Al via TEEN MOTION, il nuovo progetto di creazione di Adriana Borriello che vede protagonista un gruppo di ragazzi e ragazze, danzatori e non. Il progetto TEEN MOTION si svilupperà dal 20 al 31 luglio (dalle 10 alle 18, esclusa la domenica) in un workshop condotto da Adriana Borriello, che porterà a una creazione presentata nel contesto del Giardino Parolini di Bassano del Grappa il 31 luglio 2021, nell’ambito di Operaestate Festival.
Il workshop è gratuito,e fa parte del più ampio programma di formazione LIFT, dedicato a giovani danzatori e danzatrici del territorio tra i 13 e i 18 anni.Iscrizione obbligatoria a questo link (iscrizioni entro e non oltre il 21 giugno 2021).
E per una full immersion di danza, è possibile anche partecipare agli incontri del percorso LIFT, il programma di formazione di danza contemporanea per giovani dai 13 ai 18 anni, ogni sabato di giugno, condotto dalle artiste della danza Vittoria Caneva, Anna Grigiante, Ilaria Marcolin ed Elena Sgarbossa.
Danzatrice, coreografa e pedagoga, Adriana Borriello si è formata all’Accademia Nazionale di Danza e alla scuola Mudra di Maurice Béjart. Dal 1986, anno di fondazione, in Francia, della sua prima compagnia, porta avanti un’articolata attività artistica autonoma che si divide tra coreografia, pedagogia e collaborazioni esterne. Oltre agli studi di danza e a un percorso di approfondimento dedicato al Tai Chi, ha partecipato alla nascita del gruppo belga Rosas di Anne Teresa de Keersmaeker, collaborando alla creazione e danzando nello spettacolo-manifesto della compagnia, Rosas danst Rosas. Come interprete e co-autrice, ha collaborato con Pierre Droulers, con il quale ha creato spettacoli come Midi-Minuit e Palindrome. In seguito ha realizzato con la sua compagnia produzioni internazionali presentate nei maggiori festival. È anche interprete della maggior parte degli spettacoli realizzati per la compagnia. Attualmente, Adriana Borriello è direttrice artistica di AB Dance Research e del programma di formazione triennale per danzatori e coreografi Da.Re. Dance Research.
Partner di TeenMotion: Teatro di Roma, A.T.C.L. – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Fondazione Piemonte Dal Vivo, Comune di Bassano del Grappa – Operaestate Festival Veneto/CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ass. Vera Stasi Tuscania (Viterbo), Convitto Nazionale “V. Emanuele II” Roma, Festival Paesaggi del Corpo
CARLO MASSARI
179^ RESIDENZA COREOGRAFICA
Carlo Massari sarà in residenza artistica presso il CSC Garage Nardini dall’1 al 17 dicembre, insieme a tre danzatori. Dal 2017, la C&C Company, di cui Carlo Massari è il direttore artistico, lavora alla creazione Beast without beauty. Al CSC di Bassano i performer avranno l’opportunità di definire gli ultimi dettagli strutturali e di elaborare il prologo e l’epilogo.
Il lavoro è un cinico studio sugli archetipi della miseria umana, sull’inespressività, sulla spregevole crudeltà nelle relazioni interpersonali. Gli interpreti si affrontano in un freddo duello senza regole per l’affermazione di un’identità, una posizione sociale, ma anche per la sopravvivenza stessa.
Beast without beauty è un chiaro riferimento alla società contemporanea: superficiale, prevaricatrice e dominata da logiche consumistiche estese anche alle relazioni personali. Alla fine del combattimento non ci sono vincitori ma solo vinti incapaci di prendere in mano la propria vita e sottrarla alla miseria nella quale si è impaludata.
Con nera ironia, nella coreografia si intersecano parola, canto e altre possibili sfaccettature del movimento, per rappresentare il non-sensedelle azioni e dei corpi.
Il lavoro di ricerca sarà aperto al pubblico attraverso uno sharing gratuito in data da definirsi.
Parte del progetto europeo Shape It, sostenuto da Creative Europe, il CSC e Operaestate invitano 10 Dance Well dancers a collaborare con altrettanti giovani danzatori del programma di formazione Agorà, della MM Contemporary Dance Company.
