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ELISABETTA LAURO + GENNARO LAURO

  • Sottotitolo: 279^ residenza coreografica
  • Summary: In residenza negli spazi del CSC dal 27 novembre al 5 dicembre, gli artisti Elisabetta e Gennaro Lauro proseguono la ricerca intitolata "ZugZwang".
  • Data evento: 05-12-2022
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

di e con: Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro
coproduzione: Associazione Sosta Palmizi (Italia), Compagnie Meta (Francia), Cuenca/Lauro (Germania)
Residenza parte di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche | azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore

Nel gioco degli scacchi lo Zugzwang indica il momento in cui si è obbligati a fare una mossa, nonostante ci si senta impossibilitati a farlo, poiché si sa che, muovendo, qualcosa andrà sicuramente perduto, se non addirittura tutto. 
E allora cosa muovere, e soprattutto come muovere?
Fino a che punto il movimento è uno slancio vitale e quando diventa una fuga o uno stallo?
Due individui, fratello e sorella, si ritrovano come pedine all’interno di una scacchiera, un labirinto di figure in cui sono racchiuse tutte le loro possibilità di movimento e di relazione. Ad ogni figura corrisponde un mondo, un enigma da attraversare e decifrare. Tra deviazioni, incastri e impasses i due provano a disinnescare il gioco, piegandone le regole e chiedendosi quanta libertà sia concessa in un ordine prestabilito.

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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GIORGIA LOLLI

  • Sottotitolo: 278^ residenza coreografica
  • Summary: In residenza negli spazi del CSC dal 7 al 13 novembre, l'artista Giorgia Lolli, insieme alle danzatrici Vittoria Caneva e Anna Kushnirenko, prosegue la ricerca intitolata The Glitter manifesto. 
  • Data evento: 12-11-2022
  • Dove: Palazzo Agostinelli
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

The glitter manifesto è un’antologia di lavori che esplorano il concetto di fragilità e come questa intersechi le nostre biografie in corpi fisici, immaginativi e collettivi. Fortemente connesso con le voci uniche delle danzatrici, The glitter manifesto è un castello di vetro che si sgretola, accompagnando i corpi alla ricerca di glitter nelle pieghe, nelle fratture, nei solchi con cui il sudore arde la pelle.
Glitter è riflessione, una pratica di movimento e di pensiero, e il suo manifesto è uno scritto prodotto all’inizio della collaborazione con Vittoria Caneva e Hanna Kushnirenko. Il nostro dialogo si muove verso un corpo frattale, (dis)articolato, in continuo transito e attivo in una ricerca estetica e politica su coscienza ed identità femminili, autodeterminazione ed empowerment.

“È un lavoro sulla fragilità, per certi versi mi è sembrato un filo che unisce rischio e bellezza, che mostra il costo ma anche il valore di stare dentro alle cose piuttosto che guardarle da fuori, sulla cura, sull’accompagnare di quello che è destinato a rompersi.” - Sara Lando

Giorgia Lolli è una dance artist di Reggio Emilia. Dopo la laurea in Danza Contemporanea presso Zürich University of the Arts, continua la sua formazione in Israele. Interprete in creazioni di Emanuel Gat, Dor Mamalia, Yoshiko Chuma, Regina Van Berkel, ha collaborato con Skopje Dance Theater ed E.sperimenti Dance Company. Negli ultimi anni si avvicina alla ricerca autoriale ed il suo primo progetto Eufemia, prodotto da Anghiari Dance Hub, è selezionato dal Network Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2021, finalista a Direction Under 30, e presentato a TodiOFF, Altofest, Festival Hasard (CH), Platform14 (DE) e Festival Lugar Futuro (PT). Selezionata per Incubatore CIMD 2022-24, la sua ricerca continua in The glitter manifesto.

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Nur Garabli

  • Sottotitolo: 276^ residenza artistica
  • Summary: Nur Garabli, performer e coreografa palestinese, è in residenza negli spazi del CSC, dal 17 al 22 ottobre 2022, per proseguire la sua ricerca sui temi dell'identità delle donne arabo-palestinesi attraverso nuovi linguaggi corporei e vocali. 
  • Data evento: 17-10-2022
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: Non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Nur Garabli, performer e coreografa palestinese, è in residenza negli spazi del CSC, dal 17 al 22 ottobre 2022, per proseguire la sua ricerca sui temi dell'identità delle donne arabo-palestinesi attraverso nuovi linguaggi corporei e vocali. 

Nur Garabli, in quanto donna  mususlmana e di origini palestinesi in Israele, si confronta quotidianamente con l’islamofobia, il razzismo, l’occupazione e il patriarcato. Partendo da questa esperienza personale la coreografa e performer si interroga su una condizione condivisa da molte donne, circondate dalla guerra. Una situazione in cui si mette in discussione cosa sia la pace e a cosa assomigli, che emozioni possa farci sentire e quale sia il suo odore. Come racconta la coreografa stessa, la pace inizia nell’interiorità di ciascuno e per arrivare a questa pace interiore Nur Garabli sente la necessità di riconettersi e ritracciare la propria identità; crescere divisa in due mondi, due culture e due nazioni può risultare infatti destabilizzante e sfidante. Partendo dalle sue origini, Nur pratica e reintepreta la danza popolare palestinese Dabke attraverso una mente, un’anima e un corpo contemporanei. La sua pratica artistica ricerca la connessione tra la sua patria e la sua energia, la protesta e la rivoluzione e celebra l’identità arabo-palestinese delle donne, creando nuovi linguaggi del corpo. 

