- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Live
- Summary:
Bendik Giske è un sassofonista e performer norvegese che crea col sassofono i loop tipici della musica elettronica.
- Data evento:
03-09-2022
- Dove:
Chiostro del Museo Civico
- Prezzo:
€ 5.00
- Orario:
21.00
- Tipologia:
Musica
- Luogo alternativo:
Chiesa di San Giovanni
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
di e con Bendik Giske
Bendik Giske è un sassofonista norvegese ispirato tanto dalla musica elettronica quanto dal jazz. Senza alcun artificio, crea col solo sassofono i loop tipici della musica elettronica e li esegue fino ad esaurire le sue capacità fisiche, rivendicando la fragilità del corpo. Il corpo è importante per Giske, non solo per la forza e il controllo muscolare richiesti per realizzare la respirazione circolare sul sassofono, un'insolita tecnica che impiega con un effetto ipnotizzante, ma anche per l’urgenza di riflettersi anche nella tradizione della danza che ha praticato da bambino a Bali e nella stessa danza che lo ha accompagnato in un'epifania di musica elettronica nella sua città natale adottiva: Berlino. E il corpo lo ha aiutato a
creare il proprio suono, che sboccia e incanta non solo nel disco, ma anche nelle sue performance sorprendenti. Le sue composizioni sono state presentate e commissionate da prestigiose istituzioni di arte contemporanea come MoMA e New Museum di New York, Art Basel e Norwegian National Museum.
- Sottotitolo:
"Bless the Sound that Saved a Witch like me"
- Summary:
"Bless the Sound that Saved a Witch like me" racconta le diverse realtà e le grida infinitamente diverse che convivono dentro di noi e intorno a noi.
- Data evento:
25-08-2024
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Prezzo:
Unico € 8
- Orario:
20.00
- Tipologia:
Danza
Prima Nazionale
Un assolo coreografico di Benjamin Kahn
creato per Sati Veyrunes
Creato il 25 marzo 2023 KLAP Maison pour la danse - Marseille
Nell'ambito del festival + de Genres
Nel settembre 2020, un gruppo di madri del New Jersey ha deciso di riunirsi in un parco e urlare forte. Si sentivano trascurate nella lotta contro la pandemia. L'atto di gridare collettivamente, rivendicando lo spazio di fronte al proprio ego e condividendo tale necessità, sembrava essere un modo per calmare la disperazione. Dopo questo primo grido collettivo, il New York Times ha installato una linea telefonica pubblica nella speranza di aiutare questo tipo di comunicazione. Uno dei punti di partenza di questa ricerca è la protesta sociale di queste madri, così come di molte altre donne negli ultimi decenni.
Con l'interprete/solista Sati Veyrunes e il compositore Yamila Rio Manzanares, si è voluto mettere in discussione i mezzi di espressione legati all'urgenza. Il grido è scarsamente documentato nella storia della filosofia e delle scienze sociali. Il più delle volte è associato a rabbia, isteria e caos ed è censurato nel linguaggio quotidiano. Questo assolo è un tentativo di riappropriarsi di questa espressione radicale per articolare e domare questo bisogno primordiale. Attraverso un potente viaggio fisico e sonico, si conduce il pubblico a incontrare bellezza, armonia e simmetria, rendendo accessibile questo impulso vitale di nuovo. Possiamo considerare il grido come la forma più istantanea e udibile di personale l'urgenza verso lo spazio politico e pubblico. Diventa uno strumento drammaturgico e coreografico per facilitare la fusione di diverse realtà e del loro stato di crisi.
"Bless the Sound that Saved a Witch like me" è una scrittura plurale, per sottolineare la diversità delle realtà e le grida infinitamente diverse che convivono dentro di noi e intorno a noi. C'è questo grido intimo ed esistenziale e il pubblico urla per l'urgenza personale e collettiva. Nella scrittura c'è il solo e il coro, come una solitudine segnata da tutte le lotte. Lo spettacolo indaga i confini tra l'intimo e il collettivo e la possibilità di una necessaria liberazione.
Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor EACEA can be held responsible for them.
- Sottotitolo:
"Bless the Sound that Saved a Witch like me"
- Summary:
Crossed by the complexity of their indissociable coexistences, Bless… tries to invest the boundaries between the intimate and the collective and the possibility of a necessary liberation.