I dancers apprenderanno parti della coreografia The Lion’s Den, del duo di coreografe dalla Repubblica Ceca Pocketart, con il coordinamento della Dance Well teacher Ilaria Marcolin. Ad agosto, nei giorni precedenti a B.Motion danza, i dancers lavoreranno con le coreografe e con i giovani danzatori, e insieme, le coppie porteranno in scena, dal 18 al 20 agosto, il risultato del lavoro, intitolato The Lion’s Den Extended.
Si cercano quindi 10 dancers che vogliano partecipare al processo creativo e siano disponibili nel mese di agosto a collaborare con i danzatori di Agorà e ad andare in scena nelle tre date di B.Motion Danza.
Data la natura dell’impegno e il calendario fitto del festival, non è possibile partecipare sia a questo progetto sia al processo creativo di Ian Ancheta.
Per info e iscrizioni, è necessario contattare l’ufficio Operaestate all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare allo 0424519803.
In The Lion’s Den, Sabina Bočková e Johana Pocková, attraverso l’atmosfera creata dalla musica dal vivo di Lukáš Palán, portano in scena una schiera di personaggi e riferimenti alla cultura popolare della televisione, della radio e del cinema. Iniziata come una ricerca sul potere manipolatorio dei media e del populismo, The lion’s den è poi diventata una performance fortemente emotiva, che attraverso la complicità del pubblico ci porta direttamente nella gabbia del leone...
Parte del progetto Shape It, sostenuto da Creative Europe

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Sarà vero che scrivere lettere è sempre pericoloso? Ma soprattutto, chi scrive ancora lettere?
Lo fa il coreografo Marco D’Agostin, che ispirandosi ai diari di Antonio Canova, apre a 12 cittadini il processo creativo del suo ultimo progetto, portando avanti la propria ricerca sui carteggi e sulla creazione artistica “a distanza”.
Il progetto Scrivere lettere è sempre pericoloso, è aperto a persone di ogni età (purché maggiorenni), anche senza esperienza di danza, che vogliano sorprendersi e immergersi in una nuova esperienza, individuale e collettiva. Prenderanno parte al processo creativo di Marco D’Agostin, e saranno protagonisti di una condivisione pubblica, che andrà in scena nel programma di Danza di Operaestate.
Il gruppo di partecipanti riceverà dal coreografo delle lettere, con le indicazioni per la costruzione di movimenti che ogni partecipante praticherà per proprio conto, e per lo scambio di lettere tra partecipanti. Nella seconda parte del progetto, seguiranno incontri individuali tra i partecipanti e Marco D’Agostin, per gli ultimi dettagli di una coreografia durante la quale i partecipanti si incontreranno per la prima volta in scena.
Per partecipare è sufficiente seguire con costanza il percorso individuale, e poter incontrare il coreografo tra il 20 e 21 luglio per delle sessioni di prova individuali. È inoltre fondamentale dare disponibilità ad andare in scena nei pomeriggi dal 22 al 24 luglio.
Iscrizioni tramite il modulo online entro il 10 aprile 2022: https://forms.gle/UKgL1DkcvD5AwEdx9
Marco D’Agostinè un artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35. Il suo lavoro si interroga sul ruolo e il funzionamento della memoria, e pone al centro la relazione tra performer e spettatore.
La danza, una geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono di continuo, tende sempre verso la compromissione emotiva di chi la compie e di chi la guarda.
Dopo una formazione con maestri di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher, Wendy Houstoun, Emio Greco), ha iniziato la propria carriera come interprete, danzando per, tra gli altri, Claudia Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Tabea Martin, Sotterraneo. Dal 2010 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti internazionali (ChoreoRoam Europe, Act Your Age, Triptych). È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves ed ha presentato i propri lavori in molti dei principali festival e teatri europei. Dal 2019, su invito di Boris Charmatz, è uno dei venti danzatori del progetto XX Dancers for the 20th century, per il quale interpreta il repertorio «Schuhplattler» dello spettacolo Folk-s di Alessandro Sciarroni. Nel 2020 è stato invitato da Marie Chouinard, direttrice della Biennale Danza, a realizzare una nuova creazione per i danzatori di Biennale College.
