regia e drammaturgia Luana Gramegna maschere, costumi, oggetti di scena Francesco Givone musica dal vivo e paesaggio sonoro Cristina Petitti (viola), Enrica Zampetti (percussioni) con Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco/Francesca Valeri, Enrica Zampetti
Fascia d’età: dai 4 anni, teatro d’attore, pupazzi e musica dal vivo
Prenotazione consigliata/posti limitati
Una bizzarra cantastorie sulle note di una viola ci accompagna nel racconto di un lupo e di una bambina. Teatro, danza e musica si fondono, dando vita alla famosa fiaba di Cappuccetto Rosso, in uno spazio teatrale in cui sogno e realtà coesistono. Il bosco è il luogo del mistero, che nasconde e rivela e questo spettacolo, influenzato dalle storie di Perrault e Grimm, affascinerà grandi e piccini.
Selezione di InBox Verde 2023 con Elisa Canessa e Federico Dimitri
Fascia d'età dai 3 anni, teatro d’attore, danza e circo
Prenotazione consigliata/posti limitati
L’Orso felice è un Orso che si fa molte domande e che ha nelle tasche, (non sapete che gli orsi hanno le tasche?), tre indizi: sono un orso molto gentile, un orso felice, un orso molto bello. Da questi indizi parte per un viaggio tra alberi che crescono se non li guardi, tra silenzi piccoli e grandi e incontri con animali e esseri speciali che lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità. Un bellissimo viaggio alla ricerca del sé, condito da un umorismo e un sorriso leggero, come solo un Orso Felice può avere.
Summary: L’Urutau (in italiano il Nittibio) è un uccello sudamericano con una genetica filosofica profondamente mescolata al progetto Manifesto Cannibale.
Data evento: 19-08-2023
Dove: Chiesa di San Giovanni
Prezzo: € 5
Orario: 18.30
Tipologia: Danza
Prima Nazionale - Coproduzione del Festival
concept, regia, training Francesca Pennini dramaturg, dj set Angelo Pedroni cura del suono e assistenza tecnica Simone Arganini organizzazione, cura Matilde Buzzoni, Carmine Parise in scena i partecipanti alla call pubblica dedicata
coproduzione Operaestate in collaborazione con Centrale Fies | Art Work Space con il sostegno di MIC e Regione Emilia-Romagna
L’Urutau (in italiano il Nittibio) è un uccello sudamericano con una genetica filosofica, familiare al Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO: è notturno, sta immobile tutto il giorno in posture improbabili, si mimetizza somigliando agli alberi, vede tenendo gli occhi chiusi ed è praticamente tutto bocca. Per coronare la sua gemellanza viene addirittura chiamato “l’uccello fantasma”. A lui è dedicata questa performance: un ibrido tra un rito sacrificale e un rave party congelato. Sono artisti e artiste, persone, esseri viventi che si allenano alla telepatia: tutto è fermo, eppure si genera un racconto per sottrazione, una narrazione intima e tremante. È una maratona senza chilometri, una metamorfosi ascetica che dedica il suo eroismo silenzioso ad una tifoseria in apnea. Urutau è l’occasione di condividere una condizione dei corpi studiata durante il processo creativo, di innescare una reazione chimica con una componente fondamentale: lo sguardo.
Urutau è una performance rituale partecipata aperta a tuttə. Francesca Pennini, coreografa di CollettivO CineticO, terrà un workshop di preparazione il pomeriggio stesso dell’evento, aperto esclusivamente a chi partecipa. Le iscrizioni sono a numero chiuso: presto il form online sul sito di OperaEstate.
narrazione di e con Luca Scarlini canti Beppa Casarin
h. 17.00 percorso a piedi con visita guidata al paesaggio: parcheggio e ritrovo al Garden Relais di Borso del Grappa
h.18.00spettacolo all’esterno del Santuario della Madonna dell’acqua di Mussolente
a seguire visita al Santuario e Buffet (necessaria la prenotazione) in collaborazione con CentOrizzonti
Con il sostegno di
Prenotazione obbligatoria
Paola Drigo (Castelfranco Veneto, 1876 – Padova, 1938), vissuta a lungo a Mussolente, fu narratrice di grande forza e voce importante e originale della narrativa italiana. Legata d'amicizia a Bernard Berenson e ai maggiori intellettuali del suo tempo, visse una esistenza appartata, ma seppe captare in modo perfetto, la situazione delle campagne tra Veneto e Friuli. Nei suoi racconti e diari infatti, narra della sua esperienza tra i contadini delle sue campagne, con un’empatia rara nella letteratura degli anni ’30. La sua memoria è legata soprattutto al romanzo Maria Zef (1936), drammatica storia contadina di ambiente friulano, adattata anche per la televisione nel 1981 da Vittorio Cottafavi. Nei pressi della villa dove abitò, sul colle che domina l’antica proprietà della famiglia Drigo e dove sorge il Santuario della Madonna dell’acqua, è ambientato l’evento teatrale che la ricorda, anticipato da un passeggiata guidata tra i colli circostanti e i sentieri natura. Il racconto di Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, storyteller, sarà contrappuntato da canti della tradizione orale veneta e friulana, proposti da Giuseppina (Beppa) Casarin, cantante e fine conoscitrice della tradizione popolare. L’amore, il lavoro, la montagna, l’emigrazione, le relazioni familiari, la preghiera sono i temi toccati dalla straordinaria poetica dei canti che esprime, il “sentire” e il punto di vista del mondo contadino e in particolare quello femminile sulla propria condizione.
Percorso a piedi con visita guidata al paesaggio - 40 posti disponibili - su prenotazione tel. 371 1926476 (Centorizzonti)
Apericena su prenotazione entro il 21 luglio (costo € 20,00) tel. 371 1926476 (Centorizzonti)
Info e prenotazioni solo spettacolo tel. 0424 524214 (Operaestate)
Umberto Jiménez Ríos, messicano, classe 1990, è specializzato in funambolismo, giocoleria, manipolazione di cappelli e clownerie. Con El Aletreo, l’artista porta in scena uno spettacolo sorprendente in cui impersona Kalambres, un personaggio che accompagna il pubblico alla scoperta dei libri e delle infinite possibilità di meraviglia e gioco che da essi emergono. Tra letteratura, musica e divertimento, Kalambres ricorda a grandi e piccoli quanto sia bello giocare con la fantasia, essere trasportati da mondi immaginari senza paura di ridere e sentirsi anche ridicoli.