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GIORGIA LOLLI

  • Sottotitolo: Eat me - studio
  • Summary: Eat me è una riflessione sulla rappresentazione del femminile nelle arti visive, sull’incessante consumo di immagini nei media tradizionali e sulla sessualizzazione del corpo femminile.
  • Data evento: 29-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 17.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Concept e coreografia: Giorgia Lolli
Con: Sophie Claire Annen e Giorgia Lolli
Sound design: Sebastian Kurtén

Sviluppato nel contesto di Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna.

Progetto vincitore del bando DNAppunti Coregrafici 2023, promosso da Romaeuropa Festival, Triennale Milano Teatro, Gender Bender International Festival, Operaestate Festival Veneto, L'arboreto - Teatro Dimora, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni

Progetto vincitore della residenza Boarding Pass Plus Dance 2023 a Dom Utopii (Cracovia), assegnata da Santarcangelo Festival

Partner: Padova Festival Internazionale La Sfera Danza

Produzione: Anghiari Dance Hub, Nexus Factory

Eat me è una riflessione sulla rappresentazione del femminile nelle arti visive, sull’incessante consumo di immagini nei media tradizionali e sulla sessualizzazione del corpo femminile. Il progetto, ispirato dalla suggestione di "mangiare con gli occhi", si interroga sul modo in cui il corpo viene osservato, indagando le dinamiche e le politiche dello sguardo attraverso la relazione tra spettatore e performer. Le forme morbide e i pesi che affondano nel pavimento delineano le curve di posture astratte. Memorie dal topos del ritratto femminile sdraiato e gesti quotidiani disegnano immagini di una progressiva emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali ma celati.

Come coreografa, il mio interesse si concentra sull'erotismo e sulle tensioni ad esso associate, in questa creazione generate dal punto di vista forzato e dalla prospettiva orizzontale. "Eat Me" nasce da una ricerca che esplora l'invisibile tra i corpi, tra eros, sguardo e desiderio, flirtando con il voyeurismo. Questo risultato scenico si intreccia con interrogativi sull'identità femminile, sulle politiche dell'essere osservate e sul senso di "feelingseenness" legato alla vulnerabilità della scena.

Giorgia Lolli (1996) è danzatrice e autrice di Reggio Emilia, al momento impegnata negli studi magistrali in Coreografia alla Theater Academy di Helsinki. Il suo lavoro coreografico attraversa diverse piattaforme, tra cui Anghiari Dance Hub, Vetrina della Giovane Danza d’Autore, e le azioni di residenza Boarding Pass a Kaunas, Cracovia, Buenos Aires e Tunisi. Dal 2022 è insegnate Dance Well – Movement research for Parkinson’s, all’interno del progetto europeo coordinato da Operaestate. Nell’ultimo anno, ha danzato in How the Land Lies di Bianca Hisse e Laura Cemin (Aerowaves 2023), è selezionata per Nuovo Forno del Pane, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna. Con Eat me vince insieme a Sophie Claire Annen e Sebastian Kurtén DNAppunti Coreografici

EAT ME Giorgia Lolli Piero Tauro 1

B.MOTION, Danza

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FRANCESCA SANTAMARIA

  • Sottotitolo: COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI
  • Summary: COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI è una radiografiacoreografica, che svela il funzionamento di una macchina imperfetta.
  • Data evento: 29-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 20.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coproduzione OE - Prima Nazionale

di e con Francesca Santamaria
suono Ramingo
direzione tecnica Giovanni Di Capua
collaborazione al testo Domenico Volontè
styling Elena Luca
costume design Adriano Popolo Rubbio
coproduzione CodedUomo, Operaestate Festival Veneto
con il supporto di Carrozzerie N.o.t., ATCL Lazio
nell’ambito del progetto residenza tecnica τέχνη – téchne 2024, Lavanderia a Vapore
spettacolo selezionato per la Vetrina della giovane danza d'autore 2023 - Network Anticorpi XL

