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ROBERTA RACIS

  • Sottotitolo: 308^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 29 febbraio al 7 marzo, Roberta Racis, Samuele Cestola, Martina Badiluzzi e Dea Merlini proseguono la loro ricerca intitolata "Atto Bianco"
  • Data evento: 06-03-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Tipologia: Danza

progetto, coreografia, danza: Roberta Racis
suono e musiche eseguite dal vivo: Samuele Cestola
collaborazione drammaturgica: Dea Merlini, Martina Badiluzzi
luci: Giulia Pastore
direzione tecnica: Mattia Bagnoli
set, scenografia: Cmf Scenografie
costume: Rebecca Ihle
foto e video: Luca del Pia
produzione generale: Pietro Monteverdi
promozione, cura: Jean-François Mathieu
produzione: Oscenica
in coproduzione con: Fabbrica Europa
con il sostegno di: Primavera dei Teatri, Inteatro Polverigi, Fondazione Armunia, Fondazione Politeama - Città di Catanzaro

Con Atto Bianco, Roberta Racis apre una nuova fase della propria ricerca artistica e inaugura una trilogia dedicata al tema delle radici e dell’eredità famigliare. Dopo questo primo lavoro incentrato sulla figura materna, il progetto proseguirà con Torrada, dedicato alla sua cultura d’origine sarda, e infine con Uccidere i padri, in cui l’artista affronterà la questione della paternità, artistica e famigliare; un capitolo conclusivo che, strutturato come una lettera, dialogherà con Le Sacre di Igor Stravinsky attraverso una rilettura percussiva.

Il bianco, dominante sin dal titolo della creazione, è un colore dalla storia particolare ed evoca una serie di rifrazioni concettuali cui l’ autrice ha attinto per la composizione di questo lavoro in cui danza, voce e canto strutturano sinergicamente l’azione. Roberta Racis compone un omaggio al materno che è anche uno studio sull’atto bianco del balletto romantico. La scena cosparsa di foglie è richiamo a una natura che è sia amica del corpo, sia residuo di un mondo (o qualcosa, o qualcuno) che non è più. L’atto bianco è generalmente il secondo atto di spettacoli il cui libretto narra vicende a cavallo tra il mondo dei vivi e una dimensione ultraterrena. Si tratta di atti in cui, dopo la morte di un personaggio, solitamente femminile, l’aldilà si manifesta. Un mondo, bianco e magico, che uniforma spazio e tempo. Il corpo di ballo, in tutù bianco, staglia virtuosismi in formazioni geometriche mentre le soliste danzano intrecci di passi a sottolineare la superiorità “fatale” di quegli stessi corpi. Precursore di un’oggettivazione dei corpi, l’atto bianco si predispone, oggi, a un’indagine come quella di Roberta Racis che riflette sul femminile facendo deflagrare l’approfondimento personale sulla fragilità e sul lutto in una serie più ampia di possibilità.

Gaia Clotilde Chernetich

Roberta Racis è una danzatrice e coreografa basata a Roma. Inizia la propria carriera come interprete. Ha lavorato in Italia, Portogallo, Belgio e Francia danzando per CPBC (Companhia Portuguesa de Bailado Contemporaneo) sotto la direzione di Vasco Wallenkamp e per la compagnia italiana Balletto di Roma. Ha collaborato con vari artisti tra cui Alessandro Sciarroni, Chris Haring (Liquid Loft), Itamar Serussi Sahar, Paolo Mangiola, Francesca Pennini e molti altri. Dal 2018 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti europei ed internazionali( Performing Gender, D&D Dance and Dramaturgy, Crisol Creative Processes) Con il Collettivo Mine è coreografa, performer e co-fondatrice insieme a Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Saverio Cavaliere e Silvia Sisto. Nel 2023 è coreografa ospite per l’ Attakkalari Dance Company e docente presso l’Attakalari Centre for Movement Arts di Bangalore in India.

Samuele Cestola, è un polistrumentista, sound designer e performer. Dopo essersi trasferito a Roma nel 2009 per approfondire gli studi di arte drammatica, integra la sua formazione di bassista con la composizione di drammaturgia musicale. Attualmente, crea atmosfere sonore che si fondono con gli ambienti quotidiani, esplorando il ruolo della musica come "performer" o addirittura come voce aggiunta nella pièce teatrale. Nel 2015, vince il Roma Fringe Festival con il live set "FAK FEK FIK le tre giovani, Trilogia Werner Schwab (Dante Antonelli). Prosegue gli studi di sound design con Franco Visioli, debuttando alla Biennale di Venezia con il progetto vincitore del bando registi under 30 "The making of Anastasia" di Martina Badiluzzi.