Continua il programma di creazioni affidate a coreografi per il gruppo di Dance Well dancers: quest’anno è invitato a Bassano il coreografo svedese, ma attivo in Olanda, Ian Ancheta, che lavorerà in città dall’11 al 29 aprile. Molding bodies,questo il titolo provvisorio della ricerca, è sostenuto dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, ed è in collaborazione con Dansateliers, casa della danza di Rotterdam.
La creazione sarà presentata ad alcune classi delle scuole superiori del territorio il 27, 28 e 29 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Danza, e potrà essere presentata anche durante il festival estivo. La creazione è ispirata ai temi dello humour, dell’imprevedibilità e dell’empatia, e la ricerca sarà dedicata alla creazione di uno spazio che possa essere accogliente, arricchente per tutti e aperto al dialogo anche oltre la barriera linguistica (sarà presente la Dance Well teacher Giovanna Garzotto in supporto anche alla traduzione).
Si cercano quindi 15 dancers che vogliano partecipare al processo creativo. Data la durata limitata della residenza artistica, è richiesta disponibilità a seguire le giornate di prova, così calendarizzate:
- primo incontro conoscitivo: domenica 10 aprile, h.14.30 – 17.00
- dall’11 al 16 aprile: h.9 - 12
- dal 19 al 23 aprile: h.9 - 12
- 26 aprile: h.9 - 12
- dal 27 al 29 aprile repliche per le scuole alle ore 9 e alle 11.30 (impegno quindi dalle 8.30 alle 13).
- prove extra il 13 e 20 aprile, dalle 14.30 alle 16.30.
Per info e iscrizioni, è necessario contattare l’ufficio Operaestate all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare allo 0424519803.
Ian Yves Ancheta (Svezia 1993) è entrato in contatto con la danza per la prima volta attraverso l’hip hop “New School”, che ha portato al suo interesse per la musicalità e movimenti frammentari. Si è diplomato alla ArtEZ University of the Arts nel 2019 ed ha lavorato con coreografi come Tom Weinberger, Conny Janssen, Ingrid Berger Myhre, Carolyn Carlson, e Wubkje Kuindersma. Come autore, Ian è interessati ai temi dello humour e del gioco: utilizza gli oggetti come strane fonti di ispirazione, e nelle sue creazioni cerca sempre di rivelare qualcosa di sé al pubblico e viceversa. Nel 2019 ha iniziato a collaborare con la casa della danza Dansateliers, per la quale ha creato il duetto “once, two times” (2019), il breve assolo “titta på mina tuttar” (2020), e “caught in between” (2021) con Conny Janssen Danst.
Con il sostegno di:
In collaborazione con Dansateliers Rotterdam.
ph. Anna Fransen
In occasione della performance a Villa da Porto di Montorso il 14 luglio, Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti cercano Romeo e Giulietta (di qualsiasi età), per partecipare ad un laboratorio di danza, teatro e video arte per la creazione di una performance presso Villa da Porto dal 4 al 14 luglio. I
n collaborazione con Operaestate Festival Veneto 2016, il Comune di Montorso Vicentino organizza anche quest’anno il progetto culturale “First Dance” che si svolgerà presso Villa da Porto, curato da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, per la promozione della cultura e del dialogo interculturale e intergenerazionale. Il progetto prevede un workshop aperto a chiunque ne abbia interesse, che si svolgerà dal 4 al 14 luglio presso Villa da Porto, e continuerà il percorso intrapreso negli anni scorsi a favore della partecipazione attiva alla cultura, in particolare alla cultura della danza e delle arti performative.
Durante il workshop verranno promosse occasioni di condivisione dell’esperienza e i partecipanti saranno invitati ad avere un ruolo attivo nel dialogo interculturale e intergenerazionale attraverso la danza, il teatro e la video arte. Il progetto di quest’anno, 400° anniversario della morte di William Shakespeare, sarà incentrato su Romeo e Giulietta.
