Summary: regia e sceneggiatura Edoardo Gottin;
soggetto Edoardo Gottin, Giorgio Salomon;
interpreti Claudio Brunello, Carlo Casale, Giampietro Calmonte, Roberto Donà, Giorgio Salomon;
musica originale Andrea Graziani;
voce narrante Francesca Santini
Data evento: 03-09-2022
Dove: Museo Civico
Prezzo: € 5.00
Orario: 19.30
Tipologia: Musica, Cinema
regia e sceneggiatura Edoardo Gottin soggetto Edoardo Gottin, Giorgio Salomon musica originale Andrea Graziani voce narrante Francesca Santini con Claudio Brunello, Carlo Casale, Giampietro Calmonte, Roberto Donà, Giorgio Salomon
Un viaggio negli anni Settanta per raccontare la Bassano della musica di quegli anni. Dai suoi protagonisti, alle testimonianze di artisti e collezionisti che hanno vissuto in prima persona una decade di straordinari cambiamenti sociali e culturali.
Sottotitolo: Pinchas Zukerman, Giovanni Andrea Zanon, Amanda Forsyth, Federico Colli
Summary: Torna al festival il grande talento del violino, Giovanni Andrea Zanon, che anche quest’anno curerà la sezione di Operaestate dedicata ai giovani talenti.
Data evento: 14-07-2022
Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
Prezzo: € 15.00
Orario: 21.20
Tipologia: Musica
Luogo alternativo: In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Teatro Remondini.
Pinchas Zukerman, viola Giovanni Andrea Zanon, violino Amanda Forsyth, violoncello Federico Colli, pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per pianoforte No. 1, K 478 Allegro (sol minore) Andante (si bemolle maggiore) Rondò (sol maggiore) Johannes Brahms Quartetto per pianoforte No. 1, Op. 25 Allegro (sol minore) Intermezzo. Allegro ma non troppo (do minore) e Trio: Animato (fa minore) Andante con moto (mi bemolle maggiore) Rondò alla Zingarese. Presto (sol minore)
Un quartetto d’eccezione, nell’esecuzione di due Quartetti di Mozart e Brahms. Il primo, il Quartetto n. 1, K 478 di Mozart, è un brano rivoluzionario nella storia della musica da camera, la prima e compiuta manifestazione "moderna" del quartetto per pianoforte e archi. Aperto da un vigoroso unisono di tutti gli strumenti, l'Allegro iniziale è sicuramente il movimento più straordinario dell'intero Quartetto: atmosfera tesissima, fino alla conclusione di un'intensità sconvolgente. Stemperata poi nel sereno Andante e nel conclusivo Rondò, brillante e virtuosistico. Il Quartetto n. 1 Op. 25 di Brahms, è assai elaborato strumentalmente: dal primo tempo che si impone per varietà e ricchezza dei temi, fino al travolgente ultimo tempo, il Rondò alla Zingarese, che ricorda il clima espressivo delle Danze ungheresi. Giovanni Andrea Zanon, vincitore di oltre 30 concorsi nazionali e internazionali, inizia lo studio del violino all’età di 2 anni, e a 4 viene ammesso al conservatorio. Si perfeziona a New York con Pinchas Zukerman, a Berlino e a Roma e vanta già una straordinaria carriera da solista esibendosi in alcune fra le sale più prestigiose del mondo. Accanto a Zanon, il suo maestro Pinchas Zukerman, fra i musicisti più ricercati e versatili della scena musicale internazionale, una discografia di oltre 100 album, premiata con 2 Grammy Awards e 21 nominations. Completano il quartetto: Amanda Forsyth: violoncellista fra le più dinamiche della scena concertistica attuale e il pianista Federico Colli, classe ’88, già riconosciuto nel mondo per le sue interpretazioni non convenzionali e la splendida chiarezza del suono.
di Elisabetta Granara con Elisabetta Granara, Giancarlo Mariottini, Carlo Strazza produzione Il Gruppo di Teatro Campestre
Ispirata alla fiaba di Fiordirovo dei Fratelli Grimm, Infestare è una tavola rotonda teatrale sul tema del rapporto tra l'uomo e l'incolto: con gli attori e con esperti di botanica, architettura, edilizia, progettazione di giardini, gli spettatori entrano in un meccanismo di ricerca artistica che prende il via dalla domanda “in un'epoca in cui il benessere della Terra è messo in pericolo dalle scelte umane, non sono forse i luoghi di “degrado” dei piccoli nuclei di speranza? Elisabetta Granara, regista e autrice, con Giancarlo Mariottini e Carlo Strazza, conducono la conversazione ponendo domande e offrendo spunti utili ad animare l'incontro, a partire dalla favola di Fiordirovo. Nella fiaba dei Fratelli Grimm, infatti, una fanciulla resta imprigionata in un edificio abbandonato dove i rovi sono cresciuti fino a rendere impossibile l'accesso. Il castello di questa storia fa pensare ai tanti esempi che in piccoli paesi e grandi città sono contraddistinti con il termine “degrado”. In quella condizione di abbandono però la natura apre una breccia e si riappropria degli spazi, fino a riconquistarli e a riportarli a uno stato originario di vitalità incontrollata in cui l'uomo non può più trovare posto. Infestare pone una domanda: in un'epoca in cui il benessere della Terra è messo in pericolo dalle scelte umane, non sono forse quei luoghi di “degrado” dei piccoli nuclei di risurrezione e di speranza?
