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Nur Garabli

  • Sottotitolo: 276^ residenza artistica
  • Summary: Nur Garabli, performer e coreografa palestinese, è in residenza negli spazi del CSC, dal 17 al 22 ottobre 2022, per proseguire la sua ricerca sui temi dell'identità delle donne arabo-palestinesi attraverso nuovi linguaggi corporei e vocali. 
  • Data evento: 17-10-2022
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: Non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Nur Garabli, performer e coreografa palestinese, è in residenza negli spazi del CSC, dal 17 al 22 ottobre 2022, per proseguire la sua ricerca sui temi dell'identità delle donne arabo-palestinesi attraverso nuovi linguaggi corporei e vocali. 

Nur Garabli, in quanto donna  mususlmana e di origini palestinesi in Israele, si confronta quotidianamente con l’islamofobia, il razzismo, l’occupazione e il patriarcato. Partendo da questa esperienza personale la coreografa e performer si interroga su una condizione condivisa da molte donne, circondate dalla guerra. Una situazione in cui si mette in discussione cosa sia la pace e a cosa assomigli, che emozioni possa farci sentire e quale sia il suo odore. Come racconta la coreografa stessa, la pace inizia nell’interiorità di ciascuno e per arrivare a questa pace interiore Nur Garabli sente la necessità di riconettersi e ritracciare la propria identità; crescere divisa in due mondi, due culture e due nazioni può risultare infatti destabilizzante e sfidante. Partendo dalle sue origini, Nur pratica e reintepreta la danza popolare palestinese Dabke attraverso una mente, un’anima e un corpo contemporanei. La sua pratica artistica ricerca la connessione tra la sua patria e la sua energia, la protesta e la rivoluzione e celebra l’identità arabo-palestinese delle donne, creando nuovi linguaggi del corpo. 

Nur Garabli è una performer e coreografa freelance palestinese. Cresce con sua madre Eman, la sua gemella Yara e la nonna Layla, tre generazioni di donne palestinesi che condividono lo stesso spazio di terra a Jaffa.
Garabli ottiene la laurea in danza ed educazione alla School of Dance Arts, presso il Kibbutzim College di Tel-Aviv. È cofondatrice del collettivo femminile palestinese Taboo Group che lavora tra arte e attivismo nella sfera pubblica. È inoltre coinvolta nel progetto Moving Together, insieme alla danzatrice e coreografa Yasmeen Godder e alla sua compagnia  di Jaffa, dove insegna la danza tradizionale palestinese Dabke per coinvolgere donne di diverse età, culture e comunità attraverso i linguaggi del corpo e il dialogo.
Garabli è stata direttrice artistica e curatrice del festival Moving Together nel Marzo 2022 insieme a Yasmeen Godder; porta avanti la sua attività di promozione della cultura e delle forme d’arte locali all’interno della comunità araba. Ha preso parte a 123 programmi dedicati a giovani coreografi presso il Suzanne Dellal Centre for Dance and Theatre e in questa occasione ha elaborato un breve assolo intitolato Seventy Three, selezionato per il MilanOltre Dance Festival 2022 a Milano.
Attualmente Nur sta presentando i suoi due ultimi lavori: HaKovshim X Allenby (prima nazionale ad Akko Festival, 2021) e CHÉ (in prima nazionale al Tel Aviv Dance Festival, 2022).

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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Isabel Paladin

  • Sottotitolo: 275^ residenza coreografica
  • Data evento: 16-10-2022
  • Dove: Palazzo Agostinelli
  • Orario: Non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

La coreografa Isabel Paladin è in residenza presso gli spazi del CSC dal 16 al 24 ottobre 2022 per portare avanti la propria ricerca sulla relazione tra uomo e natura con il progetto  “Come Verde ongoing”. 

L'artista vuole ricercare la relazione corpo-pianta e avvicinare la percezione delle azioni umane a quelle del mondo vegetale, spesso inconsciamente ignorato e dimenticato. Riprendendo le parole dello scienziato Stefano Mancuso che parla di “invisibilità del verde” Isabel Paladin riflette sulla tendenza umana di ignorare l’esistenza e l’intelligenza delle piante e desidera per questo riconsiderare in prima persona il proprio rapporto con la natura, coinvolgendo in questa sua scoperta il pubblico.
Il progetto infatti stimola la ricerca di nuove modalità di interazione con il pubblico, per rendenderlo partecipe dell’avvicinamento alla natura.

