Sottotitolo: Meet The Choreographer: Steve Paxton/Goldberg Variations
Data evento: 25-08-2025
Dove: Chiesetta dell'Angelo
Orario: 17.00
Tipologia: Danza
concept e coreografia Annika Pannitto interpreti in definizione
Prima Nazionale
Il titolo si ispira all’espressione "Meet the Artist", che di solito indica il momento in cui l’artista è invitato a dialogare con il pubblico per condividere il processo che si trova dietro uno spettacolo. I partecipanti/interpreti incontreranno, anche se non dal vivo, artisti della danza che hanno marcato l’evoluzione della danza negli ultimi sessanta anni, e hanno proposto una espansione del suo significato tradizionale. Il lavoro sarà concepito come spazio aperto alla sperimentazione di ciascuno, un luogo dove fare esperienza del proprio corpo e creare liberamente a partire dalle opere scelte.
Sottotitolo: Sascia B Terzofuochista/Banda Storta/Selvaggia Mezzapesa/Piero Ricciardi/Giulio Lanzafame
Data evento: 16-07-2025
Dove: Centro storico
Orario: 21.30
Tipologia: Circo
Luogo alternativo: rinviato a domenica 7 settembre dalle 16
Sascia B Terzofuochista in Adrag Banda Storta in Bandastorta Circus Selvaggia Mezzapesa in Cuore matto Piero Ricciardi in Why Not Giulio Lanzafame in Tra le scatole
Sascia B Terzofuochista in Adrag
Come ad ogni edizione di Bassano Città di Circo, in Piazza Libertà si esibisce un artista legato alla magia della luce. Quest’anno sarà Sascia B Terzofuochista, con il suo spettacolo Adrag, detto anche La Pioggia di Fuoco. Tra fiamme colorate, scintille, lampi, disegni di fuoco, un mix che incanta per spettacolarità, forza e delicatezza.
Banda Storta in Bandastorta Circus
Un rocambolesco ensemble di musicisti e non solo, che divertono e coinvolgono tra clownerie, musica e giocoleria. Tra composizioni e gag di sapere e sapore circense, Banda Storta Circus è un soufflè di musica e risate, uno show trascinante che entusiasma il pubblico in un carosello di comicità!
Selvaggia Mezzapesa in Cuore matto
Tra acrobazie e destrezze in aria e non solo, Selvaggia ci porterà a vivere le diverse fasi dell’amore e con il suo amato cuore ci guiderà in un universo poetico dove potremo sognare ed emozionarci con lei e le sue spettacolari acrobazie aeree.
Piero Ricciardi in Why Not
Uno spettacolo comico e travolgente che combina tecnica e audacia, immaginazione e follia, rendendo possibile l’impossibile. Clownerie, tecniche circensi, giocoleria, equilibrismo, danza eccentrica, teatro fisico e musica dal vivo si intrecciano in un’esplosione di energia e creatività.
Giulio Lanzafame in Tra le scatole
Tra giocoleria e corda molle, acrobatica e musica, il pubblico sarà coinvolto nei rocamboleschi capitomboli di un personaggio sballottato tra mondi e situazioni in continuo inciampo, trasformandosi in un compagno di avventure inaspettato, ma sempre con il fiato sospeso…
ideazione e coreografia Christos Papadopoulos, Georgios Kotsifakis danzatore Georgios Kotsifakis musica Jeph Vanger luci Eliza Alexandropoulou produzione LAC Lugano Arte e Cultura
Prima Nazionale
“È possibile percepire il corpo come spazio e trattarlo come tale? È possibile re-inventare il suo coordinamento nel modo in cui l’architettura sta inquadrando lo spazio, creando una nuova logica idiosincratica su di esso? Come possiamo costruire un modo artificiale ma organico di muoversi nello spazio?”
Landless, la nuova creazione del coreografo greco Christos Papadopoulos, un solo interpretato da Georgios Kotstifakis, invita ad esplorare territori sconosciuti del corpo e del movimento perseguendo consapevolmente la perdita del senso di sicurezza che l’arte acquisita fornisce. Negli anni, il lavoro di Papadopoulos ha indagato il movimento come un segreto nascosto, soffermandosi sulle sue caratteristiche elementari e quotidiane. Attraverso una ricerca approfondita, immerge il suo “sguardo” e quello del pubblico nel movimento, con l’obiettivo di scoprire quel punto in cui il movimento stresso trova il suo fascino e la sua libertà in un’esperienza ancora più intensa nell’esaltazione della triade: corpo, suono e luce. Il coreografo torna allo studio del corpo inteso come un territorio sconosciuto, prendendo spunto dall’architettura moderna e postmoderna per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base.