Martina Badiluzzi è regista, autrice e interprete. Vince il bando “Registi Under30” della Biennale di Venezia per la direzione di Antonio Latella con lo spettacolo “The making of Anastasia”. È attrice in “Nous aurons encore l’occasion de danser ensemble” spettacolo della compagnia Deflorian/Tagliarini. Scrive e dirige “Rumori” un progetto musicale per RomaEuropa Festival 2020 e “Silenzio” opera contemporanea, suo il libretto originale su musica della compositrice Anna Sowa, per la Fondazione Haydn di Bolzano. Nel 2022 debutta “Penelope” spettacolo co-prodotto da Roma Europa Festival che ha ricevuto la candidatura Ubu alla miglior attrice Under35 per Federica Carruba Toscano. Dirige Barbara Chichiarelli in “Cattiva sensibilità" monologo dedicato al romanzo “Jane Eyre”.

Dea Merlini è una ricercatrice, traduttrice e lavoratrice dell’editoria. Ha studiato Lettere presso la Scuola Normale di Pisa e nel 2022 ha conseguito un dottorato in Studi Postcoloniali presso l’Università di Coimbra (Portogallo). Durante questo soggiorno, ha collaborato anche al progetto Universidade das Quebradas, pensato per connettere il mondo universitario alla produzione culturale in contesti di periferia urbana. Ha scritto articoli accademici per periodici nazionali e internazionali e collaborato con recensioni di libri alle riviste culturali Marvin, DinamoPress e Jacobin Italia. Al momento è social media manager della casa editrice Atmosphere.

 

attobianco

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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CORPS CITOYEN

  • Sottotitolo: 309^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 13 al 19 marzo, Corps Citoyen prosegue la ricerca intitolata "Barrani"
  • Data evento: 18-03-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing alle 18.00
  • Tipologia: Teatro

Barrani è una performance - concerto dove danza, parola poetica e multimedialità permettono una nuova scrittura per sé, tra presente, passato e futuro, in uno spazio terzo e mediano che è tra i due poli del viaggio e che non esiste se non nel tempo della performance: lo spazio della narrazione.

Fuori luogo, a-topos, déplacée. Una presenza fuori posto, “ sempre nel posto sbagliato” nelle parole di Edward Said, che non trova spazio né all’origine né all’approdo. Questo essere a-topos secondo Abdelmalek Sayad è una delle caratteristiche ricorrenti dell’esperienza migratoria, che configura una percezione di sé nella “doppia assenza” tra il luogo d’origine e quello di approdo.
Barrani in tunisino è lo straniero, letteralmente “quello viene da fuori (el barra)”, chi ha intrapreso il viaggio verso l’Europa.

A tutti noi, generazione della diaspora, cittadini europei non nativi, è dedicato questo lavoro di ricerca, un interrogarsi, individuale e collettivo, sulla partenza e sull'arrivo, sul desiderio e sui suoi limiti, sul qui da costruire e sul là come memoria, un presente nostalgico e un futuro pensato come un ritorno al passato. Stabilità, mobilità, cosa porto con me e cosa lascio indietro. Nostalgia, esilio, la lingua madre sono alcuni dei colori di un viaggio in un tempo non lineare, dove la presenza è duplice e connessa, la memoria un rifugio e il corpo un archivio di ritualità gestuali che fanno casa.

 

Corps Citoyen الجسد المواطن è una piattaforma collettiva, fondata a Tunisi da Anna Serlenga, Rabii Brahim, Saoussen Babba, Aymen Mejri, Francesca Cogni, Alessandro Rivera Magos e Lilia Ben Romdhane, dove vengono prodotti progetti condivisi e multidisciplinari, ma anche opere individuali degli artisti del gruppo in collaborazione con altri artisti e professionisti.  Dal 2018 il collettivo ha sede a Milano, dove il team si è ampliato con la direzione tecnica di Manuel D'Onofrio e la cura della produzione di Alessandra Di Pilato.
Nel 2020 emerge l'urgenza di avviare una ricerca performativa decoloniale(The Others لخررین; The Political Body Workshop; The Others 2_остали; Barrani - La doppia assenza). Dal 2022 il collettivo è associato a Base Milano per il triennio 2022-2024. Dal 2023 è anche artista associato alla piattaforma europea IN SITU. Parallelamente alla produzione artistica, dal 2020 Corps Citoyen ha dato vita al progetto curatoriale Milano Mediterranea. 