La creazione/ricerca artistica pensata per la residenza vede all’opera tre danzatrici Desi Bonato, Simea Cavelti e Isabel Paladin, impegnate in un lavoro sinergico volto all'elaborazione di una performance in cui il pubblico possa sentirsi guidato nell’interazione e anche libero di riscoprire il proprio presente nell'ambiente urbano e naturale.  Attraverso diversi processi creativi e performativi, tra cui la  pratica della camminata, già sperimentati con il collettivo di Base9, la ricerca di Isabel Paladin intende continuare questa esplorazione e sviluppare nuove visioni e modalità di interazione tra azioni umane e vegetali, ispirandosi al motto “Le piante? Nulla di meglio sulla Terra a cui ispirarsi”.

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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Fabio Liberti

  • Sottotitolo: 274^ residenza coreografica
  • Data evento: 04-10-2022
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

“Non è il passato in quanto tale che ci governa, eccetto forse da un punto di vista biologico. E’ l’immagine del passato, spesso fortemente strutturato e mitizzato. Le immagini e le costruzioni simboliche del passato sono impresse, quasi come un’informazione genetica, nella nostra sensibilità”.

Il coreografo italiano, ma attivo a Copenaghen, Fabio Liberti è in residenza negli spazi del CSC dal 3 al 14 ottobre 2022 per un progetto che indaga i temi della memoria e dell'identità, attraverso i ricordi personali della danzatrice, performer e artista visuale Maud Karlsson.  Il viaggio parte dal ricordo dei suoi nonni che negli anni ’50 e ’60 gestivano una fabbrica di pon pon nella Svezia del Nord, per poi arrivare al presente. Attraversando le sue memorie è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio, in un’atmosfera al contempo concreta e astratta, in cui momenti drammatici si alternano ad eventi divertenti, avvolti in un travolgente caos di immagini e velocità.

Il lavoro di Fabio Liberti si focalizza sulla memoria come elemento strettamente connesso al nostro senso di identità, costruita sulla base di narrazioni di vita - esperienze soggettive, il contesto sociale e le storie collettive- che abbiamo interiorizzato. Il contesto sociale attuale ha moltiplicato in modo esponenziale le esperienze di vita possibili, mai come oggi infatti  siamo in grado di stringere così tanti contatti umani, o di accedere a così tante informazioni o ancora di essere fisicamente presenti in luoghi diversi nell’arco di una sola vita. Davanti a questo scenario il coreografo pone delle domande e degli spunti di riflessione: in che modo questa accelerazione influenza la nostra memoria e la nostra identità? In che modo il nostro cervello filtra, selezione e assorbe stimoli significativi che modellano e danno forma all’identità in in tempi di iperconnessione e iperattività?

Partendo da questi interrogativi il lavoro di  ricerca intende combinare la composizione del movimento, il live text ed elementi visuali per utilizzare le memorie personali di Maud e il contesto sociale e storico corrispondente, come materiale creativo per riflettere sull’intrinseca relazione tra memoria e identità.

Parte del progetto Dance & Dramaturgy.  

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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Gracefool Collective

  • Sottotitolo: 273^ residenza coreografica
  • Data evento: 03-10-2022
  • Dove: Palazzo Agostinelli
  • Orario: sharing in via di programmazione
  • Tipologia: Danza

Il collettivo di performer inglesi Gracefool Collective è in residenza negli spazi del CSC dal 3 al 14 ottobre 2022 per una ricerca che coinvolge anche un gruppo di 10 Dance Well dancers, parte di "Dancing the Horizontal", un progetto in collaborazione con Yorkshire Dance e sostenuto dal British Council, che porterà il duo di artiste inglesi a condividere la propria pratica artistica con danzatori professionisti e non e ad esplorare nuovi approcci alle pratiche di comunità. 