Chiunque volesse partecipare potrà presentarsi a Villa da Porto lunedì 04 luglio 2016 alle ore 10.30 dove troverà gli ideatori del progetto, Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti. Il materiale raccolto e la performance che verrà realizzata saranno presentati nella serata finale di giovedì 14 luglio 2016 alle ore 21.00. Per eventuali informazioni contattare Francesca Ceretta del Comune di Montorso Vicentino Tel. 0444/685969 interno 5 -
e-mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.comune.montorsovicentino.vi.it –
www.operaestate.it -
www.silviagribaudi.com –
www.matteomaffesanti.it
TERMINE ISCRIZIONI PROROGATO AL 28 GIUGNO 2021.
Haitra i 14 e i 18 anni tra i 10 e i 18 anni, e dopo mesi di didattica a distanza non vedi l’ora di uscire dalla stanza e condividere lo spazio con nuove persone? Cerchi nuove modalità di espressione della tua creatività? Ti interessa il mondo della danza upright, funk, urban? Oppure vuoi mettere alla prova il tuo senso del ritmo (e il tuo inglese)? Il CSC Centro per la Scena Contemporanea ha la soluzione che metterà in movimento la tua estate: un laboratorio tenuto dalla coreografa Linda Hayford, parte del progetto europeo SHAPE IT, aperto a tutte e tutti, anche senza esperienze di danza.
Nove incontri a luglio (1,2,5,6,7,8,9,12 e 13 luglio, dalle 10 alle 13.00), a Bassano del Grappa, in cui Linda Hayford, connessa dalla Francia, guiderà i/le partecipanti, coordinati da un’artista della danza locale, che supporterà e faciliterà il dialogo tra i partecipanti e l’artista. Il laboratorio è gratuito, previa iscrizione a questo modulo online, entro e non oltre il21 giugno28 giugno.
E per chi volesse una full immersion di danza, è possibile anche partecipare agli incontri del percorso LIFT, il programma di formazione di danza contemporanea per giovani dai 13 ai 18 anni, ogni sabato di giugno.
Linda Hayford condurrà un percorso di introduzione al Krumping e condividerà con i/le partecipanti i temi esplorati nella realizzazione dello spettacolo Alshe-me: il rapporto tra fratelli e sorelle, il tema della metamorfosi, del cambiamento, dell’empatia e di come le persone possano influenzarsi l’un l’altra.
Ma cos’è il krumping? Si può definire come una forma relativamente nuova (dei primi anni 2000) di danza "urbana" nata presso la comunità afro-americana del sud di Los Angeles in California. Le sue principali caratteristiche sono la libertà dei movimenti, l'espressività e l'energia necessaria, come rappresentazione del proprio io attraverso la danza, e proprio per queste caratteristiche ha incontrato l’interesse del mondo del cinema, di internet e dei video musicali, portando al grande pubblico un capitale culturale fino ad allora poco noto.
Chi è Linda Hayford? Nota al pubblico come ambasciatrice del popping, il linguaggio artistico di Linda Hayford si è evoluto con l’incontro di diversi generi e stili. Originariamente danzatrice di upright dance, ispirata dal funk e dalle sue derivazioni, come coreografa e performer è guidata da una ricerca di versatilità e mix di stili che ricordano i movimenti delle team battles, e il loro approccio plurale e libero, senza limiti di espressione. La sua ricerca si concentra sui temi della metamorfosi, della trasformazione, dell’identità e della complessità di ogni cambiamento.
Il laboratorio è parte del progetto europeo Shape It, sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.

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DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno alla ricerca per giovani coreografi italiani.
Il progetto è proposto da
CSC centro per la scena contemporanea – C
omune di Bassano del Grappa, Compagnia Virgilio Sieni, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival e Associazione Med/Uovo Festival di Milano.
L’obiettivo è di
individuare un giovane coreografo italiano a cui offrire un percorso di ricerca con sostegni eterogenei: residenze creative itineranti, risorse economiche e visibilità.
Le candidature possono essere inviate all’indirizzo
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “
Candidatura DNAppunti coreografici: titolo progetto” entro e non oltre venerdì 15 maggio.
