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BEATRICE BRESOLIN

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: IO E L(’)ORO (versione Canova)
  • Summary: Io e l(‘)oro (versione Canova) rivendica la bellezza di corpi dalle identità complesse, molteplici, che trascendono lo stereotipo.
  • Data evento: 23-07-2022
  • Dove: Palazzo Bonaguro
  • Prezzo: € 7.00
  • Orario: 15.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

COPRODUZIONE DEL FESTIVAL

coreografia Beatrice Bresolin
assistente alla coreografia Cristina Pulga
interpreti Franca Baraldo,Giuseppina Cavallin, Luisa Dalla Palma,Silvana Gasparetti, Renata Guidolin,Anna Kushnirenko, Livia Marin,Eleonora Nicolli, Daniela Scotton, Matilde Sgarbossa

Io e l(‘)oro (versione Canova) rivendica la bellezza di corpi dalle identità complesse, molteplici, che trascendono lo stereotipo. In occasione del fine settimana di danza dedicato a Canova, la coreografa Beatrice Bresolin rielabora la sua opera con uno sguardo ai concetti di bellezza e di creazione artistica ispirata dal corpo femminile, in dialogo con le opere di Canova e le figure immortalate nelle sue sculture e nei suoi disegni; chiedendosi: cos’è la bellezza classica? come cambia la prospettiva attraverso il movimento? In scena dodici corpi femminili raccontano un percorso condiviso, inaspettato, e giocando con stoffe colorate costruiscono immagini e immaginari poetici e significativi, che sembrano rileggere le figure femminili di Canova. Beatrice Bresolin è una danzatrice, coreografa e formatrice freelance italiana, co-fondatrice dell’associazione culturale BASE9. Parole chiave della sua pratica, e vita, sono consapevolezza, disponibilità, ascolto, incontro e relazione, nella convinzione che danza e vita si basino sugli stessi meccanismi e insiemi di valori. La sua urgenza è quella di esplorare l’invisibile e l’indicibile; sollevare e condividere domande sull’identità, sul significato, sull’appartenenza e sulla bellezza, con uno sguardo vivo sulla
società contemporanea. La sua pratica mira a valorizzare unicità e pluralità della persona, a creare connessioni tra gli esseri umani.

con in sostegno di CSC/Operaestate Festival, Migrant Bodies Moving Borders, Ass. Cult. BASE9
il progetto ha vinto il bando Le Città Visibili– Tramandare l’Emancipazione promosso da Scenario Pubblico (CT) in collaborazione con Farm Cultural Park, Favara (AG).
Un ringraziamento a Bonotto per i tessuti
Dedicato a Noemi Meneguzzo

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

  • Visite: 2485

BEATRICE BRESOLIN

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: IO E L(’)ORO (versione Canova)
  • Summary: Io e l(‘)oro (versione Canova) rivendica la bellezza di corpi dalle identità complesse, molteplici, che trascendono lo stereotipo.
  • Data evento: 24-07-2022
  • Dove: Palazzo Bonaguro
  • Prezzo: € 7.00
  • Orario: 15.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

COPRODUZIONE DEL FESTIVAL

coreografia Beatrice Bresolin
assistente alla coreografia Cristina Pulga
interpreti Franca Baraldo,
Giuseppina Cavallin, Luisa Dalla Palma,Silvana Gasparetti, Renata Guidolin,Anna Kushnirenko, Livia Marin,Eleonora Nicolli, Daniela Scotton, Matilde Sgarbossa

Io e l(‘)oro (versione Canova) rivendica la bellezza di corpi dalle identità complesse, molteplici, che trascendono lo stereotipo. In occasione del fine settimana di danza dedicato a Canova, la coreografa Beatrice Bresolin rielabora la sua opera con uno sguardo ai concetti di bellezza e di creazione artistica ispirata dal corpo femminile, in dialogo con le opere di Canova e le figure immortalate nelle sue sculture e nei suoi disegni; chiedendosi: cos’è la bellezza classica? come cambia la prospettiva attraverso il movimento? In scena dodici corpi femminili raccontano un percorso condiviso, inaspettato, e giocando con stoffe colorate costruiscono immagini e immaginari poetici e significativi, che sembrano rileggere le figure femminili di Canova. Beatrice Bresolin è una danzatrice, coreografa e formatrice freelance italiana, co-fondatrice dell’associazione culturale BASE9. Parole chiave della sua pratica, e vita, sono consapevolezza, disponibilità, ascolto, incontro e relazione, nella convinzione che danza e vita si basino sugli stessi meccanismi e insiemi di valori. La sua urgenza è quella di esplorare l’invisibile e l’indicibile; sollevare e condividere domande sull’identità, sul significato, sull’appartenenza e sulla bellezza, con uno sguardo vivo sulla
società contemporanea. La sua pratica mira a valorizzare unicità e pluralità della persona, a creare connessioni tra gli esseri umani.