Fare rumore, essere disordinati e creativi, questa è la chiave del lavoro di Gracefool Collective e di ciò che loro chiamano “una danza post-intellettuale-pseudo-spirituale-femminista-commedia” per spiriti ribelli e punk instancabili (e chiunque stia nel mezzo). In altre parole si tratta di danza, teatro, commedia, scrittura, musica, clownerie e molto altro.  Una residenza esplorativa negli spazi di Palazzo Agostinelli dove le performer utilizzeranno il proprio processo creativo, tipico del collettivo, per indagare i temi del potere, della gioia, della resistenza e delle azioni collettive attraverso discussioni guidate, esercizi di teatro fisico, commedia, danza, movimento, parola, risate, scrittura e recitazione. Il processo creativo potrebbe terminare in una piccola restituzione o performance, o potrebbe anche trattarsi di esplorazione fine a se stessa, in spazi interni ed esterni, nella natura o in spazi pubblici,  con l'obiettivo di creare un'impresa collettiva. 

La residenza è parte del progetto Dancing the Horizontal, sostenuto dal British Council 

Il Gracefool Collective lavora nel Regno Unito da più di 9 anni, creando eventi interattivi e performance che mettono in discussione il potere, le gerarchie e le convenzioni con l’assurdo e l’abbandono selvaggio. Durante la loro attività hanno creato delle aste rumorose e interattive con un rapper e un coro di offerenti telefonici, cerimonie di matrimonio alternative per quattro spose e nessuno sposo e, più recentemente, un film con i giovani danzatori della Northern School of Contemporary Dance che vede una banda di disadattati da cartone animato danzare per la fine del mondo. 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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Scarto (progetto Green Learning)

  • Sottotitolo: Masako Matsushita + Matteo Maffesanti
  • Summary: Un’azione performativa interattiva ed evocativa capace di incoraggiare cambiamenti e comportamenti, parte del progetto Green Learning, sostenuto da Fondazione Cariverona. 
  • Data evento: 22-09-2022
  • Dove: Palestra Comunale (Liceo Brocchi)
  • Prezzo: --
  • Orario: matinée per le scuole
  • Tipologia: Danza

Concept Masako Matsushita in collaborazione con Matteo Maffesanti
Coreografia e danza Masako Matsushita
Contributi Video Matteo Maffesanti
Creative Technologist Andrea Zaninello
Esperto di Intelligenza Artificiale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università Politecnica delle Marche Prof. Associato Adriano Mancini
Costumi Eticò Sartoria Marchigiana
Consulenza alla Drammaturgia Paolo Paggi
Produzione OperaEstate e Sineglossa
Co-Produzione Nanou Associazione Culturale
Ideazione e sviluppo progetto Sineglossa
Creazione database, realizzazione video didattico, interventi formativi nelle scuole Italia Che Cambia
Creative Producer Stefania Mangano
Residenze Artistiche CSC Basano del Grappa, Creative Ground Sineglossa e Teatro alla Maddalena Hangartfest

SCARTO è il titolo di un’azione performativa interattiva ed evocativa capace di incoraggiare cambiamenti e comportamenti.
SCARTO è parte di un progetto dal nome Green Learning che si sviluppa attorno a tre elementi: corpo, ambiente e Intelligenza Artificiale (IA). Green Learning è il nome di una sfida con l'obiettivo di riflettere sul tema dell'educazione ambientale.
SCARTO è la parola chiave e punto di partenza della ricerca dell’artista multidisciplinare Masako Matsushita in collaborazione con l’artista visivo Matteo Maffesanti.
Masako condivide con noi alcune riflessioni che popolano la sua indagine: “Che cos’è lo scarto e quanti significati ha? Quante cose potremmo fare e ricreare da ciò che scartiamo? Che relazione c’è tra scarto e margine? Avete mai scartato una carta? Avete mai scartato qualcosa o qualcuno? Qual’è la caramella preferita che vi piace scartare? Il nostro corpo genera scarto? Secondo voi esistono angoli di pelle scartate dalle nostre azioni quotidiane?”

Green Learning è un progetto di Sineglossa, in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, Italia che Cambia Aps, l’Università Politecnica delle Marche, il Liceo Ginnasio Statale G. B. Brocchi, l’IIS A. Scotton, l’IIS L. Cambi - D. Serrani, l’IIS "Savoia Benincasa", realizzato con il sostegno di Cariverona.
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