 

CORPS CITOYEN BARRANI

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ALESSANDRO MARZOTTO LEVY (DNAppunti coreografici 2022)

  • Sottotitolo: 285^ residenza coreografica
  • Summary: Vincitore di DNAppunti coreografici 2022, Alessandro Marzotto Levy sarà in residenza artistica al CSC S. Bonaventura dal 21 maggio al 4 giugno 2023, per proseguire la ricerca intitolata "Irene".
  • Data evento: 04-06-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Danza

Vincitore di DNAppunti coreografici 2022, l'artista della danza Alessandro Marzotto Levy sarà in residenza artistica al CSC S. Bonaventura per proseguire la ricerca intitolata "Irene".

Ideazione e coreografia: Alessandro Marzotto Levy
Composizione musicale: Flavia Passigli
Supporto artistico: Alice Consigli / Physalia
Supporto alla Produzione: Tir Danza
Progetto vincitore di DNAppunti Coreografici 2022.

IRENE affronta la morte.
Lo spazio creato dalla mancanza.
La lontananza. La risoluzione e l’assenza non vanno per mano.
La vita va avanti immediatamente, non aspetta i lutti e niente può sembrare più assurdo.

Lo spettacolo si sviluppa nella scena con l’esplorazione delle sensazioni del corpo davanti alla perdita. La memoria dei momenti vissuti viene tradotta in linguaggio coreografico fatto di azioni rituali che celebrano un crescendo di emozioni e la sensazione del tempo che passa inesorabile. Un altro elemento alla base della ricerca coreografica è l’esplorazione della caduta come traduzione ritmica, sfiancante e ricorrente dell’assenza. Le memorie così difficili da tenere salde, sono l’unica cosa a cui ci possiamo aggrappare.
Durante le residenze del 2023 lo spettacolo vuole decollare verso dimensioni astratte, politiche e oniriche, con l'intenzione di creare una celebrazione non educata o coerente ma di spaziare nell'inesplorato e caotico sempre mantenendo la possibilità ad un pubblico di avere una chiave di lettura.

Nato a Firenze, Alessandro Marzotto Levy è un danzatore, coreografo, curatore ed insegnante, la cui formazione e carriera ha coinvolto diversi paesi europei. Lasciata la Toscana da giovanissimo inizia a ballare e si forma alla Rambert School di Londra. Dall'Inghilterra passa alla Spagna per completare la sua formazione con IT Dansa, compagnia nella quale ha l'opportunità di ballare il repertorio di coreografi come Jiri Kylian a Ohad Naharin.
A Groningen in Olanda inizia la sua ricerca coreografica sotto l'ombrello della casa di produzione Random Collision e lavora come danzatore per coreografi come Jasmine Ellis e Leo Lerus. Di ritorno in Inghilterra forma una compagnia di danza, Impermanence Dance Theatr. All'interno di Impermanence Alessandro è attivo come danzatore/performer ma anche nell'ambito della produzione e dalla coreografia e cura piccoli festival e serate di danza al Bristol Old Vic. Facendo tappa a Berlino, dove consolida la sua passione per la curatela di festival e l'insegnamento, Alessandro e' da poco tornato a vivere sulle sue colline intorno a Firenze, dove si dedica alla sperimentazione con agricolture biologiche e l'autosostentamento.

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ALICE GIULIANI+CAMILLA STRANDHAGEN

  • Sottotitolo: 285^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S.Bonaventura dal 23 aprile al 9 maggio, le artiste Alice Giuliani e Camilla Strandhagen proseguono la loro ricerca intitolata "And everything is as porous as a bodily crack"
  • Data evento: 09-05-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Danza

In And everything is as porous as a bodily crack Alice e Camilla, in collaborazione con il duo synth-pop Acte Bonté, esplorano il tema delle cicatrici invisibili tracciate dall'esperienza della malattia cronica e della fatica. Utilizzano il movimento e il suono, la scrittura e il canto per comporre ed evocare atmosfere intime, fantascientifiche o distorte. Abbracciano la performatività come luogo di drammaturgia morbida, dove il tempo può dilatarsi all'insegna del criptime e dove i corpi possono ricercare le proprie conformazioni e azioni predilette, giocando a custodire o svelare i propri segreti nascosti, bagnandosi nel dolore e nella cura. Come può la condivisione delle esperienze diventare un percorso comune verso la cicatrizzazione, nel senso di vivere meglio con le nostre ferite?

