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LA MIRABILE VISIONE: DANTE NELL’ARTE 2

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Il Rinascimento legge Dante
  • Data evento: 07-08-2021
  • Dove: Abbazia Santa Croce di Campese
  • Prezzo: € 7
  • Orario: 18.00
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  • Tipologia: Musica
  • Luogo alternativo: Chiesa dell'abbazia di Santa Croce di Campese - Bassano del Grappa
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Luca Scarlini Voce narrante 
Fabio Pupillo Flauto

Musiche di Karlheinz Stockhausen

Il secondo di tre appuntamenti dedicati alla relazione tra Dante e le arti figurative, porta gli spettatori nel Rinascimento italiano. Nell’Italia del Cinquecento che venne sconvolta dall’avventura spirituale e politica di Girolamo Savonarola che raffigurò Firenze come nuova Gerusalemme, luogo in cui la spiritualità sarebbe infine tornata alla forza dei tempi biblici. Il suo processo e la conseguente condanna a morte non impedirono al mito del predicatore di accendersi e di lasciare un importante segno nella cultura dell’epoca e in quella immediatamente successiva. Ebbe, ad esempio, una speciale forza nell’arte figurativa: al suo mondo fecero riferimento Sandro Botticelli e Michelangelo, per nominare solo due dei Maestri dell’arte italiana ed europea. In questo clima di rinnovata e tormentata spiritualità, molti artisti tornarono a Dante come suggestione principale: Botticelli illustrò la Divina Commedia in un meraviglioso manoscritto, Luca Signorelli ne raffigurò le glorie nel Duomo di Orvieto, Michelangelo ne trasse ispirazione per la Cappella Sistina.
Un racconto sorprendente, nato in occasione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta, che in tre tappe, connesse e indipendenti, e sapientemente create da Luca Scarlini, drammaturgo e storyteller, accompagnano il pubblico in un viaggio nella storia dell’arte e della cultura, traghettati dalle eloquenti suggestioni di un programma musicale ogni volta diverso. In questo secondo appuntamento, il focus musicale sarà su Stockhausen, per un parallelismo tra le sperimentazioni e i tormenti del novecento e quelle del rinascimento.

OPERAESTATE FESTIVAL, Teatro, Musica

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LA MIRABILE VISIONE: DANTE NELL’ARTE 3

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Dante alla radice del moderno
  • Data evento: 14-08-2021
  • Dove: Chiostro del Convento di San Sebastiano
  • Prezzo: € 7
  • Orario: 19.15
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  • Tipologia: Musica
  • Luogo alternativo: Chiesa del Convento di San Sebastiano - Bassano del Grappa
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Luca Scarlini narrazione
Alberto Mesirca chitarra


Mario Castelnuovo-Tedesco, La ballata dell’esilio
Obsequio al maestro da Caprichos de Goya
Alexandre Tansman, Barcarole
Claudio Ambrosini Song of Innocence, Song of Experience
Napoleon Coste, Choeur des Peregrins (da Grand Serenade)
Johann Kaspar Mertz, Bardenklaenge

Terzo e ultimo appuntamento con il racconto dell’influenza di Dante sulle arti figurative, creato da Luca Scarlini, ogni volta accompagnato da un musicista e da un programma musicale diverso, che evochi suggestioni e immaginari delle epoche protagoniste. Il focus qui è sull’Ottocento e sul primo Novecento: in quest’epoca infatti, Dante è l’antidoto al realismo per pittori e scultori. Tutti coloro che vogliono fuggire dalla rappresentazione del quotidiano si riferiscono al mondo della Commedia. E allo stesso tempo, il mondo costruito dal sommo poeta trova artisti in grado di corrispondergli clamorosamente, di interpretarne a pieno le suggestioni, di dare forma, corpo e movimento alle parole della commedia, come William Blake o Auguste Rodin. Non meno importante, e probabilmente inevitabile per immaginario e contenuti, l’incontro con il Simbolismo, che specialmente in Italia dà frutti notevolissimi: Luca Scarlini racconta qui anche della vicenda del Concorso Alinari, che nel 1903 chiamò a rassegna tutte le figure principali della nuova arte, con in prima linea una personalità notevolissima come il veneto Alberto Martini, maestro di figurazioni macabre, che realizza per l’occasione diciannove disegni a penna acquarellati. Proprio negli stessi anni, Martini si dedica alla creazione di ex-libris e di illustrazioni per altre importanti opere della letteratura italiana ed europea, tra cui, qualche anno dopo, anche racconti di Poe e il Macbeth di Shakespeare. Ad accompagnare il racconto, spunti musicali sorprendenti, magistralmente eseguiti alla chitarra da Alberto Mesirca.