Network Anticorpi XL

"La parola greca che vuol dire corpo a ppare in Omero solo per indicare il cadavere. È questo cadavere, quindi, anzi, sono il cadavere e lo specchio che ci insegnano (che hanno, cioè, insegnato ai greci e ora ai bambini) che abbiamo un corpo [...]." M. Foucault C

COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI è una radiografiacoreografica. Un referto che svela un corpo non utopico, il funzionamento di una macchina imperfetta, gli ingranaggi di un organismo corruttibile. È l’attraversamento diun archivio, testuale e sonoro, legato ad infortuni e debilitazioni, che indaga il tema deldolore fisico ed emotivo post-trauma. In una sala “operatoria” asettica e su sonorità chenascono dal ribaltamento de La morte del cigno, vengono vivisezionati una sequenza dimovimento e il corpo di una danzatrice.
Cosa si nasconde in un corpo “performante”?
Ha senso sopravvivere?
Fino a che punto?
A quale costo?

Francesca Santamaria è una danzatrice e autrice attiva nell’ambito delle performing arts.
Conclusi gli studi accademici al Balletto di Roma, continua la formazione tra Milano e La Biennale di Venezia. Dal 2019 danza, tra gli altri, per Roberto Zappalà, Moritz Ostrushnjak, Amos Ben-Tal, Manfredi Perego, Alexandra Pirici. Nel 2021 crea e interpreta SHIFTING TOOLS, opera di videodanza presentata e premiata in festival nazionali e internazionali. Dal 2022 fa parte di Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD. Nel 2023 è coautrice e performer di Tutte le immagini scompariranno della compagnia Fannibanni’s e di RMX, progetto realizzato con Pietro Angelini e Vittorio Pagani. Dal 2024 è artista associata a CodedUomo e nello stesso anno debutta con il solo COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI, selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore. Attualmente sta lavorando a GOOD VIBES ONLY (the great effort). Contestualmente al percorso autoriale, si occupa di danza anche in ambito accademico. Si laurea alla Sapienza di Roma in Discipline dello Spettacolo con una tesi sulla drammaturgia della danza e partecipa dal 2021 a più progetti con l’ASAC della Biennale di Venezia.

Network Anticorpi XL

 

B.MOTION, Danza

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MARINA DONATONE

  • Sottotitolo: Lower
  • Summary: lower è un corpo che si sporge fuori dal proprio centro e si lascia cadere
  • Data evento: 30-08-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 18.00
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

coreografia Marina Donatone
performance Ilaria Quaglia
consulenza al disegno luci Gianni Staropoli Ivano Salamida
luce Cosimo Ferrigolo
organizzazione Monica Maffei
amministrazione Anna Damiani
cura e promozione Edoardo Lazzari
foto e video CIRCA studio
produzione Ass. Cult. CodedUomo
co-produzione Azienda Speciale Palaexpo - Mattatoio Roma | Progetto Prender-si cura
sostegno Teatro India - Teatro di Roma, Lavanderia a Vapore | téchne 2021, C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche, Live Arts Cultures, Santarcangelo Festival

lower è un’esercizio di inclinazione, una rinuncia alla postura verticale in favore di altre possibili gravità. lower è una ricerca che tenta di tracciare uno spazio di azione all’interno di un sistema mobile e non predefinito, in cui il movimento si produce a partire dall’ambiente e dalle forze che lo attraversano. lower è un corpo che si sporge fuori dal proprio centro e si lascia cadere, incidendo un gesto in bilico tra fare e non fare, tra premere e sfiorare, e che continua ad andare giù, più in basso, dove si può ancora ballare, per poi ritrovarsi, guardarsi indietro e sorridere dell’essere già altrove.