- Data evento:
25-08-2024
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
20.00
- Tipologia:
Danza
National premiere
A choreographic solo by Benjamin Kahn
created for Sati Veyrunes
Created on March 25, 2023
KLAP Maison pour la danse – Marseille
In the frame of the festival + de Genres
In September 2020, a group of mothers from New Jersey decided to gather in a park and scream loudly. They felt neglected in the fight against the pandemic. The act of shouting collectively, claiming space in front of one’s own ego and sharing that need in an informal gathering seemed to be a soothing pratic in these times of despair. Following this first collective cry, the New York Times installed a public telephone line in the hope of serving those who need a primal cry. One of the starting points of our research is the clamor of social protest from these mothers, as well as from many other women in recent decades.
With the performer/soloist Sati Veyrunes and he composer Lucia Ross, Kahn wanted to question the means of expression related to urgency. The cry is extremely poorly documented in the history of philosophy and the social sciences. Most often likened to anger, hysteria and chaos, it is censored in the language we use. This solo is an attempt to reappropriate this radical expression in order to articulate and tame this extremely raw and stunning material. Through a powerful physical and sonic journey, it is a question of allowing the public to encounter beauty, harmony and symmetry, making this vital impulse accessible again. We can consider the cry as the most instantaneous and audible form of personal urgency towards the political and public space. It becomes a dramaturgic and choreographic tool, facilitating the cohabitation and mixing of different realities and their state of crisis.
"Bless the Sound that Saves a Witch like me" is written in the plural, to underline the diversity of realities and the infinitely diverse cries that coexist within us and around us. There is this intimate and existential cry and the public cry, from personal urgency to collective. There is in the writing the solo and the choir, as a loneliness marked by all struggles. Crossed by the complexity of their indissociable coexistences, Bless… tries to invest the boundaries between the intimate and the collective and the possibility of a necessary liberation.
Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor EACEA can be held responsible for them.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
The Chance to Find Yourself
- Summary:
The Chance to Find Yourself nasce dalla genuina curiosità di due registi di teatro di capirsi più chiaramente.
- Data evento:
26-08-2023
- Dove:
Teatro Remondini
- Prezzo:
€ 5
- Orario:
21.30
- Tipologia:
Teatro
- Acquista Biglietto:
Acquista Biglietto
di e con Jovial Mbenga e Benno Steinegger
co-regia Gaia Saitta
dramaturg Lara Staal
occhio esterno Joëlle Sambi Nzeba
direzione tecnica e luci Valeria Foti
collaborazione alla ricerca Costanza Lanzara
altri occhi esterni Pol Heyvaert, Simon Baetens, Van Herreweghe
coordinatrice artistica Elke De Coker
coordinatrice amministrativa Valérie Wolters
coproduzione workspacebrussels, KAAP, Garage 29
con il supporto di Campo, wpZimmer, Codice Ivan, KLm / Kinkaleri and De Vlaamse Overheid & De Vlaamse Gemeenschapscommissie
sostenuto da WIPCOOP / Mestizo Arts Platform
Prima Nazionale
The Chance to Find Yourself è nato dalla genuina curiosità di due artisti di teatro di comprendersi al meglio. Benno Steinegger e Jovial Mbenga provengono da ambienti culturali ed economici diversi, Benno è italiano, Jovial è congolese, e oggi vivono e lavorano entrambi a Bruxelles. Iniziato come un adattamento teatrale del racconto Cuore di tenebra di Joseph Conrad, il progetto è presto diventato uno spettacolo sull'incontro tra due persone, le loro differenze e le loro similitudini. I due artisti si sono confrontati con i loro rispettivi limiti, le loro ignoranze, toccando il comportamento discriminatorio latente e i numerosi pensieri (in)consci che influenzano la loro vita quotidiana. Alla fine, il processo stesso è diventato il risultato: un giocoso sguardo teatrale dietro il sipario di un'amicizia e di una collaborazione con molti alti e bassi. Quanto possiamo davvero avvicinarci all'altro? Che ruolo ha la nostra percezione in tutto questo? Steinegger e Mbenga affrontano queste domande con umorismo audace e immaginazione astratta. Racconta Steinegger: “Il nostro processo artistico è diventato la performance stessa. Ci siamo interrogati su come siamo condizionati dalle strutture di potere: il tentativo di metterlo in scena è The Chance to Find Yourself. Abbiamo scoperto attraverso il processo che siamo molto condizionati da queste strutture, pur pensando di esserne liberi. E’ la condivisione di questa fragilità sul palco , che crea un
legame speciale con il pubblico”.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
The Chance to Find Yourself
- Summary:
The Chance to Find Yourself arose from the genuine curiosity of two theatre-makers to understand each other more clearly.