OPERAESTATE FESTIVAL, Teatro, Musica

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OPERA IN CONCERTO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Orchestra di Padova e del Veneto
  • Data evento: 08-08-2021
  • Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
  • Prezzo: Intero €20 / Ridotto €16
  • Orario: 21.00
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  • Tipologia: Musica, Lirica
  • Luogo alternativo: Sala Jacopo Da Ponte
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Orchestra di Padova e del Veneto

Maestro concertatore e direttore
Silvia Casarin Rizzolo
Francesca Dotto soprano
Enea Scala tenore
Lucio Gallo baritono
Roberto Scandiuzzi basso
Veronica Simeoni mezzosoprano

Gioachino Rossini, Guglielmo Tell Ouverture
Umberto Giordano, Andrea Chénier Nemico della patria (baritono)
Camille Saint-Saëns Samson e Dalila Mon coeur s'ouvre à ta voix (mezzosoprano)
Gaetano Donizetti, La Fille du Regiment - Ah, mes amis (tenore)

Giuseppe Verdi, Ernani Ernani, Ernani involami (soprano)
Gioachino Rossini, Il Barbiere di Siviglia La calunnia (basso)
Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana Intermezzo
Gaetano Donizetti, L'elisir d’amore Ardir, ah forse il cielo...
(duetto tenore-baritono)
Vincenzo Bellini, Norma Mira o Norma
(duetto soprano-mezzosoprano)
Gaetano Donizetti, Don Pasquale Cheti cheti immantinente
(duetto baritono- basso)
Giuseppe Verdi, Rigoletto Bella figlia dell'amore (quartetto soprano- tenore- mezzosoprano- baritono)
Giuseppe Verdi, La Traviata Brindisi (tutti)

Immancabile, nel programma di Operaestate Festival, la musica lirica. Con l’opera infatti, nasce 40 anni fa il festival che nella sua storia ha realizzato innumerevoli e importanti produzioni sia dal più repertorio più celebre e sia dal meno frequentato.
In quest’estate ancora particolare, a uno speciale Concerto Lirico è affidata la testimonianza del più longevo tra i molti percorsi del festival. Un concerto straordinario con interpreti d’eccezione: tutti artisti tra i più acclamati della loro generazione nei principali teatri d’opera internazionali. Vere star del bel canto come il soprano Francesca Dotto, fin dagli esordi riconosciuta fra i più promettenti soprani della scena lirica italiana e internazionale, il tenore Enea Scala dalla vocalità ricca ed estesa, ormai considerato un nome di riferimento del repertorio belcantista. E ancora il basso Roberto Scandiuzzi, considerato dalla critica il miglior “basso nobile” del panorama operistico internazionale, il baritono Lucio Gallo dalla prestigiosa carriera artistica che lo vede regolarmente ospite delle più importanti sale da concerto e teatri del mondo.
Infine il mezzosoprano Veronica Simeoni, anch’essa fra le “voci” più interessanti del panorama musicale internazionale con un variegato repertorio che va dalla musica barocca al novecento, passando per i grandi ruoli classici del suo registro.
Con l’Orchestra di Padova e del Veneto, saranno diretti da Silvia Casarin Rizzolo. Debuttò come Direttrice d'Orchestra a 18 anni e in seguito fu assistente del M° Claudio Abbado e del M° Zubin Metha.
Nel 2004 é la Prima Direttrice d'Orchestra italiana a dirigere in America e nel 2015 la prima a dirigere la IX Sinfonia di Beethoven in Italia, al Teatro greco di Taormina. Dal Novembre 2017 collabora con il Teatro La Fenice per il progetto "Fenice Educational". È la fondatrice, direttrice artistica e musicale del "Premio Elena Cornaro", primo premio italiano sulla parità di genere, diritti umani e la cultura al servizio del sociale che onora la prima donna laureata della storia, la veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, laureata in Filosofia all'Università di Padova nel 1678.

OPERAESTATE FESTIVAL, Lirica

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GIOVANI TALENTI 2

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Riccardo Porrovecchio/ Claudio Laureti/ Raffaella Cardaropoli/ Leonora Armellini
  • Data evento: 10-08-2021
  • Dove: Chiostro del Museo Civico
  • Prezzo: € 7
  • Orario: 21.00
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  • Tipologia: Musica
  • Luogo alternativo: Chiesa di San Giovanni
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Riccardo Porrovecchio violino
Claudio Laureti viola
Raffaella Cardaropoli violoncello
Leonora Armellini pianoforte

Robert Schumann
Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore, op. 47
Sostenuto assai. Allegro
Scherzo. Molto vivace. Trio I et II
Andante cantabile
Finale - Vivace