Christos Papadopoulos nasce nel 1978 a Nemea, Grecia. I suoi progetti personali ottengono un incredibile riscontro proiettandolo presto sulla scena internazionale, grazie anche al suo innegabile talento poliedrico che lo vede attivo come danzatore, coreografo, collaboratore in produzioni teatrali, movement designer, insegnante di danza e improvvisazione.
NOTE Fino al 20 giugno, disponibile in abbonamento fisso di danza ad € 50,00. Tre eventi inclusi: Silvia Gribaudi in Suspended Chorus 10/07 Christos Papadopoulos in Landless 24/07 La Veronal di Marcos Morau in Sonoma 08/08
coreografia Marina Donatone performer e collaboratorз alla ricerca Gianmaria Borzillo, Ilaria Quaglia, Teresa Noronha Feio (due performer in alternanza) spazio e luce Cosimo Ferrigolo produzione Associazione Culturale Codeduomo coproduzione Fuorimargine - Centro di produzione di danza e arti performative della Sardegna sostegno Live Arts Cultures, Operaestate/Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Lavanderia a Vapore - centro di residenza per la danza, Santarcangelo Festival, CND Centre national de la danse - Pantin, Istituto Italiano di Cultura di Parigi amministrazione Anna Damiani organizzazione Monica Maffei foto Stefano Mattea
Prima Nazionale
plein air è un invito a entrare in uno stato epidermico, allucinatorio, magico. È una ricerca che si muove tra l’immediatezza dell’esperienza tattile concreta e la persistenza del ricordo della sensazione, tra l’esattezza del ricevere e l’incongruenza del coagulare. plein air è una danza delle rovine, è il continuo ricucire quelle materie sottili che vibrano dopo una separazione, in una fabulazione che oscilla tra aderenza e scollamento, eco e metamorfosi, dato e miraggio, alla ricerca di un contatto implicato che superi la spaziatura tra visione e tocco.
plein air prende origine dall’esperienza di sperimentazione artistica con l’infanzia e dall’utilizzo di pratiche tattili come strumento di contatto col sé e incontro con l’altro. Nello specifico, plein air dilata quello spazio immediatamente successivo alla rimozione dell’oggetto del tocco, quando la sensazione concreta persiste ancora sulla pelle e iniziano a prodursi immagini, desideri corporei, associazioni personali. La compresenza di dato concreto e dimensione immaginifica che l’esperienza del tocco permette si rivela in grado di creare situazioni ora familiari, ora discordanti, con scarti anche molto repentini che danno vita a immaginari incongruenti, sinestesie non previste, in un continuo aderire per scollarsi. Come un bambino quando gioca a palla senza palla potrà sembrare preso in un mondo irreale, così il rigore e l’esattezza che metterà in campo ci consentiranno di seguire fedelmente il corso magico della sua palla, immergendoci in un pensare corporeo e agente, in cui l’assurdo è possibile, e in cui le materie sottili della fantasia potranno ‘riempire l’aria’ suggerendo possibilità inedite, miracolose, non coincidenti.
violino Giulia Cellacchi violoncello Maria Salvatori pianoforte Maya Oganyan musiche di Rachmaninov, Shostakovich, Mendelssohn
Programma Sergej Vasil'evič Rachmaninov (1873-1943) Trio Elegiaco No. 1 Dmitri Shostakovich (1906-1975) Trio per pianoforte No. 1 in do minore Op. 8 Andante - Allegro - Moderato - Allegro Felix Mendelssohn –Bartholdy (1809-1847) Trio per pianoforte No. 1, Op. 49 Molto allegro e agitato (re minore) Andante con moto tranquillo (si bemolle maggiore) Scherzo. Leggero e vivace (re maggiore) Finale. Allegro assai appassionato (re minore)
Un trio formato da giovanissime artiste emergenti: la violinista Giulia Cellacchi e la violoncellista Maria Salvatori, entrambe del 2004, insieme alla pianista di origine armena Maya Oganyan, appena diciottenne, tutte accomunate dall’aver già ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Propongono il Trio Elegiaco n. 1 di Rachmaninov, dal potente virtuosismo della parte pianistica, il Trio n. 1 op. 8 di Shostakovich, appassionato e romantico, e il Trio n. 1 op. 49 di Mendelssohn, pieno di quel fantastico tipico del romanticismo, e dove le tre voci soliste si fondono mirabilmente.