- Data evento:
26-08-2023
- Dove:
Teatro Remondini
- Prezzo:
€ 5
- Orario:
21.30
- Tipologia:
Teatro
By and with: Jovial Mbenga & Benno Steinegger
Co-director: Gaia Saitta
Dramaturge: Lara Staal
Outside eye: Joëlle Sambi Nzeba
Technical Direction&Lights: Valeria Foti
Collaboration for research: Costanza Lanzara (University of Florence-cultural anthropology)
Other outside eyes: Pol Heyvaert (artistic collaborator at CAMPO), Simon Baetens (dramaturge at workspacebrussels) and Van Herreweghe (dramaturge, theatre maker and former curator of Theater Aan Zee)
Artistic Coordinator: Elke De Coker (Workspacebrussels)
Financial coordination: Valérie Wolters (Workspacebrussels)
Co-produced by: workspacebrussels, KAAP, Garage 29
With the support of: Campo, wpZimmer, Codice Ivan, KLm / Kinkaleri and De Vlaamse Overheid & De Vlaamse Gemeenschapscommissie
Sustained by WIPCOOP / Mestizo Arts Platform
National Premiere
The Chance to Find Yourself arose from the genuine curiosity of two theatre-makers to understand each other more clearly. Benno Steinegger and Jovial Mbenga come from different cultural and economic backgrounds: one is from Italy, the other from Congo. Today, they both live and work in Brussels.
What started out as a theatrical adaptation of the novel Heart of Darkness by Joseph Conrad, soon became a performance about the encounter between two people, their differences and commonalities. The theatre makers were confronted with each other's ignorance, latent discriminatory behaviour and numerous (un)conscious thoughts that influence their daily lives. Eventually, the process itself became the result: a playful theatrical peek behind the curtain of a friendship and collaboration with many ups and downs. How close can we really get to the other? What role does our perception play in all this? Steinegger and Mbenga approach these questions with bold humor and abstract imagination.
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
Never Young
- Summary:
Never young è la seconda parte di un dittico dedicato al tema di Lolita.
- Data evento:
23-08-2024
- Dove:
Teatro Remondini
- Orario:
20.00
- Tipologia:
Teatro
Co-produzione OE - Prima Nazionale
un progetto di Biancofango
Drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
Regia Francesca Macrì
con Giuseppe Benvegna, Irma Ticozzelli. Andrea Trapani, Sara Younes, Cristian Zandonella
e con la partecipazione di un coro di cittadini
Musica, Sound Design e Live Elecronics Giovanni Frison
Aiuto regia e collaborazione artistica Lorenzo Profita
Light Design Massimiliano Chinelli
Produzione Elsinor - Centro di Produzione Teatrale e Fattore K
con la collaborazione produttiva di OperaEstate
In collaborazione con Teatri di Vetro
Never young è la seconda parte di un dittico dedicato al tema di Lolita. Lolita nel nostro immaginario collettivo, culturale e personale, ha rappresentato la prima tappa della nostra ricerca e ha originato About Lolita che ha debuttato alla Biennale di Venezia nel 2020. La seconda tappa sarà un affondo nei nostri tempi, una docu-performance dentro una sezione della società che troppo spesso ci dimentichiamo essere il futuro: la pre-adolescenza. Dov’è oggi Lolita? Dove lə possiamo incontrare nella comunità che ci circonda? La società di oggi ci impone nuove domande. Ma cosa ci vuole dire questa generazione che viene? Cosa gli abbiamo consegnato noi, Padri Storici? Cosa la politica? Cosa la televisione? Cosa il mondo disinibito e a perenne consumo del web? Cosa le nuove tecnologie? Lolita è troppe cose per sintetizzarla in un pensiero solo, ma certo ha rappresentato dalla seconda metà del Novecento ad oggi la curiosità verso un mondo degli adulti troppo lontano per poter essere d’aiuto o troppo vicino per poterne avere rispetto. La tensione verso l’altro, verso il nuovo che si avvicina, verso lo sconosciuto inteso proprio come territorio ignoto e confine da superare, è la lunga scia che da Nabokov, a Kubrick, passando per Balthus e Degas, ha segnato buona parte dell’arte e della letteratura del Novecento. Cos’è accaduto poi? Dov’è finita questa curiosità, quello sguardo tra innocenza e pornografia che ha attraversato in sequenza più generazioni? Come siamo passati da Lolita alle baby squillo - alla prostituzione nei bagni delle scuole - ai marchettari bambini – agli sugar baby/sugar daddy/sugar mommy? E non nei paradisi tropicali dove nel confine tra lecito e illecito troviamo ancora la letteratura, dalla Thailandia di Houellebecq al Sudamerica di Márquez, ma nelle scuole sotto le nostre case, in questa Italia presa in prestito dalla fretta, dalla libidine a tutti i costi, dal piacere indiscriminato.
