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CELTIS AUSTRALIS Storia del bagolaro e del bosco viaggiante

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Filippo Tognazzo/ Zelda Teatro
  • Data evento: 29-08-2021
  • Dove: Bosco di campagna-Rosà
  • Prezzo: € 10 (prenotazione obbligatoria)
  • Orario: 17.00 e 18.30
  • Tipologia: Teatro, Musica
  • Luogo alternativo: Rinviato a domenica 5 settembre
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Filippo Tognazzo voce narrante
Ivan Tibolla polistrumentista

Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto

regia Filippo Tognazzo
con Filippo Tognazzo
musiche di Ivan Tibolla
illustrazioni di Gianluca Bettio
assistenza tecnica Enrico Bognolo
a cura di Zelda Teatro
con il fondamentale contributo di
Mario Baggetto, Albino Mottes,
La Consulta per l’ambiente di Rosà
si ringraziano Associazione Fanti Rosà
e Gruppo Alpini Rosà

La creazione è parte del progetto “Comunità/Cultura/Patrimonio per il contrasto alla povertà culturale” sostenuto da Fondazione Cariverona

Una nuova creazione ambientata nel “bosco di campagna” di Rosà, piccola oasi naturale curata da oltre vent’anni da un gruppo di volontari. Una storia di condivisione e impegno per ritrovare un equilibrio fra natura e attività antropica, resistendo a siccità, indifferenza, atti vandalici. A partire dalla condivisione con la comunità, nasce una drammaturgia originale a cura di Filippo Tognazzo e della compagnia Zelda, che invita alla riflessione sul rapporto uomo/natura, sulla biodiversità, sulle emergenze contemporanee. In un luogo emblematico: un meraviglioso bosco di pianura nel bel mezzo di una zona tra le più fortemente urbanizzate del nostro territorio. Una drammaturgia condivisa con la comunità e il territorio, sapientemente costruita da Filippo Tognazzo attraverso il dialogo con i cittadini, guidato da quella cura per la relazione che è chiave nel progetto artistico di Zelda. Con la consapevolezza che l’arte e la creatività costituiscano un momento essenziale di riflessione, crescita e confronto, lo spettacolo crea uno spunto di riflessione da cui partire, per immaginare un futuro responsabile, equo, sostenibile. Protagonista fin dal titolo, non a caso, un albero resistente: il Celtis Australis che abita i centri delle città per la sua resistenza all’inquinamento e l’ombra fitta che sa creare; un albero usato anche in falegnameria, per il suo legno durevole, in tintoria, per la sua corteccia da cui estrarre un particolare color giallo, e in cucina, per le bacche da cui si estrae una particolare confettura. Un albero cui dedicare anche poesie…

Teatro, Musica

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LES ADIEUX

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Luca Scarlini/ Alberto Mesirca
  • Data evento: 20-07-2021
  • Dove: Giardino del Teatro Accademico
  • Prezzo: € 7
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Teatro, Musica
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Luca Scarlini voce narrante
Alberto Mesirca chitarra

Fryderyk Chopin (arrangiamentoTarrega)
Notturno Op. 9 n. 2
Valzer Op. 34 n. 2
Preludes Op. 28 n. 4 – 7
Fernando Sor
Les adieux - Fantaisie n 6, Op. 21
Etude Op. 9 n. 11
Fantasie Elegiaque
Op. 57 – Six Valses
Sylvano Bussotti
Lorenzaccio