Alice e Camilla si incontrano nel 2021 in Belgio dove frequentano il MA ISAC in studi coreografici presso l'Académie royal de beaux arts de Bruxelles. And everything is as porous as a bodily crack è la loro prima collaborazione. 

Alice Giuliani è una performer e maker italiana con sede a Bruxelles, lavora tra Italia, Belgio, Svizzera e Germania. Si identifica come spoonie o crip. Formatasi come danzatrice sin dall'età di 5 anni, nel suo lavoro utilizza linguaggi interdisciplinari ponendo il corpo al centro come luogo di immaginazione, vulnerabilità e identità. Come autrice sta sviluppando il progetto A.ROOM.POURED.OVER.ME. ed è artista selezionata per il bando Live Works 2022/23 di Centrale Fies (IT). Negli ultimi anni ha lavorato come performer per diverse produzioni in Europa, tra cui: Madrigals di Benjamin Abel Meirhaeghe con musiche di Doon Kanda (2022, BE); Irene Russolillo, This is your skin (2018, IT); Marco D'Agostin, SAGA (2021, IT); Roberto Castello/ALDES In Girum imus nocte (2015, IT); Alessandro Schiattarella, One at a time (2017, CH) e Zer-brech-lich (première 2023, DE). Si è laureata al DAMS di Roma TRE e al dipartimento di danza di Paris VIII Université (2016). Nel 2019 si è formata nell'ambito di PACAP3 presso Forum Dança (Lisbona, PT).

Camilla Borud Strandhagen (1992) è nata ad Oslo, in Norvegia, e vive a Bruxelles. Si laurea presso l'Art Academy di Oslo in danza contemporanea nel 2014, da allora è attiva nel campo delle arti performative. Nel suo lavoro è incuriosita dalla relazione tra gli stati e le tensioni fisiche e mentali, e usa l'immaginazione, il sogno e le pratiche fisiche per aprire gli angoli torbidi abitati dall'ignoto. La sua ricerca attuale, che sta sviluppando nell'ambito del MA presso l'Académie royal de beaux arts de Bruxelles, ruota attorno alla potenziale trasformazione del corpo, attraverso un approccio sensoriale e fisico alla neuroplasticità, alle vibrazioni e ai sogni, e analizza come il corpo sia in grado di cambiare qualità e modalità di movimento per decostruire le forme. Lavora come performer, danzatrice e creatrice, e di recente ha collaborato con Parvin Saljoughi per la creazione "Make sense who may. I Switch off" con première al Beursschouwburg durante il Batârd Festival di Bruxelles.

Residenza in collaborazione con Centrale Fies / LIVE WORKS

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VALERIE TAMEU (LIVE WORKS)

  • Sottotitolo: 313^ residenza coreografica
  • Summary: Valerie Tameu sarà in residenza artistica al CSC S. Bonaventura dal 5 al 13 maggio per proseguire la sua ricerca
  • Data evento: 10-05-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: 18.30
  • Tipologia: Danza

CSC / Live Works: Residenza in collaborazione con Centrale Fies / LIVE WORKS
Ph. credits Roberta Segata courtesy Centrale Fies

Untitled si propone di essere uno spazio dell'esperienza, un luogo in cui entrare e sostare. È un viaggio attraverso i frammenti della memoria e del sogno, dove i confini della rappresentazione si dissolvono. L'attenzione alla memoria autobiografica celebra la complessità dei corpi e delle storie afrodiscendenti. Si restituisce fiducia al corpo come veicolo di trasmissione che attraversa le forme senza cristallizzarsi in esse.

"La mia pratica artistica si muove tra le pieghe del corpo, veicolo di un viaggio intimo e vibrante attraverso le molteplici identità di artista italo-camerunense e afrodiscendente. Memorie storiche si fondono con il presente, mentre il futuro si schiude in un flusso speculativo. In questo spazio sospeso, vecchie fotografie, gesti e visioni si uniscono nell’evidenza del presente, insieme al corpo."

Valerie Tameu

 Valerie Tameu è artista e autrice nell’ambito della danza e della performance. Laureata in studi di danza presso la Facoltà di Cinema, Spettacolo, Musica e Media di Torino,si è formata collaborando con divers3 artist3 della scena italiana e internazionale. Crea e porta avanti i suoi progetti artistici in diversi contesti e realtà, spaziando dalla performance alle installazioni ai progetti di ricerca, caratterizzati da un approccio ibrido ed esplorativo. La sua ricerca riguarda il rapporto tra memoria e immaginazione, mentre la sua pratica artistica con-fonde creativamente corporeità, idee, teorie e allucinazioni.

 

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