La compagnia BIANCOFANGO nasce nel 2005 dall’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani. Nel 2006 inizia la realizzazione della Trilogia dell’inettitudine: IN PUNTA DI PIEDI (2006), LA SPALLATA (2007), una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo fra i “Ricordi del sottosuolo” di F. Dostoevskij e FRAGILE SHOW (2009), ancora una drammaturgia originale liberamente ispirata a “Il soccombente” di T. Bernhard. Nel corso degli anni porta avanti diverse progettualità artistiche e pedegocihe con gli adolescenti. Nel 2020/21 ha debuttato alla Biennale di Venezia, il primo passo del dittico legato al tema di Lolita: ABOUT LOLITA, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato e Fattore K, in collaborazione con Twain residenze di spettacolo dal vivo. Nel 2021 viene realizzato il primo materiale interamente video FUTURE SHOCK, una serie di brevi film legati fra di loro dalla domanda: nell’immaginare come unico esito possibile del nostro prossimo futuro l’Apocalisse, non è forse un’Apocalisse che desideriamo?
BMOTION DANZA: AGGIUNTO UN FUORI PROGRAMMA!
Aggiunto un fuori programma a
Bmotion Danza!Davide Valrosso, danzatore già ospite del CSC Garage Nardini per una residenza artistica lo scorso 28 Giugno, torna a Bassano per aprire al pubblico la sua ricerca coreografica nata all’interno del progetto Prove d’autore XL.
Prove d’autore XL è un progetto che offre a giovani coreografi emergenti della danza contemporanea italiana, la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con giovani danzatori di formazione accademica, mettendo in connessione linguaggi coreutici diversi. Ad ogni coreografo selezionato viene offerto un
periodo di residenza di 10 giorni presso le compagnie Balletto di Toscana Junior diretta da Cristina Bozzolini, già partner del progetto dal 2014, e Balletto di Roma diretta da Roberto Casarotto, con un incremento del numero di giovani coreografi e danzatori coinvolti. Lo scopo del progetto è quello di creare una breve coreografia con un cast di 6 danzatori; gli esiti finali delle residenze saranno raccolti in giornate di
sharing.
Davide Valrosso si diploma presso
l’English National Ballet, e si perfeziona poi in numerosi centri di formazione contemporanea internazionali. Per cinque anni ha lavorato stabilmente con la compagnia Virgilio Sieni, sia come danzatore che in qualità di performer e formatore all’interno dell’Accademia del Gesto. Durante la sua carriera inoltre collabora in qualità di interprete con artisti visivi e coreografi. Attualmente impegnato come danz’autore nel progetto “Cosmopolitan Beauty”, e nel suo ultimo progetto “We_Pop”, è coinvolto anche nel progetto
“Prove D’autore XL”, nell’ambito del quale ha creato “Whisper” per il Triennio del Balletto di Roma. Sarà presto impegnato nella creazione di “70.000” per l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Tutti i giorni dal 22 al 27 agosto il pubblico potrà accedere gratuitamente alle prove aperte che vedranno come protagonisti i giovani danzatori del triennio professionale del Balletto di Roma.
Ingresso gratuito (prenotazione consigliata).
Martedì 22 Agosto |
Ore 14.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Mercoledì 23 Agosto |
Ore 14.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Giovedì 24 Agosto |
Ore 14.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Venerdì 25 Agosto |
Ore 13.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Sabato 26 Agosto |
Ore 10.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Domenica 27 Agosto |
Ore 14.00 |
Ex Uffici IAT – Piazza Largo Corona d’Italia |
Per Informazioni:Biglietteria del Festival 0424 524214
Via Vendramini 35 Bassano
Orari: dal lunedì al sabato 9.30/12.30-15.30/18.30
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B.motion è il progetto internazionale di ricerca e sviluppo della danza contemporanea e del teatro più innovativo nato in seno a Operaestate (Bassano del Grappa - VI) che nell'arco di 10 anni è diventato un punto d’incontro a livello nazionale e internazionale per la più giovane scena artistica. Dal 25 agosto al 3 settembre il programma 2016 ospiterà 35 appuntamenti, molti in prima nazionale, in 10 giorni intensissimi di presentazioni, incontri, programmi di formazione e di audience development.