con in sostegno di CSC/Operaestate Festival, Migrant Bodies Moving Borders, Ass. Cult. BASE9
il progetto ha vinto il bando Le Città Visibili– Tramandare l’Emancipazione promosso da Scenario Pubblico (CT) in collaborazione con Farm Cultural Park, Favara (AG).
Un ringraziamento a Bonotto per i tessuti
Dedicato a Noemi Meneguzzo

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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ATERBALLETTO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Microdanze Re-enactment
  • Summary: Per Microdance re-enactment, coreografi italiani e internazionali hanno concepito brevi coreografie, da danzare in uno spazio pubblico, collegabili all’universo artistico canoviano.
  • Data evento: 23-07-2022
  • Dove: Piazza Libertà
  • Prezzo: partecipazione libera
  • Orario: 18.30
  • Tipologia: Danza

Active Motivation di Elena Kekkou
Pensieri di Carta di Hélias Tur-Dorvault
Eppur si muove di Francesca Lattuada
Turn the Tide di Roberto Tedesco
Knight Rider di Yannis Nikolaidis
Strôma di Giovanni Insaudo
ideazione Gigi Cristoforetti
produzione Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto
coproduzione Fondazione Palazzo Magnani

Con MicroDanze re-enactment le opere di Canova sembrano uscire dallo spazio museale e rivivere nello spazio della città. Coreografi – nazionali e internazionali – hanno concepito pezzi brevi (sei-otto minuti, da danzare in uno spazio minuscolo), ai quali è possibile assistere in successione come se si stesse visitando un museo. Un progetto che sfugge alla dinamica di palcoscenico, alla distanza che separa lo spettatore dall’interprete, creando un continuum tra chi guarda e chi è guardato, sollecitando un’esperienza emotiva ed estetica tanto varia quanto originale. Alcune MicroDanze sono al centro di un processo di reenactment: una trasposizione delle versioni originali per giovani danzatori e spazi pubblici finalizzata alla realizzazione di una versione urbana. Un esperimento che vuole esplorare le potenzialità della danza come arte pubblica, innestata nel paesaggio urbano. Il risultato è un progetto che vagabonda creativamente tra contesti diversissimi tra loro – centri storici, aree industriali, spazi residuali, luoghi simbolo delle città – definendo palcoscenici inusuali e creando occasioni di incontro con il pubblico radicalmente nuove. Filo conduttore è la ricerca sulla danza come forma dell’abitare, in relazione con le pratiche artistiche contemporanee che si radicano nel territorio, per attivare una nuova relazione tra performerspettatore- paesaggio urbano.
MicroDanze nasce dall’invito di Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia a sviluppare ed esplorare differenti modalità di fruizione della danza.

Nell’ambito di AN IDEAL CITY, un progetto di arte pubblica coordinato da Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Reggio Emilia in partnership con Les Halles de Schaerbeek - Bruxelles e Greek National Opera – Atene, cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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KOR’SIA