Possono inviare la propria candidatura giovani coreografi che svolgono la loro attività da soli due anni. La candidatura può essere inviata a uno solo dei sei partner.
Le proposte devono prevedere una descrizione del progetto coreografico che si intende sviluppare (max. 1.500 caratteri spazi inclusi), corredata da foto e dalla biografia del coreografo proponente (max. 500 caratteri spazi inclusi).
I partner selezioneranno 6 coreografi che verranno invitati a Roma il prossimo 21 ottobre 2015, nell’ambito di DNAworld/Romaeuropa festival, per presentare i loro appunti coreografici sull’idea che intendono sviluppare.
Una giuria di esperti individuerà e assegnerà, al progetto con maggior potenziale, il percorso di sostegno alla ricerca.
Info tel. 0424 519804
credito foto DNApictures/Giorgio Termini
Il festival, nell'anno della sua 40 ^ edizione, ha ideato un percorso - rivolto ai docenti di scuola secondaria di I e II grado - con l'intento di favorire la conoscenza e l'avvicinamento alle diverse progettualità di Operaestate.
CALENDARIO:
15 Ottobre dalle ore 14.00 alle 16.00 - Museo Civico di Bassano del Grappa
COSTRUIRE RELAZIONI, ANCHE A DISTANZA, E ARCHIVIARE LA MEMORIA
formatore: Masako Matsushita, artista
L’artista Masako Matsushita condividerà il processo artistico di Diary of the Move, progetto con approccio multidisciplinare che ha coinvolto diversi cittadini del territorio durante il lockdown, mediante processi on line, riuscendo a responsabilizzare i partecipanti e costrunedo un archivio di memorie, individuale e condiviso allo stesso tempo.
Diary of the move rientra nel progetto europeo Dancing Museums-the democracy of beings, sostenuto dal programma Creative Europe dell'Unione Europea, progetto di ricerca triennale finalizzato a sviluppare relazioni e collaborazioni tra organizzazioni della danza, musei, università e comunità di diversi territori europei per creare programmi culturali originali, inclusivi e durevoli nel tempo. Il progetto si focalizza sul ruolo che la danza può avere nell’offrire nuove modalità di accesso e connessione all’arte, al patrimonio culturale e nel coinvolgere i visitatori di musei e gallerie d’arte con le opere esposte.
16 Novembre dalle ore 14.00 alle 16.00 - Sala Chilesotti, Museo Civico di Bassano del Grappa
PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DI SE’, DELLE PROPRIE CAPACITA’ E METTERELE A DISPOSIZIONE DEL GRUPPO
Formatore: Roberto Casarotto, responsabile dei progetti danza e internazionali di Operaestate Festival
Introduzione all’empowerment e allo sviluppo di soft skills, a partire dall’esperienza di Empowering Dance - Developing Soft Skills il progetto europeo - sostenuto dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea - che ha identificato, raccolto e articolato le abilità implicite sviluppate attraverso la pratica della danza e trasferibili in altri settori.
4 Dicembre dalle ore 14.00 alle 16.00 - Sala Chilesotti, Museo Civico di Bassano del Grappa
ACCOGLIENZA E INCLUSIONE PASSANO ATTRAVERSO DANCE WELL, DALLA PRATICA ALLA TEORIA
Formatore Giovanna Garzotto, Dance Well Teacher
Una buona pratica che da Bassano si sta diffondendo a livello nazionale ed internazionale, dimostrando lo stretto rapporto tra arte e benessere. Partecipazione ad una classe di danza e fondamenti della pratica.
Al termine dei 3 incontri verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Le attività illustrate sono gratuite, previa iscrizione obbligatoria al numero 0424 519804 o inviando una mail con la richiesta a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha reso note le valutazioni e le assegnazioni dei contributi FUS: Fondo Unico per lo Spettacolo 2015, relative all’ambito di programmazione multidisciplinare e in particolare dei “Festival Multidisciplinari”. Operaestate Festival Veneto è stato collocato nel primo sottoinsieme, quello dei festival meglio valutati in assoluto sia rispetto ai parametri di qualità che di quantitàed è risultato il terzo festival italiano appena dopo Spoleto e Romaeuropa. Un riconoscimento di grande importanza anche sotto il profilo del sostegno economico da parte del Mibact che aumenta del 36% rispetto al 2014.
