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IAN ANCHETA / Dance Well Dancers

  • Sottotitolo: 257^ residenza coreografica
  • Summary: Il coreografo Ian Ancheta incontra la comunità Dance Well e inizia il lavoro di ricerca e creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies".
  • Data evento: 29-04-2022
  • Dove: Chiesa di San Giovanni
  • Orario: sharing per studenti delle scuole superiori
  • Tipologia: Danza

Il coreografo Ian Ancheta incontra la comunità Dance Well e inizia il lavoro di ricerca e creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies", il cui debutto è previsto durante B.Motion Danza 2022. Il coreografo condurrà anche un workshop per 6 gruppi di studenti delle scuole superiori di Bassano, a cui aprirà anche una prima versione del lavoro con i dancers, seguito da sessioni di feedback. 

Ian Yves Ancheta (Svezia 1993) è entrato in contatto con la danza per la prima volta attraverso l’hip hop “New School”, che ha portato al suo interesse per la musicalità e movimenti frammentari. Si è diplomato alla ArtEZ University of the Arts nel 2019 ed ha lavorato con coreografi come Tom Weinberger, Conny Janssen, Ingrid Berger Myhre, Carolyn Carlson, e Wubkje Kuindersma. Come autore, Ian è interessati ai temi dello humour e del gioco: utilizza gli oggetti come strane fonti di ispirazione, e nelle sue creazioni cerca sempre di rivelare qualcosa di sé al pubblico e viceversa. Nel 2019 ha iniziato a collaborare con la casa della danza Dansateliers, per la quale ha creato il duetto “once, two times” (2019), il breve assolo “titta på mina tuttar” (2020), e “caught in between” (2021) con Conny Janssen Danst.

Con il sostegno dell'Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia.
Ambasciata Paesi Bassi 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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Giovanna Garzotto

  • Sottotitolo: 257^ residenza coreografica
  • Summary: La Dance Well teacher e artista della danza Giovanna Garzotto supporta il coreografo Ian Ancheta nel suo incontro con la comunità Dance Well.
  • Data evento: 29-04-2022
  • Dove: Chiesa di San Giovanni
  • Orario: sharing per studenti delle scuole superiori
  • Tipologia: Danza

La Dance Well teacher e artista della danza Giovanna Garzotto supporta il coreografo Ian Ancheta nel suo incontro con la comunità Dance Well e supporta il lavoro di co-creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies", il cui debutto è previsto durante B.Motion Danza 2022. 

Giovanna Garzotto è una danzatrice freelance, insegnante e dance maker formata alla London Contemporary Dance School. Come performer ha collaborato, tra gli altri, con Melanie Demers, Chiara Frigo, Sharon Fridman, Andrea Costanzo Martini, Ivan Perez, Emma Crithley. È stata assistente coreografa per Yasmeen Godder, Itamar Serussi, Stian Danielsen, Sharon Fridman. È docente di Dance Well-movement research for Parkinson's dal 2013. Nei suoi lavori ama abitare luoghi non convenzionali e predilige progetti che dialogano con le comunità, che nascono da processi di cooperazione e condivisione e che provocano un'attenta presa di coscienza in termini di utilizzo delle risorse. Attraverso la danza, come soft activist, si sforza di aumentare la consapevolezza sull'esistenza di spazi per il cambiamento.

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LEDA KREIDER

  • Sottotitolo: 317^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 27 settembre all'11 ottobre, Leda Kreider prosegue la sua ricerca intitolata "Crave"
  • Data evento: 10-10-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Teatro

Crave
di Sarah Kane
Diretto e interpretato da Leda Kreider
Assistente alla regia Antonio Perretta
Scene di Paolo di Benedetto

Progetto selezionato nell'ambito del bando Maturazione 2024, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).

Foto di Azzurra Primavera

Crave significa desiderio, fame forse, bramosia.
Cosa significa tradurre un testo in un’altra lingua, in un linguaggio parlato e scritto differente dalla lingua dell’autore? Cosa si perde, cosa si trasforma? Che cosa si distingue ed emerge con maggior nitidezza grazie alla presa di distanza che comporta il passaggio da una lingua all’altra?
Crave è un testo a quattro voci intrecciate, che alterna interventi frammentati con un ritmo “jazz” a brani più estesi in forma di flusso di coscienza.

Sarah Kane crea immagini vivide, cesellate, e le sfrutta per sprofondare all’interno di crepe scoscese, squarciando con violenza e ironia cupe zone d’ombra interiori. L’andamento della narrazione segue una continua pulsazione emotiva: le relazioni intessute tra le voci rendono estremamente necessarie le parole date, che fuoriescono come schegge di un pensiero viscerale.
In un’intervista del 1997 Sarah Kane afferma a proposito delle categorie create dai media: “Io non vedo di buon occhio le definizioni. Non posso dire di far parte di un gruppo. Gli unici con cui mi sento sono David Greig, Martin Crimp e David Harower, non per identità di tematiche, ma per l’analogo sforzo teso a creare una lingua”.
Quando si traduce un testo, si ri-crea una lingua? Oggi è necessario tornare a dare importanza alla Parola. Durante la residenza si imposterà un lavoro di verifica della vecchia traduzione pubblicata, in modo da poter mettere in scena il testo integrale in una versione più accurata e precisa possibile dal punto di vista linguistico.
Si propone uno studio approfondito sul testo, oscillando tra il lavoro sulla carta e la prova in lettura attiva, per poter poi avviare un lavoro sul corpo e sulla costruzione spaziale scostandosi progressivamente dal copione. Una delle quattro voci verrà mantenuta in inglese (C), conservando un legame con la “lingua madre”. Le altre 3 voci verranno approfondite studiando una differenziazione interpretativa per ogni voce (A, M e B). Questo implicherà anche un’indagine linguistica rispetto al passaggio tra l’inglese e l’italiano: io sono italo americana, e come interprete in scena questo tipo di analisi troverà una corrispondenza diretta nel mio corpo fisico e nella mia esperienza linguistica sviluppata sin dalla nascita.