Marina Donatone, danzatrice e coreografa, nasce a Roma nel 1993 e si forma presso la Budapest Contemporary Dance Academy e l’Università La Sapienza di Roma. Parallelamente si specializza in pedagogia del movimento per l’infanzia presso l’Ass. Choronde Progetto Educativo di Roma, il CDCN Le Gymnase e il CDCN La Briqueterie. In qualità di danzatrice ha lavorato in Italia e all'estero con artistз tra cui Virgilio Sieni, Jacopo Miliani, Daniele Ninarello e Csaba Molnár. Nel suo lavoro cerca un corpo in divenire che si dà al sistema coreografico come materia attiva, che lavora ed è lavorata a partire dalle relazioni in cui si inserisce, portando con sé la propria irriducibile composizione. Come autrice è stata sostenuta da realtà tra cui Mattatoio di Roma, Lavanderia a Vapore, Santarcangelo Festival, Teatro India - Teatro di Roma, Sín Arts Culture Centre Budapest, C.U.R.A. Umbria, Short Theatre. Nelle annualità 2020 e 2021 è parte, con Short Theatre, del progetto di internazionalizzazione per artistз e curatorз Boarding Pass Plus Dance. Parallelamente si occupa di pedagogia del movimento per l’infanzia e mediazione culturale. Dal 2020 al 2022 cura i progetti di formazione per adulti e bambinз al Mattatoio di Roma e attualmente collabora con i dipartimenti educativi di Palazzo Grassi - Punta della Dogana e Musei Civici di Venezia.

Ilaria Quaglia nasce a Torino nel 1990 e si forma come danzatrice in Italia e all’estero. Collabora con Yasmine Hugonnet, Luna Cenere, CollettivO CineticO, Raffaella Giordano e Mario Martone, Masbedo, Ariella Vidach/AiEP, Gabriella Maiorino. Con Superbudda realizza l’evento Masbedo peforming Night, la live performance Retroazione nell’ambito di The Others Art Fair, il cortometraggio Die Brücke successivamente diventato installazione presentata ad Artissima Fair. Nel 2017 fonda con Francesca Antonino e Laura Chieffo il Collettivo Munerude creando i progetti GRANITO e Rotten#1.

lower Laura Accardo 7

Foto di Laura Accardo

B.MOTION, Danza

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CORPS CITOYEN

  • Sottotitolo: Barrani
  • Summary: Un lavoro di ricerca, un interrogarsi, individuale e collettivo, sulla partenza e sull'arrivo, sul desiderio e sui suoi limiti.
  • Data evento: 30-08-2024
  • Dove: Chiesa di San Giovanni
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 20.00
  • Tipologia: Danza, Teatro, Musica
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coproduzione OE - Prima Nazionale

Fuori luogo, a-topos, déplacée. Una presenza fuori posto, “ sempre nel posto sbagliato” nelle parole di Edward Said, che non trova spazio né all’origine né all’approdo. Questo essere a-topos secondo Abdelmalek Sayad è una delle caratteristiche ricorrenti dell’esperienza migratoria, che configura una percezione di sé nella “doppia assenza” tra il luogo d’origine e quello di approdo: lo sradicamento e l’assenza dal Paese, il bled, accompagnata dal sentimento, sull’altra riva del Mediterraneo, che una volta “arrivati" in Europa, non si è mai interi da nessuna parte. Né qui né altrove. Dove siamo, non siamo noi stessi; dove eravamo, non siamo più. Tutti noi, persone che hanno attraversato una diaspora, cerchiamo quello che abbiamo lasciato di noi stessi nel nostro Paese d’origine, senza trovarlo qui, nel Paese d’arrivo. Non siamo né qui né lı̀, intrappolati tra due lingue, due culture, passato e futuro, alla ricerca di uno spazio identitario, che è invece presente e altro, e che continuamente oscilla tra i due poli. Barrani in tunisino è lo straniero, letteralmente “quello viene da fuori (el barra)”, chi ha intrapreso il viaggio verso l’Europa. A tutti noi, generazione della diaspora, cittadini europei non nativi, è dedicato questo lavoro di ricerca, un interrogarsi, individuale e collettivo, sulla partenza e sull'arrivo, sul desiderio e sui suoi limiti, sul qui da costruire e sul là come memoria, un presente nostalgico e un futuro pensato come un ritorno al passato. Stabilità, mobilità, cosa porto con me e cosa lascio indietro. Nostalgia, esilio, la lingua madre sono alcuni dei colori di un viaggio in un tempo non lineare, dove la presenza è duplice e connessa, la memoria un rifugio e il corpo un archivio di ritualità gestuali che fanno casa. Un lavoro di ricerca, indagine, che sviluppa nello spazio del performativo un luogo di creazione e riscrittura: attraverso lo studio di diversi strumenti digitali che permettono la riproduzione del sé in differita, Barrani è una performance - concerto dove danza, parola poetica e multimedialità permettono una nuova scrittura per sé, tra presente, passato e futuro, in uno spazio terzo e mediano che è tra i due poli del viaggio e che non esiste se non nel tempo della performance: lo spazio della narrazione.