Johannes Brahms
Quartetto n. 1 in sol minore, op. 25
Allegro
Intermezzo. Allegro ma non troppo e Trio: Animato
Andante con moto
Rondò alla Zingarese. Presto

Un eccezionale quartetto formato da alcuni fra i migliori talenti emergenti della musica classica: tutti under 30, tutti brillantemente diplomati e perfezionati in prestigiose scuole e accademie internazionali, premiati in importanti concorsi internazionali e già acclamati in prestigiose sale da concerto.
A partire dal violinista palermitano Riccardo Porrovecchio, 23 anni, studio del violino dall’età di 4 anni, e debutto come solista a soli 11 anni. Si è perfezionato con Salvatore Accardo e con Sonig Tchakerian, e ora è in master alla Staatliche Hochschule di Mannheim. Il giovane talento della viola Claudio Laureti, romano, diplomato a Santa Cecilia, poi un master a Losanna, e in perfezionamento tra Colonia, Dortmund e l’Accademia di Cremona, anche esibendosi come solista e con orchestre da camera in tutt’Europa. Raffaella Cardaropoli si è diplomata in violoncello a 14 anni. Premiata in molti concorsi nazionali ed internazionali, suona uno splendido violoncello di M. Albanus del 1702. Leonora Armellini, nata a Padova nel 1992, diplomata a soli 12 anni, è considerata uno dei più grandi talenti emergenti della musica classica.
In programma: il Quartetto op. 47 di Schumann, dal carattere intimo e delicato in una meraviglia di chiarezza e concisione che riesce a incorporare naturalmente tutte le caratteristiche chiave della musica da camera classica. Un puro omaggio all'ardente studio di Schumann dei maestri: Haydn, Mozart e soprattutto Beethoven. Insieme al Quartetto n. 1, op. 25 di Brahms, dal carattere appassionato, fino al travolgente ultimo tempo, con lo sfavillante Rondò alla Zingarese.

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GIOVANI TALENTI 3

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Vikram Francesco Sedona/ Luca Giovannini/ Alberto Ferro
  • Data evento: 17-08-2021
  • Dove: Chiostro del Museo Civico
  • Prezzo: € 7
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:3:"381";}
  • Tipologia: Musica
  • Luogo alternativo: Chiesa di San Giovanni
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Vikram Francesco Sedona Violino, Luca Giovannini Violoncello, Alberto Ferro Pianoforte

Ludwig van Beethoven
Trio per archi e pianoforte n. 1 in mi bemolle maggiore, op. 1
Allegro
Adagio cantabile
Scherzo. Allegro assai
Finale. Presto

Johannes Brahms
Trio n. 2 in do maggiore per archi e pianoforte, op. 87
Allegro
Thema mit variationen - Andante con moto
Scherzo. Presto e Trio: Poco meno presto
Finale. Allegro giocoso

Ancora un trio di formidabili giovani musicisti, questa volta poco più che ventenni, tutti laureati in prestigiose competizioni e già invitati in importanti stagioni musicali.
A partire dal violinista Vikram Francesco Sedona, del 2000, studi di violino dai 6 anni, proseguiti poi al Conservatorio di Venezia e all’Università di musica di Graz; il violoncellista
Luca Giovannini, anch’egli del 2000, diplomato brillantemente nel 2017 e ora alla Kronberg Accademy di Francoforte; e il pianista Alberto Ferro, nato a Gela nel 1996, inizio dello
studio del pianoforte a 7 anni, primo recital a 13. Tra i numerosi concorsi nazionali e internazionali in cui è stato premiato, spiccano: il Busoni di Bolzano (2015); il Premio Venezia
(2015); il Regina Elisabetta di Bruxelles (2016); il Telekom Beethoven" di Bonn (2017).
In programma il Trio n. 1, op. 1 di un Beethoven poco più che ventenne, ma la cui intensità espressiva prelude già alla grandezza futura. Nuova e vivace ricchezza di dialogo viene
qui immessa, rispetto al trio settecentesco, aprendo nuovi orizzonti per questa forma musicale. A partire dallo sviluppo dei vari movimenti, dall'Allegro iniziale, vivace e ben elaborato nel passaggio da un tema all'altro; all'Adagio cantabile dall’ intensità lirica ed espressiva già proprie del grande Beethoven, agli Scherzo e Finale dalla straordinaria maturità di invenzione tematica.
Segue il Trio n. 2, op. 87, fra le opere cameristiche più affascinanti di Brahms, “impregnata di un’allegrezza primaverile… che ha la bellezza di un Raffaello”. Un capolavoro indiscutibile, di eccezionale precisione e felicità d’invenzione.

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