Il Sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto, non dimentichiamo che Operaestate è gestito direttamente dal Comune di Bassano del Grappa, in collaborazione con i molti comuni della Pedemontana Veneta che aderiscono al progetto, esprime grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto, che colloca Bassano e il suo territorio ai vertici dell’offerta culturale nazionale.
“Siamo molto orgogliosi che il nostro progetto artistico abbia ottenuto una valutazione così importante - gli fa eco l’Assessore Giovanna Ciccotti - Dopo i prestigiosi e ben più blasonati Festival dei Due Mondi di Spoleto e Romaeuropa, Operaestate Festival è infatti il terzo progetto di festival multidisciplinare riconosciuto nella prima fascia di questo settore. E non bisogna dimenticare che al Ministero è stato presentato, così come richiede il nuovo decreto che regola la materia, un progetto triennale per Operaestate, vale a dire dal 2015 al 2017 e che proprio questo è stato valutato dalle commissioni ministeriali riunite: teatro, danza e musica, insieme con il progetto annuale per il 2015. Valutazione di qualità quella espressa dalle commissioni, che insieme agli indicatori di quantità (numero di recite, di compagnie e di spettatori) e di qualità indicizzata, hanno permesso al progetto bassanese di collocarsi in vetta a questa speciale classifica”.
Bisogna dire che i rinnovati parametri del nuovo decreto fotografano in pieno l’evoluzione che ha accompagnato in questi ultimi anni Operaestate Festival e il progetto del CSC Centro per la scena contemporanea derivato dal festival. Basti ricordare solo alcuni degli indicatori fissati dalle nuove norme: innovatività dei progetti, valorizzazione della creatività emergente, sviluppo, creazione e partecipazione a reti nazionali e internazionali, partecipazione a progetti UE, coproduzioni nazionali e internazionali, impiego di giovani artisti, insieme alla continuità pluriennale del soggetto, agli interventi di educazione e promozione del pubblico, ai rapporti con le scuole, allo sviluppo dei progetti in luoghi di impatto turistico.
Tutte direzioni che Operaestate sta percorrendo da tempo e per molte delle quali i risultati ottenuti sono importanti e ampiamente misurati e misurabili.
La notizia del riconoscimento ministeriale arriva mentre la direzione e tutto lo staff di Operaestate sono impegnati, nella realizzazione dell’edizione 2015 di Operaestate Festival Veneto che coinvolge, oltre a Bassano, quasi 40 tra piccoli e grandi centri della Pedemontana Veneta.
Da ora in poi, fino a metà settembre, il cartellone principale del festival vedrà in primo piano protagonisti il paesaggio, l’arte e il gusto della nostra terra con speciali progetti che fanno della valorizzazione territoriale attraverso le arti dello spettacolo, il focus principale.
In mezzo i 10 intensissimi giorni di B.motion, dal 20 al 30 agosto: 33 spettacoli per oltre 50 repliche con il meglio della scena nazionale e internazionale della danza e del teatro contemporanei.
E nei primi giorni di B.motion danza, anche incontri internazionali, progetti di formazione, tappe di progetti europei, una summer school, arricchiranno l’offerta di spettacolo facendo di Bassano una vera e propria capitale europea della danza.
Ed è anche e proprio grazie a queste progettazioni che Operaestate Festival Veneto è stato così ben valutato dal Mibact e dalle sue commissioni, perché ha saputo nel tempo, aggiornare il suo centro da stagione di spettacolo a una più densa progettazione che ormai si sviluppa per 365 giorni all’anno e che mostra i suoi risultati nei 90 giorni di festival, tra l’estate e il primo autunno.
