiva, il sostegno reciproco e non emargina nessuno dei partecipanti. Ad oggi sono 250 gli iscritti al progetto.Dal 2015 è attiva anche la disseminazione del progetto -  coinvolgendo Villa Margherita ad Arcugnano (VI) e lo storico Teatro Civico di Schio, che conta al momento quasi un centinaio di Parkinson Dancers.Nel frattempo si sono aperti dialoghi con altri centri culturali regionali ed extra regionali, interessati alla pratica Dance Well.
Le classi (bisettimanali) sono costantemente partecipate anche da artisti e coreografiprovenienti da tutto il mondo in residenza artistica presso il CSC di Bassano. Condividere l’esperienza fisica e aprire un dialogo sulla creatività, restituire feedback di spettacoli visti, sono elementi che caratterizzano il rapporto tra artisti e Parkisnon Dancers. Questi ultimi sono diventati così nel tempo una vera e propria comunità del fare artistico, oltre che audience privilegiata con l’assidua partecipazione alle attività di danza promosse da Operaestate e del CSC. Generando benefici effetti di inclusione nella realtà culturale e sociale, per molti partecipanti mai coinvolti prima, spesso lascati fuori a causa dell’isolamento dovuto alla malattia o all’età.
La giornata del 25 novembre è quindi aperta a tutti,famiglie, adulti, ragazzi, danzatori, curiosi, persone col Parkinson, medici, personale infermieristico, terapeuti, insegnanti, o semplicemente… curiosi, saranno invitati a scoprire attraverso l’esperienza fisica della danza, cosa realmente contraddistingue Dance Well.
Ingresso libero Informazioni Ufficio Operaestate tel. 0424 519804
 
 

26/11 Classi di danza ed eventi performativi per la Giornata Nazionale Parkinsion

La Città di Bassano del Grappa, attraverso il CSC Casa della Danza, aderisce alla Giornata Nazionale Parkinson che per l’occasione, sabato 26 novembre, promuove, in collaborazione con la rete NO LIMITA-C-TION, un pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30 di performances e classi aperte al Museo Civico di Bassano del Grappa.
L’esperienza pratica della danza è dunque aperta a tutti: famiglie, over 60, danzatori, curiosi, persone col Parkinson, medici, personale infermieristico, terapeuti, insegnanti, o semplicemente… curiosi. Un’occasione per scoprire il progetto Dance Well – Movimento e ricerca per il Parkinson, che dal 2013 si sviluppa nelle splendide Sale del Museo Civico Bassanese.
Il progetto Dance Well - movimento e ricerca per Parkinson, nasce con l’obiettivo di includere, attraverso la danza contemporanea, persone col Parkinson. Mediante la pratica continuativa del metodo Dance Well è possibile raggiungere una migliore qualità di vita, migliorando il senso del ritmo, dell’equilibrio e del movimento, ma anche attraverso lo sviluppo di relazioni interpersonali, per combattere l’isolamento che spesso chi è affetto da questo tipo di malattia tende a sviluppare.
Al contempo, il contesto e i contenuti della ricerca, dello studio e della pratica sono soprattutto culturali e artistici, distinguendo questa speciale pratica da iniziative di attività motoria, di fisioterapia e ginnastica. Il progetto intende offrire un’esperienza di apprendimento, imparando a muoversi anche con eventuali limitate capacità motorie e a riscoprire la gioia di poter ricreare nel quotidiano gli insegnamenti appresi durante le sessioni di danza. Non si parla dunque di danzaterapia, ma di un vero e proprio approccio artistico che consenta di sviluppare la creatività (intesa come opposto di inattività), stimolando l'attività mentale e fisica e l'interazione tra le due.
La giornata del 26 prevede due classi di danza aperte a tutti alle 15.00 e alle 17.00 durante le quali sarà possibile partecipare attivamente, danzando (!) e scoprire così attraverso l’esperienza fisica cosa realmente contraddistingue tale pratica. Alle 16.00 invece i parkinson dancers faranno delle improvvisazioni istantanee su indicazioni verbali ed eseguiranno 3 momenti performativi su musiche di Debussy.
Col tempo il gruppo di danzatori si è fortemente inserito in un contesto culturale e sociale, lo dimostrano le numerose attività a cui i “parkinson dancer” hanno partecipato dalle performances per la giornata mondiale della danza, ai progetti site specific per Arte Sella, a quelli per le cycling dance, agli appuntamenti di danza urbana in centro storico a Bassano, e ancora la partecipazione al progetto coreografico di Sharon Fridman In memoriam, o il progetto Armare un Uomo di Dario Tortorelli, inseriti a pieno titolo nel cartellone di Operaestate, solo per citarne alcuni.
La performance è un aspetto saliente per la crescita artistica del danzatore e del gruppo: non si esibiscono “malati di PK” ma veri e propri danzatori e il gruppo viene percepito dagli stessi come una vera e propria compagnia di danza.
Le attività per la giornata nazionale del parkinson, realizzate in collaborazione con la rete No Limita-c-tion, sono ad ingresso libero, e i benefici... assicurati!

