Un altro biopic da non perdere e che ha fatto vincere a Renée Zellwegwer l’Oscar come miglior attrice protagonista. E’ la storia dell’indimenticabile e sfortunatissima Judy Garland che il film ci mostra dapprima agli inizi della carriera, all’audizione per Il mago di Oz, che nel 1939 la consacrò giovanissima alla fama e la spinse nel tritacarne di Hollywood. Si parte da qui perché qui s’individua l’origine delle sue future disgrazie, mostrando come Louis B. Mayer, patron della MGM, abusi della fragilità della ragazzina per sfruttarla meglio. La vicenda principale ha luogo invece nel 1968: quando Judy accetta di esibirsi dal vivo al Talk of the Town di Londra. Il cinema l’ha già dimenticata, è stremata dall’ abuso di alcol e farmaci e a Londra vive la sua ultima stagione all’inferno prima di andarsene a soli 47 anni. Renée Zellweger si cala nel personaggio con un’empatia così intensa, da sfiorare a tratti il sublime. Non perdetela!

Protagonista di questa piacevole commedia romantica è Maria, un’ottima Chiara Mastroianni meritatamente premiata come miglior attrice a Cannes, dove il film è stato presentato. E’ una docente universitaria, avvenente e seduttrice seriale di ragazzi più giovani. Suo marito Richard, sfiorito e rinunciatario, la aspetta in pantofole a casa, ma quando scopre l’ultimo dei suoi tradimenti, apre la crisi. Maria decide di andare a passare la notte nell’albergo di fronte casa sua, e improvvisamente la sua stanza diventa magicamente il luogo di transito– in un’atmosfera fra il sogno e la fantasia –di uomini e donne che hanno fatto parte della sua vita. Il risultato è surreale, ma assai divertente. Il visionario regista francese Christophe Honoré, mette in scena l’onirico carillon di personaggi, attingendo dai sogni per ricadere nella realtà, passando sempre dai sentimenti. Con ironia e leggerezza, e un vivifico tocco di poesia. 

E’ un ritorno al cinema in grande stile, quello di Aldo, Giovanni e Giacomo con un film divertente e piacevolissimo. Interpretano stavolta, tre personaggi che non si conoscono tra di loro, hanno vite assai differenti e soprattutto non hanno alcuna intenzione di passare insieme le ferie. Peccato che un disguido costringa loro e le rispettive famiglie a ritrovarsi al mare, nella stessa casetta in affitto. Ovviamente i tre caratteri – il precisino, il medico che ha a cuore soprattutto il fatturato e il pigrissimo con passione smodata per Massimo Ranieri - non siano per niente compatibili, così come non lo sono per niente le tre mogli… Ma un imprevisto li costringerà a fare fronte comune... Menzione speciale alle musiche e alla riuscita composizione del cast trifamiliare con le mogli Lucia Mascino, Carlotta Natoli, con Maria Di Biase e la partecipazione straordinaria di Michele Placido. Rasserena, fa riflettere, diverte dall’inizio alla fine: si può mancare?

Un padre e una figlia si aggirano per un’America selvaggia, attraversando boschi, nevi, case abbandonate. Lei è vestita da uomo: è l’unico modo per proteggerla. Un’epidemia ha fatto quasi estinguere il genere femminile, e una bambina può essere preda di maschi feroci. Casey Affleck debutta nella regia di finzione con questo piccolo film, teso come una corda, che sfiora temi importanti senza mai eccedere la misura intima che si è dato. Affleck stesso interpreta un padre che incarna anche l’eredità materna, costruendo un cordone ombelicale fatto di storie, che inventa per la figlia ogni sera dentro una tenda-utero. Con le parole le offre il mondo e la Storia che non può avere di prima mano, ricostruendone i miti di fondazione per adattarli al loro universo a due. Grande spazio alla recitazione, verbale e non verbale, e alla natura, estremamente realistica e insieme primordiale. Con uno stile personale e un finale imponente, un film che non si farà dimenticare.