Si avvisa il gentile pubblico che la Biglietteria è aperta da lunedì 6 giugno a venerdì 9 settembre con il seguente orario:
dal lunedì al sabato
mattino dalle 9.30 alle 12.30
pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30
Per informazioni, prenotazioni e acquisti
0424 524214 - 0424 519811
Chiuso lunedì 15 agosto 2016
- Sottotitolo:
304^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
- Data evento:
21-11-2023
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
sharing aperto al pubblico
- Tipologia:
Danza
di: Parini Secondo
con: Sissj Bassani, Martina Piazzi
secondo cast: Camilla Neri, Francesca Pizzagalli
coreografia: Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono: Alberto Ricca/Bienoise
luce: Bianca Peruzzi
costumi e intrecci: Giulia Pastorelli
corde: MarcRope Milano
organizzazione: Margherita Alpini
con il supporto di: Network Anticorpi XL, AMAT Marche, Culture Moves Europe, Magdalena Oettl
altri supporti: Parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT), KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program, Armunia (Castiglioncello, IT), CSC-Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa, IT)
e la consulenza di: Camilla Rizzi, Lola Posani, Luigi Monteanni
Produzione: Parini Secondo, Nexus Factory
In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
In questo strumento, Parini identifica la potente unione tra l'atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Jesi, 1958). Il salto, al contempo zoppìa e volo, è la danza stilizzata che conduce fuori dal labirinto, interpretata qui come negazione della condizione sistemica che ci vorrebbe immobili stesi a terra con gli occhi chiusi. Si può uscire dall’impasse come tamburi: creando un vuoto fisico in cui la pelle risuona ad/con ogni colpo, diventa eco delle parole sentite, diventa pietra che canta.
In una composizione elaborata insieme al musicista e ricercatore Alberto Ricca/Bienoise, la ripetitività illusoria del flusso rotatorio della corda intorno alle due danzatrici e saltatrici Sissj Bassani e Martina Piazzi diventa una spirale inesorabile che parabola il tempo dal reale al rituale. Ciò che viene prima, l’esercizio, è già tutto quello che viene dopo, è la danza. In questo binomio sportivo-rituale, si sviluppa un percorso di sublimazione della pratica atletica in cui la ripetizione occludente si trasforma in portale evolutivo. Il passaggio dalla sfera eserciziale a quella performativa avviene discretamente e per giustapposizione, velando il percorso iniziatico che li connette che si ispira al gioco della campana nella sua versione francese - l’escargot, una griglia spiralica numerata da compiere in andata e in ritorno saltando su un solo piede.
È proprio nella natura di quanto è sacro il poter essere udito, ma il voler essere visto in modo velato o il non voler essere visto affatto (Schneider, 2005).
Parini è un personaggio fittizio dal volto felino, un progetto coreografico e un futuro ristorante di piadina.
Parini Secondo nasce nel 2017 da un'idea di Sissj Bassani (Cesena, 1997) e Martina Piazzi (Bologna, 1997), coinvolgendo Camilla Neri (Lugo, 1997) e Francesca Pizzagalli (Cesena, 1997). Il collettivo lavora sul movimento in modo mutevole, mettendo in discussione i limiti della paternità e dell’aggiornamento. Con un atto ecologico e preconfezionato, il gruppo remixa le idee di altre persone e materiali coreografici presi dal mondo online, spesso sotto forma di tutorial, assemblando coreografie attraverso il campionamento. Parini sfrutta e supporta il potenziale dell'open source e del fai-da-te.
Dal 2019 il collettivo collabora con il musicista, produttore e docente Alberto Ricca/Bienoise (Verbania, 1985), presente nella realizzazione dei progetti "i"(2019), "ROCCO"(2019) e "SPEEED"(2020).
Fin dalla sua fondazione, il collettivo ha partecipato a diversi festival, eventi e concorsi:
BIM! BIM! Microfestival for Children di Katriém Ass. Cult. (Santarcangelo di Romagna, 2017) ; MAIONESE home vernissage (Bologna, 2017-2018); Concorso internazionale di danza OPUS 1 per giovani coreografi (Celje, Slovenia, 2018-2019); U.F.O. Art&sound Festival di Mastronauta e Migma Collective (Omegna, 2018-2020); Fron+@ Festival (Murska Sobota, Slovenia, 2018); ArtistInCasa Festival (Republic of San Marino, 2018); theWorkRoom by Fattoria Vittadini (Milan, Italy, 2019); NAOcrea at DidStudio by Ariella Vidach/AiEP (Milan, Italy, 2019); Multiplicidades Festival (Santa Cruz, Portugal, 2019); INDIEPride Festival (Bologna, Italia, 2019); ELEMENTI Festival di Magma & Mu (Cervia, Italia, 2020).