29 NOVEMBRE PARKINSON DAY

  • Summary: Il 29 novembre, in occasione della giornata nazionale Parkinson, il CSC Centro per la Scena Contemporanea promuove un pomeriggio di performances e classi aperte a tutti al Museo Civico di Bassano del Grappa
  • Data evento: 29-11-2015
  • Dove: Museo Civico
  • Prezzo: libero
  • Orario: 15.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"5616";}
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

33° Operaestate Festival Veneto

Operaestate Festival Veneto presenta la sua 33° edizione in Conferenza Stampa oggi a Venezia.
Si è svolta stamane, martedì 4 giugno alle ore 11.30 presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti a Venezia la conferenza Stampa di presentazione della 33° edizione di Operaestate Festival Veneto.
Con 39 città coinvolte e oltre 300 serate di spettacolo in due mesi il cartellone 2013 racconta di un festival capace di evolversi nel tempo e di cogliere la contemporaneità con i suoi incessanti mutamenti. Un oggi complesso da ogni punto di vista, dove riuscire a sviluppare arte e cultura è impresa ardua, che richiede coraggio, impegno e determinazione. Eppure, nonostante il tempo gravoso, si resiste nella consapevolezza di un importante valore generato, e non solo economico. Qualità di vita, rafforzamento d’immagine e di attrattività turistica, aumento dei consumi e delle pratiche culturali, sostegno al capitale creativo e alla produzione artistica: sono solo alcune delle ricadute ben individuate e valutate di cui beneficiano territorio e cittadini. Insomma un piccolo miracolo culturale, capace di credere nel futuro, di puntare sui nuovi talenti, di intrecciare arte e socialità, pratiche performative e benessere dell'individuo, alla ricerca di nuove prospettive, nuovi punti di vista verso cui volgere uno sguardo finalmente meno smarrito.
Il festival è promosso dalla Regione del Veneto, dalla Città di Bassano del Grappa con gli altri Comuni aderenti al progetto: Asiago / Asolo / Borso del Grappa / Camisano Vicentino / Campodarsego / Campolongo sul Brenta / Cassola / Castelfranco Veneto / Castello di Godego / Cittadella / Dueville / Enego / Este / Follina / Galliera Veneta / Gallio / Loria / Marostica / Mogliano Veneto / Molvena / Montebelluna / Montecchio Maggiore / Montorso / Nove / Possagno / Piazzola sul Brenta / Pove del Grappa /Resana / Rosà / Rossano Veneto / Santorso / San Zenone degli Ezzelini / Schio / Solagna / Thiene / Unione dei Comuni Medio Canal di Brenta (Cismon / San Nazario / Valstagna) Thiene / Valstagna
In collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Province di Vicenza, Treviso e Padova, Camera di Commercio di Vicenza, Fondazione Cariverona, Unicredit e le aziende aderenti al Club “Amici del Festival” e con il sostegno dell’Unione Europea / Programma Cultura.
CARTELLA STAMPA.
Comunicato Stampa
Minifest2013
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Programma completo 2013