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Igra
  • Summary: IGRA della compagnia Kor’sia è una creazione ambientata in un campo da tennis, in dialogo tra presente e passato, in cui la compagnia torna a confrontarsi con i grandi classici della danza per ricollocarli nel presente.
  • Data evento: 23-07-2022
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: € 20.00/16.00
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

coreografia Mattia Russo, Antonio De Rosa
interpretazione Alvar Nahuel Roquero Velasco, Antonio De Rosa, Benoit Couchot, Giulia Russo, Angela Dematte, Miguel Arevalo García, Helena Olmedo Duynslaeger
ambiente sonoro Da Rocha
coproduzione Condeduque Contemporary Culture Center

in un campo da tennis, in dialogo tra presente e passato, un lavoro in cui la compagnia, dopo Somiglianza (2018) e i reenactment de L’après-midi d’un faune, e Giselle (2020), torna a confrontarsi con i grandi classici della danza per ricollocarli nel presente.
Il lavoro nasce infatti da una precedente coreografia del duo Russo/Rosa, Jeux/Nijinsky, un pezzo breve che si concentrava sul processo creativo del leggendario Nijinsky: un campo di ricerca ampio, che ha dato vita a un approfondimento che si realizza ora in Igra, che non recupera però quasi nulla del precedente.
Come al solito, nei lavori di Kor’sia, l’elemento visivo è importante, e in Igra appare in modo sottile e intermittente: gli spettatori si trovano davanti non a un “docudrama” in forma di danza, ma a un’antologia di riferimenti importanti. Un collage che strizza l’occhio allo spettatore, proprio come fa la musica: vicina ai ritmi delle danze russe, con citazioni di Chopin, compositore polacco nella cui nazionalità lo stesso Nijinsky si identificava (nonostante non fosse nato in Polonia).
Un’occasione per guardare con occhi nuovi Jeux di Nižinskij e il repertorio dei Ballets Russes, con due testimoni d’eccezione: due sculture, proprio come quelle di Canova, custodi silenziose di epoche, stili e opere che passano e che tornano in forme e versioni diverse.

Con il supporto di Ministry of Education, Culture and Sports - Government of Spain, Community of Madrid, Madrid City Council, Espai La Granja Valencia, Romaeuropa Festival, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Istituto Italiano di Cultura de Madrid

Con il sostegno di Acción Cultural Española (AC/E)
Accion Cultural Espanola

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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TANZMAINZ / SHARON EYAL

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Promise
  • Summary: Sharon Eyal, acclamata coreografa dalla firma inconfondibile, combina qui l'estetica classica con la musica elettronica: Promise è la sua terza creazione per la compagnia Tanzmainz, ulteriore tappa di un processo creativo comune.
  • Data evento: 24-07-2022
  • Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
  • Prezzo: € 20.00/16.00
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Danza
  • Luogo alternativo: In caso di maltempo l'evento si terrà in Sala Da Ponte.
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

coreografia Sharon Eyal
interpreti Nora Monsecour, Amber Pansters, Maasa Sakano, Marija Slavec, Zachary Chant, Finn Lakeberg, Cornelius Mickel
co-creazione Gai Behar
costumi Rebecca Hytting
composizione Ori Lichtik
disegno luci e palco Alon Cohen
assistenza alla coreografia Rebecca Hytting, Keren Lurie Pardes
direzione prove Natalia Rodina
produzione Staatstheater Mainz

 Chiude la programmazione del progetto Dedicato a Canova una coreografia che porta in scena echi del movimento custodito dai capolavori canoviani.
Sharon Eyal, acclamata coreografa dalla firma inconfondibile, combina qui l'estetica classica e la fisicità del balletto con la musica elettronica. Dopo Plafona Now e il successo internazionale Soul Chain, Promise è la sua terza creazione per la compagnia Tanzmainz, ulteriore tappa di un processo creativo comune, in questo caso durato sole sei settimane di intenso lavoro con sette danzatori della compagnia.
In scena i danzatori diventano un corpo unico, muovendosi, nell’ombra, tra vicinanza e desiderio, estasi e solitudine, in uno spazio in cui le immagini irreali scompaiono con la stessa rapidità con cui sono arrivate, eppure restano chiaramente visibili, come istantanee nella mente. Una magia tipica della danza, ma qui portata all’estremo, grazie a un complesso intreccio di disciplina e dedizione, ma anche a un lavoro di sottrazione di possibili significati. Ancor più che gli altri lavori, Promise è come un sogno: immagini si susseguono in scena e lasciano un’impronta nella memoria dello spettatore, come frammenti di eternità.
Tanzmainz è la compagnia di danza contemporanea del Staatstheater Mainz, diretta da Honne Dohrmann dal 2014. Con un ensemble di ventuno danzatori e un team di professionisti dietro le quinte, presenta a ogni stagione da tre a cinque première.

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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