Luca Scarlini, storyteller e drammaturgo, insieme al chitarrista Alberto Mesirca, propongono un recital a tema romantico (e ambientato negli anni del Romanticismo letterario) sulla storia di Pietro Pagello (1807-1898), medico nato a Castelfranco Veneto e morto a Belluno, che fu famoso in tutta Europa per la sua vicenda d'amore con la scrittrice George Sand. Il medico e la scrittrice si incontrarono a Venezia, dove George Sand (pseudonimo di Amantine Lucile Aurore Dupin, che scelse un nome maschile per poter pubblicare le proprie opere letterarie) soggiornava in compagnia di Alfred De Musset. L'illustre coppia di scrittori aveva fuggito Parigi per celebrare il proprio amore sullo sfondo romantico e

poetico per eccellenza. Pagello era stato chiamato al capezzale di De Musset. come medico curante all'Hotel Danieli, e lì visse una storia con la scrittrice francese. De Musset tornò quindia Parigi, dove scrisse della vicenda nel suo Confessioni di un figlio del secolo, e lo stesso fece Sand, in toni più crudi, in Elle et lui; e ne scrisse anche il fratello di lui, Paul de Musset, nel satirico Lui et elle.
Pagello seguì George Sand a Parigi, ma in breve tempo la scrittrice si stancò di lui e il dottore tornò in Italia, per stabilirsi a Belluno, dove esercitò la professione fino a età assai tarda, facendo di tutto per cancellare la presenza della Sand della sua vita.
Un racconto romantico, che trae suggestioni da scrittori e scrittrici e da molte trame musicali, compresi brani di Chopin, anch’egli legato sentimentalmente a George Sand.

Teatro, Musica

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MANCAMENTO AZZURRO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Vasco Mirandola, Erica Boschiero, Sergio Marchesini
  • Data evento: 21-07-2021
  • Dove: Lungo Brenta di Campolongo
  • Prezzo: € 10
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Teatro, Musica
  • Luogo alternativo: Chiesa di Santa Maria del Carmine - Campolongo
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

 Musica, canzoni, poesie, racconti da Andrea Zanzotto

Nell’anno del centenario della nascita del poeta Andrea Zanzotto, Vasco Mirandola, con i musicisti Erica Boschiero e Sergio Marchesini, compie un viaggio a ritroso nella produzione del grande poeta, alla ricerca di quell’alone “dove i suoni possono dialogare con le parole per portare alla mente, al cuore, quello che la poesia dice ma non dice del
tutto”. Pioniere della corrente ecologista nella letteratura italiana e uno dei pochi autori contemporanei sensibile al dialogo tra storia e geografia, la poesia di Zanzotto trova
un’ambientazione ideale sul lungobrenta di Campolongo, per incontrare un nuovo modo di “ascoltare” Andrea Zanzotto. Mirandola, Boschiero e Marchesini infatti, tentano qui un’azione avventurosa: rendere in musica la poesia di Zanzotto, giù caratterizzata da una straordinaria musicalità. Lontani da un approccio puramente accademico, ma con l’obiettivo di suggerire un altro sguardo sulla poesia, gli artisti partono dall’ultima opera, Haiku for a season, dalla struttura poetica essenziale, minima, piena di silenzi e di riverberi. Un non-luogo letterario che diventa metro di misura per scegliere tra le poesie e i racconti della sua abbondante produzione. Guidati dalla domanda “quando e dove si crea questa sospensione, questo incanto fonico e limpidezza di pensiero?”, i tre percorrono a ritroso le sue opere, indagandone sperimentazioni e citazioni, per cercare qualcosa
che definisca la contemporaneità, ferita da una situazione di sbandamento, di mancamento, e far ri-suonare ancora le parole di Zanzotto.

Teatro, Musica

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MULINOBIANCO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Babilonia Teatri
  • Data evento: 30-07-2021
  • Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
  • Prezzo: Intero 15€ / Ridotto 12€
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Teatro
  • Luogo alternativo: Sala Jacopo Da Ponte
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto

di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con Enrico Castellani, Ettore Castellani,
Orlando Castellani e Valeria Raimondi
luci e audio Luca Scotton
produzione La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival

