con Sandrine Le Brun Bonhomme (cantante lirica/ attrice), in alternanza Pierre Caporossi / Cécile Wouters (tastieristi) creazione originale Sandrine Le Brun Bonhomme Regia: Jean-Luc Bosc musica Jean-Pierre Caporossi coproduzione Le Train-Théâtre – Portes Lès Valence; Le Quai des Arts – Rumilly
Fascia d’età: dai 3 anni, teatro d’attore, canto e musica dal vivo
Prenotazione consigliata/posti limitati
Sulle note di un piccolo flauto magico e di una furiosa marcia turca, Dede si diverte con imbuti e i cassetti del suo armadio, cercando di fare ordine. Lo squillare del telefono però la interrompe di continuo e tutto ripiomba nel caos. Una divertente opera lirica per i più piccini su temi come il disordine, l’ordine, il caos, razionalità e follia, attingendo al fantastico mondo musicale di Mozart.
Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea
Direttore Giuliano Carella Tomaso Albinoni Concerto in fa maggiore op. 5 n. 2 Allegro , Largo , Allegro assai
Antonio Vivaldi Concerto in la minore RV 419 Allegro, Andante, Allegro solista Giuseppe Barutti violoncello
Giuseppe Tartini Concerto in la maggiore D 96 Allegro, Adagio, Presto, Largo andante Lucio Degani violino
Antonio Vivaldi Sinfonia “L’Olimpiade” RV 725
Baldassare Galuppi Concerto in do maggiore (Allegro non tanto), Largo, Allegro Roberto Loreggian clavicembalo
Johann Sebastian Bach Concerto in re minore BWV 1043 Vivace, Largo, ma non tanto, Allegro Lucio Degani, Enzo Ligresti violini
Prenotazione consigliata
Un prezioso avvenimento musicale unisce la celebre orchestra de I Solisti Veneti in un programma d’eccezione, ambientato in una splendida villa veneta: Villa Dolfin Boldù di Rosà. Fondati nel 1959, dal maestro Claudio Scimone, I Solisti Veneti da allora hanno tributato all’arte della musica e a quella veneta in particolare, un omaggio costante e di grande successo. Un impegno che continua ora con il direttore Giuliano Carella, già allievo dello stesso Scimone, impegnato nel dare continuità alla straordinaria eredità del grande Maestro. Il concerto vedrà l’esecuzione di pagine musicali dai grandi compositori del barocco veneziano: dal Concerto op. 5 n. 2 di Tomaso Albinoni, stupendo esempio dello stile veneziano più puro, dove comincia ad emergere il violino solista in chiave virtuosistica. Di Giuseppe Tartini, uno dei suoi concerti più celebri ed eseguiti: il Concerto D 96 per violino e archi, dall’intenso pathos e dal marcato virtuosismo violinistico. Non poteva mancare Antonio Vivaldi con due composizioni: la Sinfonia dall’opera “L’Olimpiade” e il Concerto per violoncello e archi RV 419, di rara fantasia inventiva ed eccezionale sensibilità timbrica. Altro compositore veneto: Baldassarre Galuppi, che spicca per la sua vasta produzione operistica ma anche per le sue composizioni per clavicembalo, il suo strumento prediletto. Per finire con il Concerto per violino e orchestra BWV 1043 di Bach che ci regala la più sublime altezza del suo genio e dove è evidente la vicinanza con lo stile di Vivaldi.
Focus Drammaturgia Contemporanea Tedesca, a cura di Monica Marotta testo di Nino Haratischwili edito da Verlag der Autoren (Francoforte s.M.) lettura scenica di Matilde Vigna traduzione inedita di Anna Benussi e Angelo Callipo foto di Mario ZanariaProduzione
OE – Prima Nazionale
Monologo brillante, scritto dall’autrice georgiana trasferita ad Amburgo Nino Haratischwili, vincitrice di diversi premi di letteratura tedesca ed edita in Italia da Mondadori e Marsilio Editori. L’attrice italiana Matilde Vigna dà voce alla protagonista del monologo, Marusja, una donna migrata che ha dovuto lavorare duramente per ottenere ciò che ora si ritrova, a differenza, secondo il suo punto di vista, dei nuovi rifugiati a cui l’Occidente ormai regala tutto. Attraverso i suoi pensieri, mentre pulisce il centro d’accoglienza in cui sono alloggiati i nuovi rifugiati, emergono i piani sinistri della donna. La piéce teatrale riprende l'opera scritta circa dieci anni fa per il progetto Una Cena Europea al Burtheater di Vienna e in cui la scrittrice affronta la situazione di un'Euopra prebellica ancora una volta da una prospettiva femminile e segnata da migrazioni. Nino Haratischwili è nata nel 1983 a Tbilisi, in Georgia, e vive ad Amburgo. Sin da quando era bambina, ha cominciato a scrivere nelle due lingue in cui si sentiva a casa. In Germania, si è costruita un nome come pluripremiata regista e autrice per il teatro, prima di dedicarsi con altrettanta fortuna alla narrativa. Già due volte finalista al Deutscher Buchpreis, il più prestigioso premio letterario tedesco, con L’ottava vita, pubblicato da Marsilio Editiori, ha scalato le classifiche di mezza Europa e ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali l’English Pen Award.
Prima Nazionale creato in collaborazione con Hippolyte Bohouo et Tomas Danielis con nel ruolo dell'orso Barthélémy Manias o MC Villa-Lobos in alternanza costumi di Barbara Mavro Thalassitis musiche di L.V. Beethoven, J.S. Bach, Edvard Grieg, Kevin Macleod, Soum Bill, Yayouss DJ montaggio sonoro Gaëtan Bulourde luci e regia Emma Laroche produzione XL Production coproduzione Charleroi danse, con il sostegno diThéâtre Marni, Pierre de Lune e La Roseraie. Con l'aiuto di FWB service de la danse.
Fascia d’età: dai 6 anni, danza e teatro gestuale
Prenotazione consigliata/posti limitati
Un piccolo angolo di verde, in cui un uomo cerca un momento di relax, si trasforma improvvisamente in un campo di lotta quando si siede accanto un altro individuo. Ma quando arriva un orso selvatico, che li costringe a unirsi per sopravvivere, il loro rapporto si trasformerà, e li vedrà alleati per affrontare insieme l’emergenza. Un originale spettacolo di teatro-danza per il pubblico dei più piccoli che affronta il tema della convivenza, con ironia e leggerezza.
** ATTENZIONE: spettacolo in scena nella Sala del Patronato **
Testo Guido Sciarroni Regia Paolo Bergamo Con Matilde Sgarbossa e Guido Sciarroni Scenografia Damiano Zanchetta Costumi Sofia Marcante Musiche Leonardo Tosini Disegno luci Davide Stocchero Fascia d’età: dai 3 agli 8 anni – teatro d’attore e di figura
Questa è la storia di Pollicina, una bambina piccola come un ditino, nata da un seme magico. Insieme a farfalle, ad un topolino, ad un talpone e con l’aiuto di una rondine, la nostra piccola protagonista intraprenderà un viaggio pieno di meravigliose sorprese, alla scoperta della propria identità, indipendenza e libertà. Uno sguardo alla fiaba intramontabile di Andersen, che è un inno all’amore, ma anche alla diversità, al coraggio e alla capacità di cambiare!