Eleonora De Poi violino Federico Covre violoncello
Con il sostegno di
Colle Averto e Col Campeggia Romano d'Ezzelino (VI)
La seconda passeggiata musicale di Terre Graffiate, si snoda attraverso un incantevole itinerario ad anello, portando il pubblico a scoprire una zona ricca di storia e fascino del Massiccio del Grappa, anche facilmente accessibile dalla pianura, a meno di mezz'ora in auto dal centro di Romano d'Ezzelino. Il percorso toccherà punti di grande interesse storico, come le cisterne di Colle Averto e le fortificazioni e le trincee del Col Campeggia, restaurate di recente. I due Colli infatti, durante la prima guerra mondiale, dopo la ritirata di Caporetto, si trovavano in una zona di retrovia del Monte Grappa, con strutture logistiche a supporto delle prime linee situate sul monte Asolone, dove stazionava la IX armata. Oggi sul Colle Averto sono ancora visibili le grandi cisterne di acqua potabile che avevano una capacità di circa 200.000 litri, alimentate da una lunga rete di tubazioni provenienti dai Fontanazzi di Sologna. Il percorso sarà accompagnato dalle musiche del duo formato dalla violinista Eleonora De Poi e dal violoncellista Federico Covre: due artisti italiani che esprimono con i loro strumenti e i loro dialoghi il tema della danza in musica sotto vari aspetti e da diversi periodi. Il programma abbraccia infatti un repertorio che va dal classicismo di Hoffmeister al Beethoven più giovane, fino a brani di ispirazione latino-americana e dalla musica dell’est.
di Sergio Manfio e Davide Stefanato regia Davide Stefanato con Polpetta e Frollino
Fascia d’età: 3-8 anni, teatro d’attore e pupazzi
In Dora, la pesciolina d’oro, la famosa fiaba raccolta da Aleksandr Puškin si capovolge ed è la sorella del pesciolino d’oro a poter esaudire al massimo tre desideri, questa volta di due bambini e non di una moglie capricciosa. A raccontare la storia ci saranno due simpatici pupazzi, Polpetta e Frollino. Uno spettacolo che i più piccini non possono davvero perdere.
Summary: Il coreografo Ian Ancheta incontra la comunità Dance Well e inizia il lavoro di ricerca e creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies".
Data evento: 29-04-2022
Dove: Chiesa di San Giovanni
Orario: sharing per studenti delle scuole superiori
Tipologia: Danza
Il coreografo Ian Ancheta incontra la comunità Dance Well e inizia il lavoro di ricerca e creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies", il cui debutto è previsto durante B.Motion Danza 2022. Il coreografo condurrà anche un workshop per 6 gruppi di studenti delle scuole superiori di Bassano, a cui aprirà anche una prima versione del lavoro con i dancers, seguito da sessioni di feedback.
Ian Yves Ancheta (Svezia 1993) è entrato in contatto con la danza per la prima volta attraverso l’hip hop “New School”, che ha portato al suo interesse per la musicalità e movimenti frammentari. Si è diplomato alla ArtEZ University of the Arts nel 2019 ed ha lavorato con coreografi come Tom Weinberger, Conny Janssen, Ingrid Berger Myhre, Carolyn Carlson, e Wubkje Kuindersma. Come autore, Ian è interessati ai temi dello humour e del gioco: utilizza gli oggetti come strane fonti di ispirazione, e nelle sue creazioni cerca sempre di rivelare qualcosa di sé al pubblico e viceversa. Nel 2019 ha iniziato a collaborare con la casa della danza Dansateliers, per la quale ha creato il duetto “once, two times” (2019), il breve assolo “titta på mina tuttar” (2020), e “caught in between” (2021) con Conny Janssen Danst.
Con il sostegno dell'Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia.
Summary: La Dance Well teacher e artista della danza Giovanna Garzotto supporta il coreografo Ian Ancheta nel suo incontro con la comunità Dance Well.
Data evento: 29-04-2022
Dove: Chiesa di San Giovanni
Orario: sharing per studenti delle scuole superiori
Tipologia: Danza
La Dance Well teacher e artista della danza Giovanna Garzotto supporta il coreografo Ian Ancheta nel suo incontro con la comunità Dance Well e supporta il lavoro di co-creazione di una coreografia dal titolo "Molding Bodies", il cui debutto è previsto durante B.Motion Danza 2022.
Giovanna Garzotto è una danzatrice freelance, insegnante e dance maker formata alla London Contemporary Dance School. Come performer ha collaborato, tra gli altri, con Melanie Demers, Chiara Frigo, Sharon Fridman, Andrea Costanzo Martini, Ivan Perez, Emma Crithley. È stata assistente coreografa per Yasmeen Godder, Itamar Serussi, Stian Danielsen, Sharon Fridman. È docente di Dance Well-movement research for Parkinson's dal 2013. Nei suoi lavori ama abitare luoghi non convenzionali e predilige progetti che dialogano con le comunità, che nascono da processi di cooperazione e condivisione e che provocano un'attenta presa di coscienza in termini di utilizzo delle risorse. Attraverso la danza, come soft activist, si sforza di aumentare la consapevolezza sull'esistenza di spazi per il cambiamento.
Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 27 settembre all'11 ottobre, Leda Kreider prosegue la sua ricerca intitolata "Crave"
Data evento: 10-10-2024
Dove: CSC San Bonaventura
Orario: sharing a porte chiuse
Tipologia: Teatro
Crave di Sarah Kane Diretto e interpretato da Leda Kreider Assistente alla regia Antonio Perretta Scene di Paolo di Benedetto
Progetto selezionato nell'ambito del bando Maturazione 2024, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
Foto di Azzurra Primavera
Crave significa desiderio, fame forse, bramosia. Cosa significa tradurre un testo in un’altra lingua, in un linguaggio parlato e scritto differente dalla lingua dell’autore? Cosa si perde, cosa si trasforma? Che cosa si distingue ed emerge con maggior nitidezza grazie alla presa di distanza che comporta il passaggio da una lingua all’altra? Crave è un testo a quattro voci intrecciate, che alterna interventi frammentati con un ritmo “jazz” a brani più estesi in forma di flusso di coscienza.
Sarah Kane crea immagini vivide, cesellate, e le sfrutta per sprofondare all’interno di crepe scoscese, squarciando con violenza e ironia cupe zone d’ombra interiori. L’andamento della narrazione segue una continua pulsazione emotiva: le relazioni intessute tra le voci rendono estremamente necessarie le parole date, che fuoriescono come schegge di un pensiero viscerale. In un’intervista del 1997 Sarah Kane afferma a proposito delle categorie create dai media: “Io non vedo di buon occhio le definizioni. Non posso dire di far parte di un gruppo. Gli unici con cui mi sento sono David Greig, Martin Crimp e David Harower, non per identità di tematiche, ma per l’analogo sforzo teso a creare una lingua”. Quando si traduce un testo, si ri-crea una lingua? Oggi è necessario tornare a dare importanza alla Parola. Durante la residenza si imposterà un lavoro di verifica della vecchia traduzione pubblicata, in modo da poter mettere in scena il testo integrale in una versione più accurata e precisa possibile dal punto di vista linguistico. Si propone uno studio approfondito sul testo, oscillando tra il lavoro sulla carta e la prova in lettura attiva, per poter poi avviare un lavoro sul corpo e sulla costruzione spaziale scostandosi progressivamente dal copione. Una delle quattro voci verrà mantenuta in inglese (C), conservando un legame con la “lingua madre”. Le altre 3 voci verranno approfondite studiando una differenziazione interpretativa per ogni voce (A, M e B). Questo implicherà anche un’indagine linguistica rispetto al passaggio tra l’inglese e l’italiano: io sono italo americana, e come interprete in scena questo tipo di analisi troverà una corrispondenza diretta nel mio corpo fisico e nella mia esperienza linguistica sviluppata sin dalla nascita.
Parallelamente, si avvierà un’analisi a tavolino sul testo e una progressiva spazializzazione nello spazio scenico, costruendo gradualmente partiture fisiche aderenti alla struttura testuale. Verrà allestita la scenografia a moduli di tripolina bianca, che crea un'atmosfera mobile e aerea: questa verrà mossa, modificata, trattata in stretta connessione con le partiture fisiche create secondo le azioni drammaturgiche suggerite dal testo.
Italoamericana, classe 1991, si diploma all’Accademia del Teatro Verdi di Padova nel 2014 e alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Carmelo Rifici nel 2017. Tra le varie esperienze formative studia con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein. Dopo il periodo accademico prende parte allo spettacolo Uomini e No al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Carmelo Rifici, con il quale debutterà nuovamente a gennaio 2020 in Macbeth, le cose nascoste al LAC di Lugano. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Alex Rigola; aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, di Alessio Maria Romano. Nel 2018 debutta alla Biennale Teatro di Venezia in Orestea della Compagnia Anagoor. Ha seguito come collaboratrice-assistente alla regia Cuore di Cane, regia di Giorgio Sangati e Se Questo è un Uomo, regia di Valter Malosti. Nel 2019 debutta al Teatro Fabbricone di Prato nel ruolo di Margherita in Scene da Faust con la regia di Federico Tiezzi. Nel 2021 incontra Laura Sicignano allo Stabile di Catania e debutta nello spettacolo Donne in Guerra. Nel 2022 debutta in Ifigenia in Tauride al Teatro Greco di Siracusa diretta da Jacopo Gassmann e nel 2023 e 2024 è protagonista con Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi, Marco Foschi e Anna Della Rosa in PRIMA e in DURANTE, scritti e diretti da Pascal Rambert, al Piccolo Teatro Grassi a Milano. Nel 2024 è Lisa in Demoni diretto da Claudio Autelli. Sperimenta nella scrittura con Lucia Calamaro e Angela Dematte`. E’ nel cast di alcune serie televisive: in Bella da Morire e Fedeltà diretta da Andrea Molaioli, in Romulus, con la regia di Matteo Rovere, e in Fiori Sopra L'Inferno, diretta da Carlo Carlei.