Mulinobianco nasce dalla consapevolezza che viviamo un mondo in cui sembra impossibile trovare un equilibrio tra naturale ed artificiale: una dicotomia quasi impossibile da gestire. Da una parte la modernità, le fabbriche, gli elettrodomestici, i prodotti e i veleni chimici, i sapori e gli odori riprodotti in laboratorio, la tecnologia; dall'altra parte le tradizioni da riscoprire, l'orto da coltivare dietro casa, il biologico, il biodinamico, la vacanza avventura. Al centro, gli esseri umani, ciascuno col proprio grado di consapevolezza e di ignoranza, sotto il fuoco incrociato di notizie allarmanti e catastrofiche, difficili da gestire. Notizie rispetto alle quali non sempre è facile capire come comportarsi: il più delle volte vengono ignorate, in certi casi per scelta, in altri perché informarsi è complesso, come lo è far si un'opinione e l’essere coerenti. Ma ciascuno nel suo piccolo può fare la sua parte. Quale? Babilonia Teatri condivide con il pubblico molte domande che accompagnano e assillano l’umanità, ben consapevoli di non avere una risposta univoca, ma anche di non poterle accantonare, ma piuttosto usarle per approfondire temi cari alla compagnia e urgenti per il mondo contemporaneo. Con il loro stile inconfondibile, i Babilonia Teatri si muovono tra il racconto e la riflessione, tra il pubblico e il privato, all'interno di un gioco che prevede di mettersi al centro e allo stesso tempo di osservarsi dall'esterno, con ironia e cinismo, in una continua e complessa altalena tra completa adesione alle proprie idee e la disponibilità a metterle in crisi e a sorriderne.

Teatro

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IL SENTIERO DEL RICCIO

  • Accessibilità: No
  • Sottotitolo: Paola Rossi/ La Piccionaia
  • Data evento: 26-09-2021
  • Dove: Sentiero del Riccio (loc. Molvena)
  • Prezzo: € 10 (prenotazione obbligatoria)
  • Orario: 17.00 e 17.15
  • Tipologia: Teatro
  • Luogo alternativo: Rinviato al 16 ottobre

Prima Nazionale
coproduzione Operaestate Festival Veneto

di e con
Paola Rossi e Carlo Presotto

Silent Play di comunità con gli abitanti di Molvena

 coproduzione
Operaestate Festival, La Piccionaia
 La creazione è parte del progetto “Comunità/Cultura/Patrimonio” sostenuto da Fondazione Cariverona
 
Lo sviluppo di questo prototipo si è realizzato nell’ambito del progetto “Comunità Artistiche Digitali”, di Fondazione Università Ca’ Foscari finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Laboratorio Veneto”

Il territorio di Colceresa è caratterizzato da percorsi collinari dove ogni svolta regala nuovi paesaggi: ruscelli, boschi di acacia, vigneti e uliveti si susseguono lungo i tracciati e quando il sentiero imbocca le dorsali dei colli la vista si apre verso la valle.
Il Comune di Colceresa è impegnato nel ripristino e nella cura di questi percorsi e dà avvio con questo progetto, a una serie di passeggiate teatrali in silent play, in seguito a disposizione di tutti gli escursionisti. Si comincia quindi con il Sentiero del Riccio che si snoda attraverso boschi, corsi d’acqua, discese panoramiche e che verrà svelato agli spettatori da un’originale narrazione guidata, costruita dall’artista insieme alla comunità locale. Non mancano, su questo sentiero (e anche sugli altri, ciascuno dedicato a un animale diverso) le curiosità: a partire dalle storie degli alpini, con la nota osteria che riporta all’esterno proprio l’inconfondibile cappello alpino; ma anche la scuola materna e la sua architettura dalla storia bizzarra, dato che prima era stata un teatro e poi una fabbrica. Non solo storie di umanità e architetture: spazio anche alla preziosa biodiversità attraversata dal sentiero, con la sua vegetazione più amata – i ciliegi – e quella di più recente importazione, come gli ulivi.

Una narrazione che resterà a disposizione anche dopo lo spettacolo, da scaricare tramite QR code, per continuare ad ascoltare la storia della città dalla viva voce dei suoi abitanti e di chi ne conserva la memoria.

Si raccomanda di indossare scarpe e abbigliamento adeguato a passeggiate nella natura in zona collinare. Si chiede gentilmente di munirsi di coperta o stuoino per sedersi sull’erba.

Teatro

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