Parallelamente, si avvierà un’analisi a tavolino sul testo e una progressiva spazializzazione nello spazio scenico, costruendo gradualmente partiture fisiche aderenti alla struttura testuale. Verrà allestita la scenografia a moduli di tripolina bianca, che crea un'atmosfera mobile e aerea: questa verrà mossa, modificata, trattata in stretta connessione con le partiture fisiche create secondo le azioni drammaturgiche suggerite dal testo.

Italoamericana, classe 1991, si diploma all’Accademia del Teatro Verdi di Padova nel 2014 e alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Carmelo Rifici nel 2017. Tra le varie esperienze formative studia con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein. Dopo il periodo accademico prende parte allo spettacolo Uomini e No al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Carmelo Rifici, con il quale debutterà nuovamente a gennaio 2020 in Macbeth, le cose nascoste al LAC di Lugano. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Alex Rigola; aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, di Alessio Maria Romano. Nel 2018 debutta alla Biennale Teatro di Venezia in Orestea della Compagnia Anagoor. Ha seguito come collaboratrice-assistente alla regia Cuore di Cane, regia di Giorgio Sangati e Se Questo è un Uomo, regia di Valter Malosti. Nel 2019 debutta al Teatro Fabbricone di Prato nel ruolo di Margherita in Scene da Faust con la regia di Federico Tiezzi. Nel 2021 incontra Laura Sicignano allo Stabile di Catania e debutta nello spettacolo Donne in Guerra. Nel 2022 debutta in Ifigenia in Tauride al Teatro Greco di Siracusa diretta da Jacopo Gassmann e nel 2023 e 2024 è protagonista con Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi, Marco Foschi e Anna Della Rosa in PRIMA e in DURANTE, scritti e diretti da Pascal Rambert, al Piccolo Teatro Grassi a Milano. Nel 2024 è Lisa in Demoni diretto da Claudio Autelli. Sperimenta nella scrittura con Lucia Calamaro e Angela Dematte`. E’ nel cast di alcune serie televisive: in Bella da Morire e Fedeltà diretta da Andrea Molaioli, in Romulus, con la regia di Matteo Rovere, e in Fiori Sopra L'Inferno, diretta da Carlo Carlei.

 

 foto Leda Kreider 1

 

 

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BASE 9

  • Sottotitolo: 282^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S.Bonaventura dal 21 al 27 febbraio 2023, l'associazione Base9 esplorerà pratiche di co-creazione e co-immaginazione.
  • Data evento: 26-02-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Cosa significa co-immaginare? Cosa succede se ci prendiamo il tempo per pensare il futuro?
il team artistico di Base 9, in residenza negli spazi del CSC San Bonaventura, esplorerà processi di co-immaginazione e co-creazione che attingono dalle poetiche dei singoli per strutturarsi in nuovi ecosistemi di movimento e relazione. Un tempo prezioso in cui riflessioni e pratiche fisiche si intrecciano, per approfondire una rete di progettualità che l’associazione sta sviluppando.

Base 9 è una piccola comunità artistica che riconosce nelle pratiche coreografiche, di danza e movimento le sue principali forme di espressione. Hanno collaborato con artistə quali Mélanie Demers, Nora Chipaumire, Yasmeen Godder, Silvia Gribaudi, Chiara Bersani, Andrea Costanzo Martini, Ivan Pérez, Masako Matsushita, Marina Mascarell, Marco D'Agostin, Cullberg Ballet, de Stilte, Divadlo Studio Tanca. I loro progetti di natura performativa, partecipativa o laboratoriale, vengono ospitati presso numerosi festival, musei, spazi urbani o naturali. Il team di artistə di Base 9 ha esperienza nel lavorare con professionisti della danza e non, sviluppando parallelamente un'attenzione per pratiche di movimento per le comunità.

Base 9 Foto presentazione 1 

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ELENA SGARBOSSA

  • Sottotitolo: 283^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dall'8 al 13 marzo, l'artista della danza Elena Sgarbossa prosegue la ricerca intitolata "Sweetheart".
  • Data evento: 13-03-2023
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Danza

Dolcézza: la qualità di cosa che diletti e accarezzi delicatamente gli altri sensi, che dia una piacevole sensazione all’orecchio, all’olfatto, al tatto, alla vista.
SWEETHEART è una ricerca coreografica che investiga il tema della dolcezza. Solitamente, si dice che un evento traumatico può segnare una vita, che la violenza riesce a scuotere le carni e ad imprimersi nel corpo. E la dolcezza? Può la dolcezza penetrare nelle carni e nella memoria altrettanto profondamente?

Elena Sgarbossa è un'artista del movimento italiana. Il suo percorso artistico intreccia in maniera fluida processi autoriali e di sperimentazione coreografica, insieme a progetti di ricerca e di movimento per comunità. Tra i più rilevanti per la sua pratica ci sono il progetto Dance Well e i progetti europei Empowering Dance 1 e 2.
Nel 2019 si avvicina all'esperienza coreografica con il solo KEO, lavoro vincitore di DNAppunti Coreografici. La sua creazione double:double è selezionata dalla Vetrina della giovane danza d'autore - Network Anticorpi XL 2022. Nello stesso anno fonda e fa parte del team artistico Associazione Culturale Base 9. Come performer ha collaborato con Chiara Bersani, Masako Matsushita, Marco D’Agostin, Yasmeen Godder, Nora Chipaumire, Chiara Frigo, Davide Valrosso. 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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