Il cartellone ha selezionato alcuni fra i creatori più originali, attivi nel panorama nazionale ed europeo. Molti dei progetti proposti sono sostenuti e coinvolti nelle numerose azioni svolte dal CSC/Centro per la Scena Contemporanea di Bassano che opera tutto l'anno attraverso programmi di residenza, formazione e sostegno ai talenti più dotati. Il valore del lavoro svolto è stato avvalorato anche dall’Unione Europea con il record assoluto di ben 11 progetti assegnati: 7 già conclusi e 4 ancora attivi.
L'edizione 2016 celebra al meglio il decennale dall’avvio di questo progetto, mettendo sempre più a fuoco il lavoro di indagine svolto negli anni attorno ai temi del contemporaneo. Un'azione che ha dato vita a nuovi metodi di lavoro, ha saputo far crescere e maturare professionalità che si sono imposte sulla scena nazionale ed internazionale, è riuscita a coinvolgere anche diverse comunità di cittadini. Un modo differente di intendere la danza e il teatro, che ha contribuito a fare di B.motion uno dei punti di riferimento per la ricerca artistica a livello transnazionale.
Resta invariata la doppia linea di programmazione con una prima parte dedicata alla nuova danza e la seconda al teatro contemporaneo. Sulla scena importanti artisti nazionali si alternano a presenze europee di altissimo valore e a realtà del territorio, ormai consolidate e diventate delle autentiche eccellenze italiane (basti pensare al Leone d’Argento attributo dalla Biennale di Venezia a Babilonia Teatri). Spazio anche per l’approfondimento, con la presenza di critici e operatori nazionali ed internazionali. Per loro anche una serie di meeting che indagano sia aspetti artistici che gestionali, aprendo riflessioni e dibattiti attorno a temi di stringente attualità.
Il programma di B.MOTION DANZA come sempre si fa specchio del presente, ospitando esperienze artistiche provenienti da ogni parte del mondo. Progetto di punta dell'edizione 2016 è la creazione commissionata a quattro coreografe di diversa provenienza geografica sul tema dello “Stabat Mater”: Yasmeen Godder (Israele), Giorgia Nardin (Italia), Melanie Demers (Canada) e Yoko Higashino (Giappone). Una riflessione sui temi spirituali, della maternità e del femminile in generale, magnificamente ambientata in quattro piccole chiese di Bassano. Significativa la presenza al femminile per tutto il festival che vede, oltre alle quattro artiste già citate, altre danzautrici, soprattutto italiane, accompagnate da Operaestate nel loro percorso autoriale, anche con sostegni alla mobilità nazionale e internazionale e inserimento in progetti europei.
B.MOTION TEATRO invece, riflette sui diversi “mostri”, veri o presunti, che vivono dentro e intorno a noi. Tanti gli spunti raccolti: dai classici shakespeariani di “Amleto” e “Riccardo III”, ai casi di attualità che toccano temi come la violenza famigliare, l’esibizione del dolore attraverso i media, ma anche i diritti delle coppie omosessuali o dei portatori di handicap, arrivando perfino a riflettere sulle nuove frontiere identitarie e linguistiche. Per raccontare al meglio la complessità di queste tematiche si è scelto di invitare alcuni attori e autori di comprovata esperienza, per un programma mai così solido e maturo come quest’anno.
Riflettori puntati dunque su questo ricco e variegato gruppo di artisti: Giorgia Nardin (it)/ Yoko Higashino (jp)/ Yasmeen Godder (il)/ Chiara Frigo (it)/ Melanie Demers (cdn)/ Christos Papadopoulos (gr)/ Simona Bertozzi (it)/ Igor & Moreno (uk)/ Collettivo Cinetico (it)/ Dario Tortorelli (nl)/ Andreas Costantinou (dk)/ Roberto Latini (it)/ Michele Sinisi (it)/ F.lli Dalla Via (it)/ Scena Verticale (it)/ Caroline Baglioni (it)/ Amor Vacui (it)/ Gli Omini (it)/ Alex Cecchetti (fr)/ Tindaro Granata (it)/ Babilonia Teatri (it)/ Anagoor (it