Sottotitolo: Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini
Summary: Non poteva mancare il ricordo di un altro grande del nostro novecento, anch’esso nato cento anni fa: Pier Paolo Pasolini, omaggiato da Mario Brunello e Guido Barbieri in Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini.
Data evento: 02-08-2022
Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
Prezzo: € 15.00 (prenotazione consigliata)
Orario: 21.00
Tipologia: Teatro, Musica
Luogo alternativo: In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro Remondini.
Mario Brunello violincello Guido Barbieri voce narrante musiche di Johann Sebastian Bach Sonata n.1 in sol minore per violino BWV 1001 Partita n.2 in re minore per violino BWV 1004
Non poteva mancare il ricordo di un altro grande del nostro novecento, di cui si celebra il centenario della nascita: Pier Paolo Pasolini, omaggiato da Mario Brunello e Guido Barbieri in Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini. Tutto nasce dal fatto che, proprio su Bach, un Pasolini ancora adolescente scrisse un saggio di forza e profondità sbalorditive. L’opera, una vera rarità nella letteratura pasoliniana, sarà presentata da Guido Barbieri – studioso, musicologo, storica voce di Radio3 – mentre le musiche di Bach: Sonate e Partite per violino solo. verranno eseguite da Mario Brunello sul violoncello piccolo o “violincello”, rarissimo strumento in uso all’epoca del grande compositore, accordato come un violino. Per capire meglio l’originale pensiero dell’autore, scritto con passione e competenza quasi da critico musicale, si cita qui un breve passo del saggio: «Il punto d’inizio d’ogni composizione bachiana è già altissimo. E tutto il resto non dovrà che mantenersi alla medesima altezza. […] Questa è arte, anzi, sarei tentato a dire, natura». A iniziare Pasolini a Bach fu la violinista slovena Pina Kalc, conosciuta a Casarsa nel’43 dove era arrivata da Trieste, e che lo scrittore ricordò nei Quaderni rossi: «Bach rappresentò per me in quei mesi la più forte e completa distrazione: rivedo ogni rigo, ogni nota di quella musica; risento la leggera emicrania che mi prendeva subito dopo le prime note, per lo sforzo che mi costava quell’ostinata attenzione del cuore e della mente». E nelle Pagine corsare, scrivendo idealmente alla Kalc: «Mi sento ancora fortemente commuovere dalla sua immagine che suona Bach; lei ha costruito un edificio saldissimo nella mia vita».
regia e drammaturgia Marco Ceccotti con Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua, Simona Oppedisano supervisione di Lucia Calamaro e Graziano Graziani. disegno luci Camila Chiozza costumi Stefania Pisano con il rassicurante aiuto di Carrozzerie n.o.t | Teatro San Carlino | Teatro Studio Uno
Una “Commedia moderata sul devastante quieto vivere”, in cui, tra ironia dissacrante e cinismo, vengono analizzati i drammi di una famiglia, con una lente di ingrandimento sulle paure e le ombre dell’animo umano. In scena un figlio, Luigi, ossessionato dalla morte in senso negativo, che racconta finali di libri e film a persone che sono alla fine della loro esistenza. Un padre, pacifista emotivo, che si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari. E una madre, ironizzatrice cronica, che cerca la felicità nei libri horror. Le loro giornate sono un susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite. I tre vivono in uno stato di tranquillità e pace che li sta distruggendo. Un'esistenza fondata sul non detto, sul non fatto, sul non essere abbastanza, sul non sapere, sul non riuscire. Luigi non riesce a trovare una fidanzata, ad andarsene da casa e soprattutto a litigare con i suoi genitori, perché loro non gli danno la possibilità, loro non lo contrastano, così Luigi nella sua vita non ha mai fatto niente. Il padre non riesce a dire al figlio e alla mamma che ha perso il lavoro, perché essere nulla lo terrorizza. La mamma non riesce più a farsi ascoltare dal padre e dal figli: i suoi consigli non richiesti somigliano sempre più a frasi fatte. Fino a un giorno, il giorno in cui arriva la guerra...