Corps Citoyen è un collettivo artistico pluridisciplinare basato tra Tunisi e Milano. La pratica del collettivo si compone di diversi strumenti disciplinari (danza, teatro, poesia, video, animazione, scrittura e ricerca antropologica) per creare nuove narrazioni contemporanee.
L'obiettivo del gruppo è quello di rafforzare i valori della cittadinanza attraverso la pratica artistica, la formazione, la ricerca e la partecipazione attiva della società civile al Gine di promuovere un cambiamento politico e sociale. Corps Citoyen perché l'obiettivo principale del gruppo è quello di attivare la riGlessione sociale attraverso le potenzialità espressive dell'arte e del corpo in particolare, territorio di una battaglia biopolitica e spazio per una resistenza creativa.
Corps Citoyen è una piattaforma collettiva, dove trovano casa progetti condivisi e multidisciplinari, ma anche lavori individuali degli artisti del gruppo in collaborazione con altri artist* e professionisti.

B.MOTION, Danza, Teatro, Musica

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ELENA ANTONIOU

  • Sottotitolo: Landscape
  • Summary: In "Landascape", Elena Antoniou tratta il suo corpo come paesaggio, offrendolo allo sguardo del pubblico
  • Data evento: 30-08-2024
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: unico € 8
  • Orario: 21.30
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Idea, coreografia e interpretazione Elena Antoniou
Musica & Sound design Stavros Gasparatos
Direzione artistica Christos Kyriakides
Drammaturgia Odysseas I. Konstantinou
Progettazione luci Vasilis Petinaris

Supported by Onassis Stegi Black Straight

Il poeta Charles Wright osserva tipicamente, "Tutti i paesaggi sono autobiografici." In "Landascape", Elena Antoniou tratta il suo corpo come paesaggio.
Lo sguardo di ogni spettatore/osservatore e, rispettivamente, la prossimità o la distanza dalla quale scelgono di osservare il corpo di Elena Antoniou sono gli elementi che completano l'opera.
La danzatrice si offre senza riserve verso nell’esposizione della sua esperienza personale come un paesaggio collettivo. Sovraespone il corpo femminile e sfida i limiti dello spettacolo con abilità invitando e provocando lo sguardo dello spettatore. Provoca lo spazio del corpo politico e lo mostra come profondamente traumatizzato ma anche sfacciatamente sessuale.

Elena Antoniou si è laureata con onorificenze alla Scuola Nazionale greca di Danza e alla Scuola di Danza Contemporanea di Londra "The Place" come membro di Edge Dance Company. Riceve una borsa di studio dalla Fondazione Koula Pratsika e dal programma Danceweb a Impulstanz a Vienna. Ha presentato il suo lavoro ad Atene, Berlino e Tel Aviv e ha collaborato con significativi organizzazioni, come la Onassis Stegi, l'Istituto Marina Abramovic (MAI) , NEON Organizzazione per la cultura & Sviluppo, e i festival di Atene e Epidauro. Dal 2021, collabora come performer con il coreografo di fama internazionale Maria Hassabi. Inoltre, ha collaborato anche come coreografa e regista del movimento con registi teatrali e organizzazioni in Grecia e a Cipro. Ha ricevuto il premio per la coreografia dal Cyprus Theater Awards per la performance "Diario di un pazzo" (Organizzazione teatrale di Cipro), ed è stata nominata per lo stesso premio nel 2011 per la commedia "Beckettx5" di gruppo teatrale Solo for Three.

 

B.MOTION, Danza

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