Residenza parte di ResidanceXL, azione del Network AnticorpiXL.
- Sottotitolo:
288^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dal 5 al 14 giugno, la Piccola Compagnia della Magnolia indaga il tema dell’umana vulnerabilità rispetto al tempo, all’ingiustizia, alle apparenze
- Data evento:
14-06-2023
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
sharing a porte chiuse
- Tipologia:
Teatro
In residenza artistica al CSC S.Bonaventura, la Piccola Compagnia della Magnolia porta ENRICO IV_una commedia, secondo spettacolo del Progetto Vulnerabili, una trilogia a cura di Piccola Compagnia della Magnolia che nel triennio 22-24 indaga il tema dell’umana vulnerabilità rispetto al tempo, all’ingiustizia, alle apparenze.
Un’opera nera. Nera e sensoriale, dove le parole di Pirandello emanano stati dell’animo, non dicono fatti e non espongono apollinee tesi filosofiche ma stendono i fili del tempo sui rapporti tra le persone. Apparentemente Enrico IV è una tragedia, almeno così l’aveva sottotitolato Pirandello al principio. Ma è davvero una tragedia? C’è un umorismo grottesco che pulsa sotterraneo e che scompone le apparenze, che individua il “contrario” delle cose, per rispondere a un bisogno di cogliere le contraddizioni della realtà. E poi c’è il Teatro – la finzione, il travestimento, lo svelamento – che Pirandello dispiega a piene mani e di cui è primo spettatore divertito. Lo spettacolo cerca di portare questo magma verso temperature shakespeariane, dove alto e basso si uniscono e rivelano “questa disperata passione di essere nel mondo” come direbbe Pasolini.
Piccola Compagnia della Magnolia è una compagnia di teatro contemporaneo nata nel 2004, un gruppo di ricerca indipendente riconosciuto per l’identità artistica potente e appartata. Fin dal principio l’ensemble ha cercato di caratterizzarsi come un gruppo di lavoro permanente nella convinzione che il Teatro possa realizzarsi nell’ambito di una Troupe. Pertanto, la Piccola Compagnia della Magnolia è un’impresa “a conduzione familiare” in cui le attività – artistiche, tecniche, organizzative, amministrative – sono prevalentemente gestite dagli artisti stessi della compagnia, uniti da un progetto di vita e teatro a lungo termine.
La Compagnia si identifica oggi nel lavoro condotto da Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, che affronta con sguardo contemporaneo la materia teatrale, riappropriandosi dei classici o sperimentando negli ultimi lavori scritture originali e drammaturgie contemporanee, inseguendo una sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, mettendo al centro del lavoro un tempo sacro attento alla composizione dell'immagine, dominato da una lunga ricerca vocale e abitato da figure poetiche. La Compagnia fonda la sua esplorazione sull'attore e sulla cura del bagaglio tecnico specifico, attingendo alle cognizioni del teatro orientale e della biomeccanica. La Compagnia si interessa da sempre ad un teatro che reagisce con le altre arti, in un dialogo vivo: il teatro d’attore dialoga alle volte con suggestioni video, è debitore di visioni e soggettive rubate al cinema e alla pittura e sempre trova rispondenze acustiche in audaci partiture sonore. L’addizione di segni e linguaggi ha l’obiettivo di creare narrazioni parallele che amplificano l’oggetto narrato su un piano simbolico. Si tratta di un tentativo di utilizzare e amalgamare tutte le arti in un creativo plurilinguismo. Tale procedimento - evidente nell’esito dei lavori - trova applicazione già nelle prime fasi di creazione, dove l’apporto dei singoli artisti (regista, attori, drammaturgo, videomaker, sound-designer, scenografo) è presente e innesca proficui sviluppi. La Compagnia lavora secondo tempi produttivi ampi, dove lo spazio per la ricerca, la sperimentazione e il margine d’errore è contemplato.