Nur Garabli è una performer e coreografa freelance palestinese. Cresce con sua madre Eman, la sua gemella Yara e la nonna Layla, tre generazioni di donne palestinesi che condividono lo stesso spazio di terra a Jaffa.
Garabli ottiene la laurea in danza ed educazione alla School of Dance Arts, presso il Kibbutzim College di Tel-Aviv. È cofondatrice del collettivo femminile palestinese Taboo Group che lavora tra arte e attivismo nella sfera pubblica. È inoltre coinvolta nel progetto Moving Together, insieme alla danzatrice e coreografa Yasmeen Godder e alla sua compagnia  di Jaffa, dove insegna la danza tradizionale palestinese Dabke per coinvolgere donne di diverse età, culture e comunità attraverso i linguaggi del corpo e il dialogo.
Garabli è stata direttrice artistica e curatrice del festival Moving Together nel Marzo 2022 insieme a Yasmeen Godder; porta avanti la sua attività di promozione della cultura e delle forme d’arte locali all’interno della comunità araba. Ha preso parte a 123 programmi dedicati a giovani coreografi presso il Suzanne Dellal Centre for Dance and Theatre e in questa occasione ha elaborato un breve assolo intitolato Seventy Three, selezionato per il MilanOltre Dance Festival 2022 a Milano.
Attualmente Nur sta presentando i suoi due ultimi lavori: HaKovshim X Allenby (prima nazionale ad Akko Festival, 2021) e CHÉ (in prima nazionale al Tel Aviv Dance Festival, 2022).

 

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Isabel Paladin

  • Sottotitolo: 275^ residenza coreografica
  • Data evento: 16-10-2022
  • Dove: Palazzo Agostinelli
  • Orario: Non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

La coreografa Isabel Paladin è in residenza presso gli spazi del CSC dal 16 al 24 ottobre 2022 per portare avanti la propria ricerca sulla relazione tra uomo e natura con il progetto  “Come Verde ongoing”. 

L'artista vuole ricercare la relazione corpo-pianta e avvicinare la percezione delle azioni umane a quelle del mondo vegetale, spesso inconsciamente ignorato e dimenticato. Riprendendo le parole dello scienziato Stefano Mancuso che parla di “invisibilità del verde” Isabel Paladin riflette sulla tendenza umana di ignorare l’esistenza e l’intelligenza delle piante e desidera per questo riconsiderare in prima persona il proprio rapporto con la natura, coinvolgendo in questa sua scoperta il pubblico.
Il progetto infatti stimola la ricerca di nuove modalità di interazione con il pubblico, per rendenderlo partecipe dell’avvicinamento alla natura.

La creazione/ricerca artistica pensata per la residenza vede all’opera tre danzatrici Desi Bonato, Simea Cavelti e Isabel Paladin, impegnate in un lavoro sinergico volto all'elaborazione di una performance in cui il pubblico possa sentirsi guidato nell’interazione e anche libero di riscoprire il proprio presente nell'ambiente urbano e naturale.  Attraverso diversi processi creativi e performativi, tra cui la  pratica della camminata, già sperimentati con il collettivo di Base9, la ricerca di Isabel Paladin intende continuare questa esplorazione e sviluppare nuove visioni e modalità di interazione tra azioni umane e vegetali, ispirandosi al motto “Le piante? Nulla di meglio sulla Terra a cui ispirarsi”.

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Fabio Liberti

  • Sottotitolo: 274^ residenza coreografica
  • Data evento: 04-10-2022
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

“Non è il passato in quanto tale che ci governa, eccetto forse da un punto di vista biologico. E’ l’immagine del passato, spesso fortemente strutturato e mitizzato. Le immagini e le costruzioni simboliche del passato sono impresse, quasi come un’informazione genetica, nella nostra sensibilità”.

Il coreografo italiano, ma attivo a Copenaghen, Fabio Liberti è in residenza negli spazi del CSC dal 3 al 14 ottobre 2022 per un progetto che indaga i temi della memoria e dell'identità, attraverso i ricordi personali della danzatrice, performer e artista visuale Maud Karlsson.  Il viaggio parte dal ricordo dei suoi nonni che negli anni ’50 e ’60 gestivano una fabbrica di pon pon nella Svezia del Nord, per poi arrivare al presente. Attraversando le sue memorie è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio, in un’atmosfera al contempo concreta e astratta, in cui momenti drammatici si alternano ad eventi divertenti, avvolti in un travolgente caos di immagini e velocità.

Il lavoro di Fabio Liberti si focalizza sulla memoria come elemento strettamente connesso al nostro senso di identità, costruita sulla base di narrazioni di vita - esperienze soggettive, il contesto sociale e le storie collettive- che abbiamo interiorizzato. Il contesto sociale attuale ha moltiplicato in modo esponenziale le esperienze di vita possibili, mai come oggi infatti  siamo in grado di stringere così tanti contatti umani, o di accedere a così tante informazioni o ancora di essere fisicamente presenti in luoghi diversi nell’arco di una sola vita. Davanti a questo scenario il coreografo pone delle domande e degli spunti di riflessione: in che modo questa accelerazione influenza la nostra memoria e la nostra identità? In che modo il nostro cervello filtra, selezione e assorbe stimoli significativi che modellano e danno forma all’identità in in tempi di iperconnessione e iperattività?

Partendo da questi interrogativi il lavoro di  ricerca intende combinare la composizione del movimento, il live text ed elementi visuali per utilizzare le memorie personali di Maud e il contesto sociale e storico corrispondente, come materiale creativo per riflettere sull’intrinseca relazione tra memoria e identità.

Parte del progetto Dance & Dramaturgy.  

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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