Giulia Cellacchi, violino
Classe 2004, nasce e cresce in una famiglia di musicisti e si avvicina allo studio del violino in tenera età. Da poco maggiorenne annovera fra i suoi insegnanti nomi del calibro di Salvatore Accardo, con cui si sta perfezionando all’Accademia Walter Stauffer di Cremona, e Ilya Gringolts all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, due delle più prestigiose accademie musicali italiane, mentre con Giulio Rovighi, primo violino del Quartetto Prometeo, segue il corso accademico di primo livello al Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina. Vincitrice di numerosi concorsi tra cui il primo premio assoluto alla Finale del Gewa Young Contest 2019 nell’ambito di Cremona Musica, esibendosi come solista con l’orchestra “I Virtuosi Italiani”, nel 2022 vince il secondo premio e il premio speciale per la migliore esecuzione di Bach nel Concorso Internazionale di Pinerolo e nello stesso anno viene selezionata per suonare nell’Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo.
Maria Salvatori, violoncello
Straordinario talento, Maria inizia lo studio del violoncello all’età di cinque anni, dimostrando fin da subito un talento particolare, che la porta ben presto ad ottenere significativi riconoscimenti.
Nel 2016 vince la borsa di studio come migliore studente in assoluto della Scuola di Musica di Fiesole che frequenta nella classe di Marianne Chen prima e Luca Provenzani poi; nel 2017 inizia a studiare con Ivan Monighetti a Basilea.Nel 2021 vince la borsa di studio per l’ingresso alla Escuela de Música Reina Sofia di Madrid che frequenta da settembre 2021. Ha partecipato a masterclasses con Natalia Gutman, D. Geringas, Franz Helmerson, Giovanni Sollima, Mario Brunello.
Maria ha vinto premi nazionali ed internazionali come il primo premio al Concorso Nazionale “Riviera Etrusca”, il primo premio al 7° Concorso Internazionale “Antonio Salieri”, il primo premio all’11° Concorso Internazionale “Antonio Janigro” in Croazia, il primo premio assoluto al XII Premio Crescendo – Città di Firenze nel 2021 e il terzo premio al 4th Penderecki International Cello Competition di Cracovia nel 2023.
Nel 2019 ha vinto l’audizione come primo violoncello della Royal Concertgebouw Youth Orchestra di Amsterdam e nel 2020 quella per lo stesso ruolo nella Verbier Festival Junior Orchestra (VFJO). Nel 2022 Rai Radio 3 dedica a lei una puntata de “La Stanza della Musica”. Suona da solista e in varie formazioni da camera esibendosi in importanti istituzioni concertistiche quali il Teatro La Fenice di Venezia, gli Amici della Musica di Firenze, la Filarmonica Romana, il Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano e il Dresden Music Festival. Dal 2020 beneficia di una borsa di studio della Internationale Musikakademie in Liechtestein.
Maya Oganyan, pianoforte
Di origine armena, appena diciottenne, vive e studia a Venezia. All’età di quattro anni ha iniziato lo studio dello strumento con il M° Alexander Maykapar, professore all’Accademia di Musica “Gnessin”. Nel 2015 è entrata al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, dove ha potuto studiare sotto la guida del M° Massimo Somenzi e dal 2022 nella classe del M° Olaf John Laneri. Oggi sta proseguendo il suo percorso con il M° Roberto Prosseda, all’Accademia di Prato e sta frequentando il corso di alto perfezionamento con M° Lilya. Oganyan è vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui il “Premio Schumann 2023” del “Concorso Rospigliosi”, aggiudicandosi anche il premio del pubblico; il primo premio al concorso “Giovani Talenti Femminili della Musica” del Soroptimist Italia; “Vienna Grand Prize Virtuoso Competition”; “Orbetello Piano Competition”, “La Palma D’Oro”, vincendo anche il Premio Pettini “al miglior talento messosi in evidenza tra tutti i Primi Premi di tutte le sezioni”. A soli 17 anni è stata la più giovane finalista – e vincitrice del 2° Premio – nella storia del concorso, del Premio della Giuria e del Premio Speciale “per il miglior talento femminile” al prestigioso “Verona International Piano Competition”, a cui ha partecipato come più giovane candidata. Si esibisce regolarmente in tutta Italia e si è già esibita in importanti festival.